Leo, il cucciolo di Golden Retriever che ha aiutato un bambino in terapia intensiva
Si chiama Leo il cane protagonista della storia di oggi ed è un cucciolo di Golden Retriever davvero molto particolare.
La sua storia ha fatto in pochissimo tempo il giro del mondo e del web perché, ancora una volta, è in grado di dimostrare quanto importanti possano essere i nostri amici a quattro zampe nella nostra vita.
E non solo perché sono in grado di migliorare le nostre vite con il loro amore e la loro fedeltà. Ma anche perché in moltissimi casi ci salvano la vita.
E le storie di cani eroi che vi abbiamo raccontato sono davvero tante. Storie di amici a quattro zampe che hanno indossato il mantello da eroi e con il loro coraggio hanno salvato noi esseri umani.
Ci sono cani che si sono trasformati in eroi in una particolare occasione di pericolo. Come ad esempio dimostra la storia di Starla, il cane che ha salvato una bambina da due ladri (video).
E poi invece ci sono amici a quattro zampe che dedicano la loro vita ad una missione speciale. Basti pensare ad esempio ai tanti cani da salvataggio in mare, che ogni estate sono i protagonisti delle notizie di cronaca con i loro interventi.
Oppure ci sono i cani che utilizzano il loro fiuto per trovare i dispersi. O ancora gli amici a quattro zampe che fanno parte di vere e proprie squadre di polizia. Come ad esempio Dexter, il cane militare che ha salvato migliaia di persone.
E anche Leo, il cucciolo di Golden Retriever protagonista di questa storia, è sicuramente un cane eroe.
Perché grazie alla sua presenza, un bambino gravemente malato è riuscito a migliorare e ora può sperare in un futuro felice.
Leo è un cane da Pet Therapy, ovvero un amico a quattro zampe educato per aiutare persone in difficoltà.
Quando ha incontrato per la prima volta il suo amico Oscar, i genitori del bambino non erano molto speranzosi.
Poteva un cane salvare la vita a loro figlio? All’epoca Oscar Haskell era un bambino di 3 anni con un tumore al cervello.
Quando ha conosciuto Leo era in terapia intensiva all’Ospedale di Southampton. Il suo battito cardiaco era troppo accelerato e i medici non avevano grandissime speranze.
Ed è proprio in quel momento che è intervenuto il nostro amico a quattro zampe. È bastato che Leo appoggiasse la sua zampa sulla manina di Oscar per far diminuire il battito.
Insomma, la presenza di Leo ha migliorato la salute del piccolo in pochissimi minuti. E da quel momento Oscar è migliorato sempre di più.
Sono passati quattro anni da quel giorno e il rapporto tra Leo e Oscar è sempre più stretto. La vita del bambino non è facile, ma è grazie alla presenza del suo amico a quattro zampe che il piccolo non ha nessuna intenzione di arrendersi.