Ipossia nel cane: tutto ciò che c’è da sapere
Se notiamo Fido stanco, debole o con spasmi potrebbe trattarsi di ipossia nel cane. Vediamo insieme tutti i dettagli, le cause e le cura
La carenza di ossigeno all’interno dell’organismo può portare alla cosiddetta ipossia nel cane. Siamo di fronte a una malattia molto particolare, che viene causata proprio da una mancanza di ossigeno a livello generale (qualora dovesse coinvolgere tutto il corpo) o periferico (se interessa solo i tessuti).
Ecco qui di seguito i sintomi, le cause (più o meno gravi) e i possibili trattamenti da mettere in atto nel momento in cui il veterinario arriva alla diagnosi di questa patologia.
I principali sintomi della ipossia nel cane
Quando i nostri amati amici a quattro zampe sono affetti da questa malattia si sentono prevalentemente confusi e spaesati. Noteremo quindi l’assenza della classica vivacità, dell’energia tipiche dei pelosi in salute. L’ipossia nel cane toglie le forze e debilita l’intero organismo, il malessere è diffuso e spesso i sintomi possono portare a scambiare questa patologia con altri disturbi.
I sintomi che devono metterci in allarme, e farci ricorrere in maniera tempestiva alla consulenza del nostro veterinario di fiducia sono:
- Una stanchezza generalizzata;
- Un senso di nausea e vomito;
- Una mancanza di reattività;
- Una debolezza diffusa;
- La presenza di spasmi;
- Episodi convulsivi;
- Cianosi.
La maggior parte dei sintomi può riguardare anche tante altre patologie, motivo per cui l’individuazione di questa particolare malattia non è sempre immediata, e il veterinario potrebbe avere difficoltà a formulare una diagnosi precisa e corretta.
Possibili conseguenze
I primi tessuti a risentire della mancanza di ossigeno sono quelli del sistema nervoso. L’ipossia nel cane colpisce il cervello, gli occhi e l’apparato uditivo. Noteremo quindi danni neurologici, deficit visivi e problemi all’udito. Questi campanelli di allarme indicano che si tratta di una tipologia periferica della malattia.
Quando invece il danno da carenza di ossigeno è generalizzato, si parla di ipossiemia; se piuttosto la mancanza di ossigeno è totale ci si trova di fronte a un caso di anossia.
Le tipologie di ipossia nel cane
Ci sono diversi tipi di ipossia nel cane, e ognuna ha le proprie caratteristiche specifiche. Possiamo dover affrontare, insieme al nostro fedele amico a quattro zampe, spaesato e confuso, un’ipossia citotossica: questa è tipica nei casi si avvelenamento da cianuro.
Esistono anche l’ipossia eucapinica e quella ischemica. Quest’ultima si presenta quando c’è una totale assenza ematologica in un tessuto, quando cioè il sangue non riesce in nessun modo a rirrorarlo. Questa versione della malattia può dipendere dalla presenza di una placca rigida che ostruisce l’arteria, e impedisce così il passaggio del sangue che non può raggiungere il tessuto.
La diagnosi
Se il veterinario ha il sospetto che i sintomi presenti possano essere riconducibili a un’ipossia nel cane può ricorrere a l’emogas analisi e togliersi ogni dubbio: si tratta di un semplice, quanto specifico, esame del sangue.
Viene condotto sul sangue prelevato da un’arteria (al contrario dei normali esami ematologici, che vengono effettuati su campioni prelevati attraverso le vene) e permette di stabilire la presenza, la concentrazione di specifici gas (come l’ossigeno e l’anidride carbonica) disciolti nel torrente circolatorio.
In base al risultato lo specialista veterinario sarà in grado di individuare l’eventuale presenza della malattia appena descritta, e potrà procedere con la prescrizione terapeutica più idonea.