La storia di Orione, il cane eroe che salvò 37 vite in Venezuela (VIDEO)
Durante il disastro naturale di Vargas, dove piogge torrenziali causarono frane di fango che provocarono tante vittime, il cane Orione si distinse per aver salvato la vita a tante persone
Oggi vi raccontiamo la commovente storia del Rottweiler Orione, che, sicuramente vi commuoverà fino alle lacrime.
La tragedia di Vargas, avvenuta in Venezuela nel 1999, è considerata il peggior disastro naturale del Paese, dopo il terremoto del 1812. In quell’occasione delle piogge torrenziali durate 10 giorni provocarono enormi frane di fango che uccisero migliaia di persone.
Orione, un bellissimo Rottweiler di proprietà di Mauricio Pérez, un pilota, la notte del 15 di dicembre del 1999 si trovava in casa sua a Cerro Grande, con Alfa, una femmina della sua stessa razza, altri due cagnolini di nome Negro e Mickey, e la sua famiglia umana.
All’improvviso, un’enorme frana di fango irruppe nella casa. La famiglia si rifugiò sul tetto, dove i membri umani vennero salvati da un elicottero. I soccorritori, tuttavia, non permisero a Pérez di portar via i suoi cani con lui.
Con grande dolore l’uomo fu costretto a lasciare i suoi quattro zampe sul tetto, sperando solo di poterli rivedere vivi.
Due giorni più tardi Pérez, che di professione faceva il pilota, tornò a sorvolare il luogo dove si trovavano i resti della sua casa. Gli era giunta voce che un vicino aveva visto Orione vivo, mentre aiutava a salvare persone.
Grande fu la sua gioia quando vide che in effetti, sui resti del tetto della casa, c’era proprio il suo Rottweiler Orione, che, sebbene stremato, sembrava stesse proteggendo quella che un tempo era stata la sua dimora. Di Alfa e degli altri cagnolini, invece, purtroppo non c’era traccia.
Pérez atterrò con l’elicottero e i vicini di casa, commossi, gli raccontarono cosa aveva fatto il suo cane in sua assenza.
Ebbene, Orione aveva salvato un bambino di otto anni che stava affogando e si aggrappava disperatamente a un tronco. Poi aveva messo in salvo una ragazzina di 14 che la corrente stava trascinando via.
Successivamente aveva aiutato tante persone presenti ad attraversare le impetuose acque. Uomini, donne, bambini, giovani e anziani, si erano aggrappati al forte collo di Orione che li aveva condotti da un lato all’altro del enorme fiume di acqua e fango. Il cane, alla fine, era riuscito a mettere in salvo ben 37 vite.
Orione era poi stato vicino alle persone sotto shock, aiutandole e conducendole in luoghi sicuri. Non si era mai fermato e aveva fatto di tutto per proteggere la sua gente.
E fu così che, quel giorno, Orione smise di essere considerato un semplice cane, ma divenne un simbolo di speranza e di volontà di sopravvivere per tutti quei venezuelani rimasti colpiti dall’immane tragedia.
Orione fu nominato Eroe, decorato con varie medaglie al valore e ottenne tanti premi e riconoscimenti a livello internazionale per la sua fedeltà e il suo coraggio. Fu anche invitato a tante trasmissioni televisive dove ricevette tanti elogi da parte di tutto il popolo venezuelano.
Orione ebbe una vita lunga e tranquilla, e attraversò il ponte dell’arcobaleno a tarda età. Tuttavia questo grande cane non morirà mai veramente: continuerà a vivere per sempre nel cuore di tutti coloro che hanno conosciuto la sua eroica storia.
Il giorno della sua morte tutta Vargas pianse questo eroe a quattro zampe dal cuore grande, simbolo di forza, volontà e speranza che tante persone, quel giorno del 1999, avevano perso.
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