L’hanno abbandonata in spiaggia: in quel luogo di divertimento la cagnolina ha trovato solo dolore
Non aveva nemmeno un mese e la cagnolina già sperimentava il vero dolore nella spiaggia dov'era stata abbandonata
In una spiaggia, dove l’avevano abbandonata senza nessuna pietà, una cagnolina pativa delle pene atroci. Fino ad allora aveva incontrato solo delusioni, e si sentiva smarrita, senza qualcuno disposto a prenderla sotto la propria ala protettiva. I nostri fedeli amici a quattro zampe sono, infatti, degli animali sociali. Non sono fatti per vivere emarginati, viste oltretutto le sfide insite nel randagismo. Quando la sua salvatrici gli si è avvicinata ha provato subito un enorme dispiacere: sdraiata sulla sabbia, la cagnolina rimaneva ferma, impassibile.
Non aveva nemmeno un mese e il suo continuo tremolio segnalava una sofferenza immane. Pertanto, la donna si è avvicinata alla cucciola e l’ha raccolta a sé con estrema delicatezza: piccola e leggera, pesava meno di un chilo. Mentre la esaminava, ha notato una ferita al collo, probabilmente provocata da una forza esterna. Faticava a crederci, ma gli indizi apparivano chiari: qualcuno l’aveva abbandonata in quel punto, incurante di esporla a dei seri pericoli.
Quindi, la prima tappa è stata una clinica veterinaria, dove un medico ha deciso di dargli una seconda chance. Una volta bendatale gli occhi, ha sottoposto la cagnolina a un trattamento specifico. Nel mentre, la sua soccorritrice le è rimasta accanto durante l’intera procedura, così da trasmetterle conforto e sostegno.
Con il passare dei giorni, poi diventate settimane, la cucciola, che intanto era stata chiamata Mulan, ha cominciato a fare progressi. Man mano ha riottenuto forza nelle zampe e la ferita al collo andava avanti a guarire. Eppure, la strada rimaneva lunga e irta di ostacoli.
A Mulan era precluso camminare, perciò, seppur titubante all’inizio, la buona samaritana ha ascoltato il consiglio medico di regalarle una sedia a rotelle. La reazione della cagnolina è stata commovente: scodinzolante in maniera forsennata, gli occhi le brillavano di gioia. All’età di sei mesi, aveva ripreso vigore e maturato fiducia in sé stessa; perciò, nel momento di vedere due bambini giocare al parco non ci ha visto più: lasciata libera di fare comunella, con loro ha cominciato a giocare, stregando i nuovi amichetti, benché all’inizio fossero stupiti. Per ore si sono divertiti un sacco: il preludio di una rinascita.