Che cos’è il letargo nei cani e cosa fare quando “cadono”
Il letargo nei cani quand'è che è normale e quando, invece, è il caso di preoccuparsi? La linea di demarcazione è sottile. Ecco tutti i dettagli
Il nostro amico a quattro zampe non è raro che per carattere sia un pantofolaio, che preferisca il divano alle corse al parco; ma quand’è che la situazione denota un malessere.
Fino a quando Fido intervalla momenti di riposo a momenti di gioco, in linea di principio, è tutto nella norma (anche se a confermarlo dovrebbe essere sempre lo specialista).
Il punto che vale la pena approfondire, di contro, è quando il letargo nei cani è sintomo di malessere ed è il caso di intervenire per capirne le cause e trovare una soluzione.
Letargo o qualcos’altro?
Il letargo nei cani possiamo essere portati a intenderlo come quello degli orsi, delle tartarughe o di altri animali che in un determinato periodo dell’anno si ‘ritirano a vita privata’, dormendo e preparandosi alla stagione successiva che li attende. In questi casi, però, si tratta di specie che sono nelle condizioni di sopravvivere a temperature climatiche e corporee molto basse. Per Fido non è proprio così.
Nei casi appena descritti si sta parlando di esemplari a sangue freddo, che hanno bisogno di un letargo vero e proprio. Si tratta di una condizione necessaria perché il loro metabolismo non è adatto per sopportare ogni temperatura ed ecco che vanno in una sorta di protezione e trovano il modo per non rischiare di morire.
Ciò però non vuol dire che non ci sia un modo per affrontare i climi troppo caldi o troppo freddi anche per gli animali che hanno il sangue caldo. In questo caso è bene fare le giuste differenziazioni. Sia per Fido che per Miao, ma lo stesso vale per noi bipedi, le esigenze non sono le medesime di orsi e tartarughe. Ecco allora che è meglio definirlo un pseudo letargo che deve essere affrontato e gestito nella maniera più corretta possibile.
Cosa serve a Fido
Il letargo nei cani non è altro che un insieme di precauzioni che servono a superare determinati contesti e situazioni che potrebbero metterli in difficoltà. Si tratta di una specie di meccanismi di compensazione, che servono all’organismo per gestire l’energia che ha a disposizione in maniera più produttiva possibile e per fare in modo che stia al meglio delle proprie possibilità.
Non a caso la muta di Fido si verifica prima del periodo invernale e in primavera. Prima che le temperature si abbassino, infatti, il pelo cambia e il corpo si prepara a contrastare il freddo. Di contro, prima dell’estate serve un cambio di rotta per non rimanere vittime del caldo torrido. Infatti, il colpo di calore nel cane può essere potenzialmente letale, perché un cane disidratato che non viene aiutato tempestivamente perde una quantità di liquidi che possono provocare un malfunzionamento organico generale anche molto grave.
Per la stessa ragione, il nostro amico a quattro zampe ha bisogno di mangiare di più e che la sua dieta sia commisurata al periodo dell’anno. Il veterinario, infatti, consiglierà di aumentare l’apporto proteico e, conseguentemente, il peso. In questo caso Bau ha qualcosa in comune anche con l’orso che, prima di andare in letargo, mette in corpo tutte le calorie di cui ha bisogno per affrontare il freddo rigido dell’inverno.
Il lupo va in letargo
Però, mentre un orso prevede un inizio e una fine di un letargo continuo, la nostra piccola palla di pelo immagazzina una quantità di energie maggiori che gestisce giorno per giorno, alternando ore di attività a ore di riposo.
Infatti, tutti sappiamo che più si dorme e più si consumano calorie. Vale per noi bipedi ma anche per coloro i quali fanno parte della famiglia nonostante abbiano quattro zampe. Ecco presto spiegato perché Fido riesce a dormire anche mezza giornata e cerca un posto tranquillo dove non essere disturbato.
A tal proposito, e per creare un ambiente a misura di animale, ecco come abituare il cane al kennel affinché non lo veda solo come un mero mezzo di trasporto, ma anche come un rifugio dove sentirsi protetto.
La capacità di adattamento del nostro amico a quattro zampe è lampante anche alle alte temperature. Durante la stagione estiva, infatti, cerca di proteggere il suo corpo mantenendolo all’ombra e in zone dove c’è maggiore frescura. Nelle ore più torride, di contro, dorme profondamente e cerca di preservarsi.
Animali in letargo
Il letargo nei cani è assolutamente normale, ma ci sono delle condizioni che denotano qualcosa di sbagliato ed è lì che noi dobbiamo sapere come intervenire tempestivamente, chiamando il veterinario di fiducia e chiedendogli di visitare Fido. Il rischio, infatti, è di scambiare il riposo con la narcolessia del cane. Una condizione di apatia che può mettere a rischio il benessere del nostro amico a quattro zampe. Il sonno fuori norma, infatti, può essere sintomo di:
- Stati depressivi;
- Infezioni;
- Ipertermia;
- Intossicazioni;
- Avvelenamento del cane;
- Carenza di ferro nel plasma;
- Ipotiroidismo;
- Sovrappeso;
- Diabete.
Tutte queste condizioni sono pericolose e vanno eventualmente individuate prima possibile dallo specialista. Se notiamo qualcosa di anomalo non perdiamo tempo a contattarlo. Se tutto questo è associato a mancanza di appetito, non ci sono dubbi: dobbiamo chiedere aiuto a un professionista del settore. Attraverso una anamnesi il più possibile dettagliata da parte nostra, arriverà alla diagnosi corretta e prescriverà la cura migliore per risolvere il problema. Infatti, è normale che chi dorme non mangi tanto, ma se è l’inappetenza la causa del letargo nei cani qualcosa non sta andando per il verso giusto.
In tutti i casi comunque è meglio non svegliare il cane, ma osservarlo e riferire al veterinario che ci consiglierà come è meglio procedere nell’interesse di Fido. Attenzione anche a eventuali episodi di diarrea, svenimenti e convulsioni nel cane.
Pure una possibile allergia potrebbe incidere nel numero di ore di sonno, ma questa il più delle volte è associata anche al prurito oppure a un eczema che interessa la pelle. Potrebbero essere coinvolti anche l’apparato respiratorio, quello cardiaco e il fegato, in questo caso i sintomi sono anche altri.
Qualsiasi sia la condizione del nostro amico a quattro zampe, comunque, è bene non improvvisare e non affidarsi al fai da te. Potrebbe essere messa a rischio addirittura la sua vita. Contattiamo il veterinario di fiducia e seguiamo le sue indicazioni. Solo lui, infatti, potrà dirci se si tratta di un comportamento normale o se denota un malessere che va individuato e curato.