Iperparatiroidismo nel cane con insufficienza renale: cosa sapere
Una terapia mirata e una dieta prescritte dal veterinario possono curare l'iperparatiroidismo nel cane con insufficienza renale. Vediamo come
La carenza di vitamina D può portare a uno scompenso ormonale, in particolare l’iperparatiroidismo nel cane con insufficienza renale.
Le due condizioni sono collegate fra loro perché da una parte l’iperparatiroidismo è dovuto a un’eccessiva secrezione dell’ormone paratiroideo (PHT).
Dall’altra parte questo eccesso di PHT è dovuto proprio a un’insufficienza renale cronica.
Cause
La causa principale di iperparatiroidismo nel cane con insufficienza renale è la carenza di vitamina D.
In particolare parliamo di calcitriolo, una sostanza necessaria a Fido perché stimola l’assorbimento del calcio nell’intestino e nelle ossa.
E come se non bastasse promuove l’efficacia dell’ormone paratiroideo. Per questo bassi livelli di calcio possono modificare la concentrazione di PHT nel sangue.
Sintomi
Nel cane è soggetto a questa particolare patologia i sintomi più evidenti sono quelli dell’insufficienza renale cronica.
In alcuni pazienti comincia un anomalo riassorbimento osseo intorno alla mascella, perciò i denti si indeboliscono e insorge la cosiddetta “mascella di gomma”.
Spesso anemia e problemi renali nel cane sono connessi, quindi non è improbabile che in un cane con iperparatiroidismo e insufficienza renale cronica se ne manifestino i sintomi.
Tra i vari sintomi possiamo notare letargia, affaticamento, debolezza e perdita di peso, ma anche depressione, apatia, cambiamenti comportamentali e persino intolleranza al freddo.
Diagnosi
Per diagnosticare l’iperparatiroidismo nel cane con insufficienza renale il veterinario ha bisogno prima di tutto di una cronologia dettagliata sulla salute di Fido.
Perché il primo passo per pianificare una corretta terapia è capire le cause dell’insorgere della malattia.
Raccolte queste informazioni il medico esegue un esame fisico completo del cane e gli esami di laboratorio.
In primis le analisi del sangue e i profili biochimici che possono rivelare la presenza di azotemia, ovvero un accumulo di sostanze tossiche nel sangue (uremia).
Un’altra anomalia può essere un livello troppo alto di fosfato o di calcio nel sangue.
Per avere un quadro completo della situazione il veterinario deve misurare le concentrazioni di PHT e fare dei raggi x per determinare la densità ossea.
Trattamento
Il trattamento di base è quello per l’insufficienza renale, con l’utilizzo di sostanze chimiche che contrastano l’eccesso di fosforo nel sangue.
Fondamentale è la dieta del cane, pianificata per evitare che ingerisca quantità eccessive di fosforo attraverso il cibo.
Per ovviare alla carenza di calcitriolo, questo viene somministrato a dosi molto piccole calcolate dal veterinario in base alle esigenze specifiche del cane.
A seconda della gravità dell’insufficienza renale è importante controllare le concentrazioni di calcio, fosforo e azoto ureico con un monitoraggio settimanale o mensile.
Ovviamente va monitorata anche la concentrazione di ormone paratiroideo con esami regolari, in modo da scongiurare eventuali complicanze nel paziente affetto da insufficienza renale.