L’ex randagio adottato da questa famiglia ha dodici anni e ha anche il merito di aver salvato la loro vita

La storia che stiamo per raccontarvi dimostra quanto compiere un bel gesto nei confronti di una povera creatura possa essere significativo. La famiglia Miale vive a Rhode Island e di recente ha portato a casa un cagnolino anziano che viveva in un rifugio per animali. I nuovi proprietari del cucciolo, consci della sua età avanzata, volevano che il piccolo trascorresse i suoi ultimi anni sentendosi accolto e soprattutto amato. Nessuno si sarebbe mai aspettato che la presenza dell’ex randagio si sarebbe rivelata salvifica in una circostanza pericolosissima.

Secondo una notizia pubblicata in data 14 febbraio su WJAR 10 News la famiglia adottiva del pelosetto di recente ha avuto a che fare con un episodio traumatico. Durante una giornata di neve l’intera famiglia si era riunita in salotto per godersi un po’ di relax. Da un momento all’altro il loro nuovo inquilino peloso ha iniziato ad abbaiare come se fosse impazzito. I suoi occhi erano spalancati per il terrore e sembrava che stesse cercando di metterli in guardia da qualcosa. Nicole Miale, la sua nuova mamma, ha immediatamente capito che stava accadendo qualcosa di grave, così si è alzata in piedi per dare un’occhiata agli altri ambienti dell’abitazione. Solo dopo qualche secondo ha realizzato ciò che il suo cagnolino stava cercando di dirle: la struttura stava prendendo fuoco.

La prontezza e l’intuito del cagnolino sono stati fondamentali per i suoi proprietari, che sono riusciti ad uscire dall’abitazione eludendo le fiamme che stavano rapidamente guadagnando terreno. Quando i vigili del fuoco sono intervenuti hanno svelato alla famiglia il motivo per cui un incendio fosse divampato improvvisamente. La causa delle fiamme risiedeva nella loro macchina elettrica parcheggiata in garage, una Kia Sorento del 2023. “Da un lato si dice: ‘Wow, quanto siamo fortunati ad aver salvato questo cucciolo? È lui d’altronde ad averci salvato la vita”, ha raccontato Nicole nell’intervista “Dall’altra parte siamo tutti devastati dal fatto che molte delle nostre cose ora non ci sono più”.