Leggi sui cani guida: tutela e controllo, cosa sapere
Le leggi sui cani guida sono uno strumento di tutela indispensabile per le persone non vedenti e ipovedenti che necessitano di accompagnamento
In Italia esistono specifiche leggi sui cani guida, davvero importanti per chi necessita di una tale, preziosa risorsa.
I cani guida sono degli animali addestrati per accompagnare le persone non vedenti o ipovedenti in ogni, singola fase della propria giornata.
Non sono una semplice compagnia ma rappresentano l’unica e possibile finestra sul mondo che queste persone, purtroppo, non possono vedere con i propri occhi.
Dal 1974, anno di promulgazione della prima legge in materia, fino ad oggi le leggi sui cani guida hanno subito una rapida evoluzione cercando di metterci al passo con il resto d’Europa.
Perché le leggi sui cani guida sono importanti
Ciascun Paese necessita di leggi sui cani guida perché purtroppo sono ancora tanti i preconcetti legati a questo tipo di cane.
Preconcetti che sono frutto spesso di ignoranza. Di fatto molti non sanno qual è esattamente il ruolo del cane guida e quanto sia importante per la persona affetta da disabilità.
Non è raro che, soprattutto in Italia, si faccia leva sulla presunta pericolosità del cane per impedirgli l’accesso in un determinato ambiente.
Anche quando si tratta di ambienti sanitari, in cui è ovvio che la persona affetta da disabilità sia spesso costretta a recarsi per risolvere i suoi problemi di salute.
Questi preconcetti e l’ignoranza sul ruolo del cane guida mettono seriamente in difficoltà le persone non vedenti che ne hanno bisogno per vivere una parvenza di normalità.
Non è esagerato dire che si tratta di una vera e propria forma di discriminazione, seppur indiretta, che costringe il non vedente ad abbandonare un luogo e a cambiare la sua routine.
L’ignoranza, però, si estende anche al fatto che molti non hanno assolutamente idea che esistono delle leggi sui cani guida e a tutela di queste persone.
Leggi che vanno sbandierate a gran voce da chi rischia di essere emarginato a causa dell’ignoranza altrui e che ha tutto il diritto di entrare in qualsiasi luogo o in un mezzo pubblico di trasporto insieme al suo prezioso Fido.
Tutela e accesso su mezzi di trasporto ed esercizi pubblici
La Legge n. 37/74 del nostro ordinamento è la prima approvata in Italia in materia di cani guida e diritti dei non vedenti.
“Accesso gratuito per i cani guida per non vedenti sui mezzi di trasporto ed esercizi pubblici”, questo il titolo che arriva subito dritto al punto.
Sancisce, come si evince dal titolo, che alla persona non vedente e al cane guida non può assolutamente essere vietato l’accesso in qualsiasi esercizio o mezzo di trasporto pubblico.
Chiunque ne impedisca l’accesso, infatti, è punibile con multe che vanno dai 500 ai 2.500 euro.
Tra le leggi sui cani guida è non solo la prima ma anche la più importante perché stabilisce cosa può fare o non fare l’accompagnatore canino.
Innanzi tutto il cane guida può entrare in qualunque esercizio pubblico e non a discrezione del proprietario dell’attività.
Può accedere liberamente anche in spiaggia proprio come i cani destinati al salvataggio in mare. Anche lui, a suo modo, salva il suo padrone dai pericoli che lo circondano.
La legge afferma anche che un cane guida non è mai obbligato a portare la museruola a meno che la situazione specifica non lo richieda.
Naturalmente il cane guida non deve pagare alcun biglietto per viaggiare sui mezzi pubblici, anche quando occupa un posto a sedere.
Parliamo di animali addestrati in un certo modo e tendenzialmente di indole molto tranquilla quindi da seduti non arrecano alcun fastidio e restano buoni.
Per mezzi di trasporto si intendono non solo autobus e pullman ma anche aerei e traghetti sia in Italia che all’Estero.
Anche se dovrebbe essere scontato (ma spesso purtroppo non lo è) la legge stabilisce che il cane guida non va mai allontanato dal suo padrone.
Immaginate cosa possa significare per un non vedente essere separato dall’unica creatura che riesce a farlo stare nel mondo.
È come se d’improvviso, mentre camminiamo qualcuno ci posasse una mano sugli occhi impedendoci di vedere quello che ci circonda. Un vero incubo, oltre che disumano.
Perciò chiunque allontani il cane dal non vedente o semplicemente lo disturbi rischia davvero grosso, specialmente se ad aggredire il cane guida è un altro cane lasciato senza guinzaglio o museruola.
Ricordiamo che i cani guida sono davvero preziosi e non sono cani come tutti gli altri. Sono di indole docile e buona e vengono addestrati a dovere per vivere in simbiosi con la persona non vedente.
Trasporto in automobile dei cani guida
Dalla prima legge sui cani guida in Italia sono stati fatti numerosi passi in avanti e le persone non vedenti sono di certo molto più tutelate rispetto a prima.
Per facilitargli una vita di per sé difficile e ricca di ostacoli anche il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti si è espresso in merito.
Il Codice della Strada afferma che in auto non si possono trasportare animali selvatici e che si può trasportare un solo animale domestico per volta.
L’animale quindi, in questo caso il cane, dovrebbe alloggiare in un’apposita gabbia o comunque nella parte posteriore dell’auto, dove non nuocerebbe alla guida del conducente.
Per il cani guida non è necessario tutto questo e può tranquillamente sedere sul sedile accanto alla persona non vedente che accompagna.
Significa, cioè, che nessuno multerà mai un non vedente che viaggi con il cane seduto accanto a sé, come si fa invece nel caso di comuni animali domestici.
Tutela dei disabili vittime di discriminazione
L’Articolo 3 della Costituzione Italiana promuove il principio di parità di trattamento e di pari opportunità nei confronti di chiunque sia affetto da una disabilità.
Significa queste persone devono godere dei diritti civili, politici, economici e sociali dei cosiddetti normodotati.
La Legge n.67 del 2006 è importante perché rappresenta un’ulteriore arma da scagliare contro chi commette soprusi e discriminazioni nei confronti dei disabili.
E vi rientra, in un certo senso, anche il cane guida e il ruolo fondamentale che svolge per i non vedenti.
Allontanare il cane dal proprio padrone o costringere questo a non accedere a un luogo pubblico costituisce una forma di discriminazione e come tale può essere punita penalmente.