LAV si unisce alla protesta contro il cinodromo in costruzione a Treviso
Dopo l'annuncio della costruzione di un cinodromo in Veneto, sono iniziate le proteste dei cittadini e anche LAV si è unita
Ciò che sta accadendo a Treviso sulla costruzione di un cinodromo sta scuotendo non poco gli animi dei cittadini. Sono iniziate immediatamente le proteste per impedirne la realizzazione, e anche LAV, la Lega Anti Vivisezione si è unita a quest’ultime.
“27mila metri quadri del Parco Parabae, nel territorio comunale di Maserada sul Piave, sono stati trasformati in una grande pista per le corse dei levrieri. L’unica struttura del genere attiva in Italia dopo la chiusura dei cinodromi oltre vent’anni fa“, è questo ciò che denuncia LAV.
A quanto pare, l’amministrazione comunale ha accettato la proposta dell’ENCI. Vorrebbero investire circa 160 mila euro per realizzare la pista. Dopo un bando definito “lampo” dai sostenitori di LAV, il Comune ha dato l’area in concessione per costruire l’opera destinata alle corse dei levrieri.
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“Obiettivo dell’Ente è ospitare corse amatoriali, anche a livello internazionale. In primis per lo svago dei cani, mentre quello del Comune generare una ricaduta positiva sul tessuto economico della zona“, denuncia l’associazione.
La paura degli attivisti, è che queste “corse amatoriali” si trasformino in un luogo in cui si andrà a concentrare la criminalità. Dallo sfruttamento dei cani stessi fino ad arrivare alle scommesse e quindi, all’illegalità sarà difficile garantire la sicurezza dei levrieri.
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Proprio per questo motivo, LAV si è unita alle proteste e sta facendo di tutto per impedire la realizzazione della pista. Anche gli abitanti della zona si stanno adoperando affinché quest’opera non si concretizzi. Nessuno vuole mettere in pericolo gli animali.
Così Pet Levrieri Onlus ha lanciato una petizione. Una volta raggiunte le firme necessarie chiederanno al Comune un confronto. Tutti si sono uniti per aiutare gli animali e nessuno si tirerà indietro. Fino a quando gli animali non saranno al sicuro, non si fermeranno.
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