Kabul, la missione di Charlotte Maxwell-Jones di portare via dalla città centinaia di animali
Kabul Small Animal Rescue è un'associazione da anni presente sul territorio: lo scopo è quello di portare via dalla città 250 animali
Dopo che i talebani hanno preso il potere su Kabul, sulla città regna il caos. Migliaia di persone in questi giorni stanno cercando di fuggire dal Paese e nella confusione creata c’è anche chi si sta adoperando per portare in salvo centinaia di animali e tutti i volontari che se ne prendono cura.
Charlotte Maxwell-Jones è la fondatrice di Kabul Small Animal Rescue, un’associazione da anni presente sul territorio che ha fondato una clinica veterinaria per gli animali della capitale afghana. Stando alle notizie circolanti, sembra che i talebani abbiano invitato la donna a lasciare l’Afghanistan. Lei, però, non ha nessuna intenzione di andare via dal Paese senza i suoi collaboratori e gli animali.
In particolar modo, Charlotte Maxwell-Jones è intenzionata a portare con sé fuori dal Paese circa 125 persone, tra i suoi collaboratori e i loro familiari e circa 250 animali.
Una vera e propria corsa contro il tempo, dal momento che il 31 agosto i militari americani lasceranno l’Afghanistan, per cui il tempo per organizzare il tutto è davvero pochissimo. In un’intervista la fondatrice di Kabul Small Animal Rescue ha dichiarato:
Non lasceremo nessuno di loro indietro.
Nonostante i talebani abbiano imposto alla donna di lasciare il Paese, l’ingresso in aeroporto si sta rivelando sempre più difficile. Senza ombra di dubbio, le difficoltà di lasciare in questi giorni l’Afghanistan stanno diventando sempre più reali. Un altro problema, inoltre, insorge se Charlotte è decisa a portare con sé gli animali.
Sarà difficile, infatti, trovare un Paese che sia d’accordo con l’atterraggio di un aereo che trasporta animali. C’è da dire che tutti gli animali facenti parte dell’associazione Kabul Small Animal Rescue hanno i documenti per entrare negli Stati Uniti.
Il personale afghano, però, ha richiesto alcuni visti secondo i quali i richiedenti siano controllati in un paese terzo.
Ti è piaciuto questo articolo? Allora leggi anche: Bambino di otto anni vende la sua collezione di carte Pokémon per curare il suo cagnolino