Ipopituitarismo nel cane: cos’è e cosa bisogna fare
L'ipopituitarismo nel cane è una condizione che dipende dalla bassa produzione di ormoni da parte della ghiandola pituitaria. Ecco cause, sintomi e rimedi
L’ipopituitarismo nel cane, lo abbiamo già detto, dipende da una disfunzione della ghiandola pituitaria, che si trova vicino all’ipotalamo (alla base del cervello).
Le conseguenze possono essere importanti, perché da essa dipende la produzione di ormoni importantissimi per l’organismo del nostro amico a quattro zampe.
Che cos’è
Com’è facilmente intuibile dal prefisso, l’ipopituitarismo nel cane dipende da un deficit nella produzione ormonale della ghiandola pituitaria. E può derivare da un processo degenerativo o anomalo.
La produzione dell’ormone della tiroide (il TSH), dell’ormone adrenocorticotropinico (che stimola la corteccia surrenale); di quello luteinizzante (responsabile della secrezione di steroidi sessuali); dell’ormone follicolo-stimolante e di quello della crescita (GH) dipende da questa piccola ghiandola.
Quando si verifica
L’ipopituitarismo nel cane è un disturbo che si presenta soprattutto nei quadrupedi di età compresa tra i due e i sei mesi. Inoltre, sembra che ci sia una certa predisposizione di razza:
- Pastori tedeschi;
- Cani da orso della Carelia;
- Spitz;
- Pinscher;
- Weimaraner.
Questa corrispondenza sembra essere collegata a un semplice tratto genetico autosomico recessivo. Se il nostro Fido appartiene a una delle razze a rischio, è bene che faccia controlli più frequenti.
I sintomi
I sintomi dell’ipopituitarismo nel cane possono variare a seconda degli ormoni mancanti e di quali funzioni corporee risentono del deficit. Ad esempio, la mancanza di ormoni luteinizzanti può provocare anomalie sessuali, come genitali più piccoli rispetto alla media; e la carenza di GH può comportare patologie come il nanismo nei cani.
Se viene riscontrato un tumore, il nostro amico a quattro zampe potrebbe avvertire dolore alla testa (a causa della pressione intracranica) o problemi visivi. Altri sintomi includono:
- Ritardo mentale;
- Cute sottile e ipotonica, a partire dai muscoli o dalle arterie;
- Alopecia sul tronco;
- Iperpigmentazione cutanea (zone più scure);
- Caduta dei denti ritardata.
A seconda del grado della disfunzione e degli ormoni interessati, le conseguenze possono essere più o meno gravi. L’intervento tempestivo dello specialista è indispensabile per evitare il peggio.
Le cause
Le ragioni che stanno alla base dell’ipopituitarismo nel cane, anch’esse, cambiano da caso a caso. Possono essere di natura congenita; riconducibili a un tumore cistico benigno; o a una carenza dell’ormone della crescita.
Altre possibili cause sono il tumore ipofisario, dei traumi; la radioterapia. Sarà il veterinario a individuare quella specifica e a prescrivere il trattamento adeguato alla risoluzione del problema.
La diagnosi
Un’anamnesi dettagliata è indispensabile per poter formulare una diagnosi corretta di ipopituitarismo nel cane, considerate soprattutto le tipologie di ormoni potenzialmente coinvolte e le cause ad esse correlate.
Servirà una storia completa della salute, della crescita, dello sviluppo comportamentale, dell’insorgenza di sintomi e dei possibili traumi subiti. Dopodiché verranno fatti degli esami del sangue e delle urine completi. Si potrebbero riscontrare:
- Aumento dei livelli di eosinofilia (globuli bianchi);
- Linfocitosi (malattia delle ghiandole linfatiche);
- Ipofosfatemia (deficit di fosforo);
- Ipoglicemia (basso livello di zucchero nel sangue).
Altri test di laboratorio valuteranno i livelli degli ormoni nel flusso sanguigno. Il veterinario vorrà che Fido faccia un prelievo mattutino per misurare i livelli basali di TSH e prolattina.
Un altro esame del sangue, chiamato test dinamico, misura invece i livelli ormonali dopo l’iniezione di una sostanza stimolante. Questo può essere utile per controllare i livelli di ACTH e GH. I raggi X, invece, serviranno a individuare un eventuale cancro o una cisti.
La cura
Il trattamento dell’ipopituitarismo nel cane avviene generalmente in regime ambulatoriale. Gli integratori dell’ormone della crescita verranno somministrati tre volte alla settimana per quattro/sei settimane e, se necessario, ripetuti.
I tumori della ghiandola pituitaria possono essere rimossi chirurgicamente, ma la prognosi non è favorevole nella maggior parte dei casi. A tal proposito è bene approfondire gli effetti della chemioterapia nel cane. Il veterinario poi pianificherà le visite di follow-up al fine di monitorare la concentrazione di glucosio nelle urine e nel sangue.
L’integrazione dell’ormone della crescita verrà sospesa se si sviluppa glucosuria (una condizione anormale di diuresi osmotica dovuta all’escrezione di glucosio da parte dei reni) o se la glicemia dovesse essere superiore a 150 mg/dL. La pelle e il pelo dovrebbero migliorare entro due mesi al massimo dall’inizio della cura.
In generale, nel caso di bassi livelli di GH, non vi è alcun aumento di statura perché le placche di solito sono chiuse al momento della diagnosi. Sfortunatamente, perché molti degli ormoni coinvolti sono essenziali per la salute generale di Fido; la prognosi a lungo termine non lascia molte speranze.