La vera storia del cane e del polpo a Palinuro: cos’è successo sul serio
Prima la notizia, poi la parziale smentita: ricostruiamo la storia del cane e del polpo a Palinuro
Si è diffusa in poche ore la notizia secondo cui a Palinuro, la maggiore frazione del comune di Centola, in provincia di Salerno, un polpo avrebbe trascinato in acqua un cane facendolo annegare. Nel giro di poche ore la vicenda è arrivata alla stampa nazionale, che vi ha subito dedicato dei titoli sensazionalistici. Sarà però andata davvero così? A volte una news corre talmente veloce da ingannare i lettori e gli stessi giornalisti.
Purtroppo, un cane ha davvero perso la vita, ma non nelle circostanze riportate inizialmente dagli organi di informazione. Stando alla tesi originale sarebbe stato trascinato dal polpo in mare aperto, suscitando l’attenzione dei passanti. A quel punto, i vigili del fuoco e la capitaneria di porto sarebbero accorsi sul posto, nel tentativo di metterlo in salvo. Mentre sarebbe stato ancora in vita, gli operatori della zona lo avrebbero tirato fuori dall’acqua, prima che venisse risucchiato, stavolta senza avere scampo.
Il racconto del cane e del polpo a Palinuro è finito in un amen su parecchie testate. Tutto bene (eccetto per il dolce amico), tolto per un “particolare”: l’assenza del fact checking. Spinte dalla frenesia di battere sul tempo le rivali, le redazioni hanno evitato di verificarne la veridicità. In tal modo, hanno preso un abbaglio piuttosto clamoroso, sicché il reale svolgimento degli eventi diverge da quanto paventato in principio.
A seguito del polverone scoppiato per il cane e il polpo a Palinuro, il TgCom24 ha contattato il capo dei pompieri di Policastro e ne è emerso un quadro differente. Come riportato dal signor Parisi, la sua unità ha ricevuto una chiamata d’emergenza, mercoledì mattina. Mentre passeggiava con la padrona, un cane, di piccola taglia, era caduto giù dal molo. Dalla costa era difficile raggiungerlo e, sebbene il Fido abbia cercato fino all’ultimo di risalire dall’acqua, il frangiflutti glielo ha impedito.
I vigili del fuoco si sono affrettati a raggiungere la zona indicata, invano: ormai l’amico a quattro zampe era morto. Ed è stato impossibile recuperare pure la carcassa, poiché trascinata via da un polpo, il quale lo aveva portato nella propria tana. Insomma, il cefalopode lo ha afferrato soltanto a dramma consumato, privo di ogni responsabilità nell’episodio. Comunque sia, non osiamo immaginare cosa stia provando ora la proprietaria.