Investire un cane e scappare: leggi e punizioni per questo gesto orribile
Investire un cane e scappare è un gesto orribile e disumano e il Codice della Strada prevede delle pene ben precise. Ecco quali
Se c’è un’azione riprovevole e vergognosa è proprio investire un cane e scappare via anziché aiutarlo e prestargli soccorso.
Ma non parliamo soltanto di qualcosa che umanamente parlando è lontana anni luce da un comportamento giusto e corretto.
Tuttavia se l’omissione di soccorso nei confronti delle persone rappresenta un reato punito dalla legge ai sensi dell’art. 593 del Codice Penale, investire un cane e scappare non lo è.
Ci sono naturalmente delle eccezioni e dipende tutto dalla volontarietà di questo orribile gesto da parte del colpevole.
Ma cerchiamo di capire meglio come funziona e cosa rischia chi compie un atto tanto terribile nei confronti dei nostri amatissimi amici a quattro zampe.
Investire un cane e scappare: cosa dice la legge
Attualmente investire un cane e scappare via non è considerato un vero e proprio reato e non rientra nell’articolo 593 del Codice Penale, quello che configura il reato di omissione di soccorso.
Omissione di soccorso e omicidio stradale
Secondo la legge italiana l’omissione di soccorso riguarda esclusivamente le persone e include «chiunque, trovando abbandonato o smarrito un fanciullo minore degli anni dieci, o un’altra persona incapace di provvedere a se stessa, per malattia di mente o di corpo, per vecchiaia o per altra causa, omette di darne immediato avviso all’Autorità».
Ma anche «chi, trovando un corpo umano che sia o sembri inanimato, ovvero una persona ferita o altrimenti in pericolo, omette di prestare l’assistenza occorrente o di darne immediato avviso all’Autorità».
Questi casi sono puniti dalla legge con la reclusione fino a un anno o con una multa fino a 2500 euro ma la pena raddoppia se la vittima dell’incidente muore.
Non dimentichiamo, poi, che in questo tipo di situazione possono configurarsi gli estremi per il reato di omicidio stradale previsto dalla L. 23 marzo 2016 n. 41.
Codice della strada
La nostra legge non considera investire un cane e scappare un vero e proprio reato, piuttosto un illecito amministrativo.
Secondo l’art. 189 co. 9-bis del Codice della Strada il conducente del veicolo ma anche i passeggeri a bordo hanno l’obbligo di prestare soccorso al cane (o in generale all’animale) investito).
Chi non lo fa ed è colto in flagrante rischia una multa che va dai 410 ai 1.643 euro a cui va aggiunto il risarcimento che spetta al proprietario del cane sia in caso di morte che nel caso in cui Fido sia ferito e quindi occorre coprire le spese veterinarie.
Ecco il testo completo del comma 9-bis:
«L’utente della strada, in caso di incidente comunque ricollegabile al suo comportamento, da cui derivi danno a uno o più animali d’affezione, da reddito o protetti, ha l’obbligo di fermarsi e di porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso agli animali che abbiano subito il danno.
Chiunque non ottempera agli obblighi di cui al periodo precedente è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 410 a euro 1.643. Le persone coinvolte in un incidente con danno a uno o più animali d’affezione, da reddito o protetti devono porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso.
Chiunque non ottempera all’obbligo di cui al periodo precedente è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 82 a euro 328».
Investire un cane e scappare: quando è reato
Abbiamo visto che investire un cane e scappare senza prestargli soccorso rappresenta un illecito amministrativo ai sensi del Codice della Strada.
Tuttavia esistono delle eccezioni in cui tale abominevole azione si può configurare come vero e proprio reato punibile penalmente.
Uccisione di animali
Investire un cane e scappare è reato quando, ad esempio, il conducente dell’automobile lo abbia fatto volontariamente. Quando non si tratta di un incidente, insomma.
«Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni».
L’art. 544 bis del Codice Penale non lascia dubbi e chi investe un cane di proposito deve rispondere del reato di uccisione di animali.
Se il cane muore il colpevole può essere punito con una pena che va da 4 mesi a 2 anni di reclusione.
Maltrattamento di animali
Quando invece il cane non muore ma subisce dei profondi danni fisici entra in gioco l’art. 544 ter del Codice Penale che configura il reato di maltrattamento di animali:
«Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro.
La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi».
Queste norme sono piuttosto recenti e cercano in qualche modo di riempire il vuoto legislativo che riguarda la tutela e la salute dei nostri cari amici a quattro zampe.
Giuridicamente parlando non sono ancora considerati dei soggetti senzienti, come le persone, tuttavia questi reati previsti dalla legge italiana mettono nero su bianco quel senso di pietà e compassione che dovrebbe appartenere a tutti.
Cane investito da un’auto: come prestargli soccorso
Scappare dopo aver investito un cane è un’azione riprovevole che non trova assolutamente giustificazioni. L’etica e la legge parlano chiaro.
Le persone non sono tutte uguali e per fortuna ci sono tantissimi casi in cui i conducenti si fermano per prestare soccorso all’animale ferito.
Purtroppo nella maggior parte dei casi il cane muore quasi sul colpo per il grave trauma subito, ma possiamo sempre far qualcosa per cercare di salvargli la vita.
Innanzi tutto dobbiamo controllare le sue condizioni, capire se è vivo e respira autonomamente. Per fare questo torna utile imparare la tecnica giusta per sentire il polso del cane di cui abbiamo parlato in questo articolo.
Se il cane non respira e non ha polso dobbiamo procedere alla rianimazione mediante respirazione artificiale e massaggio cardiaco.
Respirazione artificiale
Per fare la respirazione artificiale dobbiamo innanzi tutto aprire le vie aeree del cane allungando delicatamente la testa per stendere completamente il collo.
Dopodiché dobbiamo estrarre con molta attenzione la lingua dalla bocca in modo tale che nel corso dell’operazione non possa soffocarlo.
A questo punto il cane è disteso su un fianco con il collo allungato. Bisogna sdraiarsi accanto a lui, chiudergli il musetto e soffiare delicatamente sul naso come se soffiassimo dentro a un palloncino.
L’effetto in qualche modo deve essere proprio questo, dobbiamo soffiare al punto di vedere la pancia di Fido che si gonfia. Ripetiamo l’operazione ogni 5 secondi circa.
Massaggio cardiaco
Se nonostante la respirazione artificiale il cane ancora non dà segni di vita dobbiamo passare al massaggio cardiaco, non molto diverso rispetto a quello che si fa sulle persone.
Per farlo il cane deve essere sempre sdraiato sul fianco. Dobbiamo poggiare una mano sul torace, all’altezza del gomito, e praticare una serie di 60 compressioni al minuto.
Nel caso di arresto cardiaco e respiratorio è buona norma alternare respirazione artificiale e massaggio cardiaco quindi effettuare la respirazione ogni 5 compressioni cardiache.
Portare il cane dal veterinario
Un incidente stradale è un trauma non da poco per un cane e in ogni caso è necessario portarlo dal veterinario dopo il primo intervento sul posto.
Se il cane è ferito dobbiamo innanzi tutto cercare di capire l’origine del sanguinamento e tamponare la perdita di sangue premendo con un panno sulla lesione.
Meglio ancora disinfettarla con un po’ d’acqua per lavare via lo sporco e i detriti che potrebbero provocare una brutta infezione.
A parte ciò, però, il cane deve necessariamente andare dal veterinario e dobbiamo trasportarlo con molta delicatezza in clinica.
Attenzione ai movimenti bruschi e sbagliati perché potrebbero peggiorare lo stato delle lesioni sia interne che esterne.