Lasciato per strada, il cucciolo di cane non riusciva neanche a sollevare la testa per tutto il dolore che stava provando – Video
Gli accertamento dei dottori hanno portato a galla l'amara verità
Ci sono messaggi che è impossibile ignorare, soprattutto quando bambini o ragazzini chiedono aiuto. Una studentessa di 15 anni, raggiunge la squadra di soccorritori, chiedere intervento immediato: un cucciolo di cane era, infatti, in pericolo. Trovato sul ciglio della strada, non riesce a tenere la testa alta e nemmeno a rimanere in piedi. Qualunque sia il motivo, esprime una grande sofferenza e in circostanze del genere serve l’aiuto di chiunque, soprattutto di personale esperto.
Alla luce dei problemi riscontrati, i volontari lo portano d’urgenza in una clinica veterinaria affidabile. Sanno di poter fare affidamento sul personale sanitario, insieme al quale hanno collaborato in molteplici occasioni. In circostanze così drammatiche, serve una diagnosi completa e accurata, da eseguire con le tecniche più sofisticate oggi in circolazione.
I dottori ne dispongono l’immediato ricovero, in attesa di sottoporre il quadrupede a un approfondito check-up. La scansione ai raggi X mostra una realtà sconcertante, addirittura peggiore delle aspettative iniziali. Malgrado il cucciolo di cane abbia appena un mese, le chance di sopravvivere sono di 1 su 100, di rimettersi in piedi di 1 su 1.000 e di resistere a una radiografia sotto sedazione di 1 su 10.000.
Vanya (così lo hanno chiamato) pesa un misero chilo e un soffio di vento pare in grado di portarlo via. Eppure, nei giorni seguenti emerge tutta la resilienza del quadrupede. Oltre a respirare ancora, sa alzarsi in piedi e comincia a muovere i primi passi. Incredibile!
Ha delle lussazioni alla prima e alla seconda vertebra. Impossibilitato a tenere la testa dritta e a camminare in cerchio, deve essere caduto a testa in giù. Al settimo giorno arriva il primo bagnetto, al decimo una ricaduta. Sottoposto agli accertamenti, i medici convengono sia dipeso dal troppo cibo ingerito. Dopo una risonanza magnetica, l’adorabile paziente viene ritenuto fuori pericolo e, dunque, dimesso. Il 60° giorno giunge il suggello di una storia da brividi: l’adozione da parte di una donna, Zhenya!