Come insegnare al cucciolo di cane a non infastidire i vicini di casa?
Qual è il segreto per insegnare al cucciolo di cane a non infastidire i vicini? Ecco qualche consiglio utile!
Quando decidiamo di accogliere in casa un cagnolino, dobbiamo considerare vari aspetti che sono fondamentali per prenderci cura al meglio di lui. Ad esempio, un elemento determinante che non deve mai essere sottovalutato è questo: l’educazione.
Addestrare un piccolino fin dalla tenera età è importantissimo per la sua crescita e per fare in modo che il suo carattere sia impostato seguendo uno schema predefinito di educazione, tranquillità, rispetto reciproco e compromesso. Il tutto, contornato da affetto, amore e coccole.
Oggi ci occupiamo di un elemento in particolare: come insegnare al cucciolo di cane a non infastidire i vicini di casa? Il carattere di un piccolino è sempre molto esuberante, iperattivo ed energico. Questo per noi padroncini potrebbe essere un bene (a volte), perché sarà di certo un piacere interagire con lui. Tuttavia, dobbiamo considerare che non tutti la pensano in questo modo.
Educazione del cucciolo: quanto è importante?
Accogliere un cucciolo di cane in casa ha i suoi pro e contro, o meglio: prima di fare una scelta del genere, dobbiamo essere pronti ad affrontare tutto quello che comporta tale decisione. Il primo elemento che sicuramente va considerato è il seguente: come possiamo e dobbiamo educare Fido alle buone maniere? Come possiamo insegnargli il modo migliore per relazionarsi con gli altri?
L’educazione è un elemento importantissimo per far crescere il nostro piccolo amico in serenità. Quello che dobbiamo sapere, tuttavia, è che solitamente è mamma-cane che provvede ad insegnargli tutto quello che c’è da conoscere sulla vita. La sua presenza, infatti, è determinante: ecco perché si consiglia di non allontanare il cucciolo dalla mamma prima dei 3 mesi circa.
Lei si preoccupa di spiegare ai figli come mangiare, come controllarsi, come fare i bisogni, come socializzare, come relazionarsi con gli altri e, soprattutto, come evitare di farsi del male durante i momenti di gioco. L’assenza della mamma, invece, potrebbe causare dei problemi comportamentali di Fido e delle possibili alterazioni alla sua crescita.
Nel caso di un cucciolo orfano, infatti, a chi toccherà tutto ciò? Starà a noi bravi padroncini provvedere a tutto questo. Educarlo a comportarsi decentemente è tutto quello che più serve sia a lui per abituarsi a relazionarsi col mondo, sia a noi per avere un rapporto più sano e duraturo.
Per quanto noi amanti degli animali vorremmo che tutti siano così disponibili nei loro confronti, dobbiamo tenere in considerazione il fatto che non sempre è così che funziona. Molte persone, infatti, non sono così propense a intrattenersi con loro. Allora, come insegnare al cucciolo di cane a non infastidire i vicini? Ecco qualche informazione a riguardo.
Cani e vicini: rapporto di amore e odio
Capita molte più volte di quanto immaginiamo che alcuni vicini di casa “scomodi” non siano così propensi ad accettare la presenza di un animale nei paraggi. Al fine di educare il nostro cucciolo di cane a non “infastidire” i vicini ed evitare che si possano creare situazioni sconvenienti, si può valutare il modo migliore per insegnare delle piccole regole di convivenza e di comportamento.
Qual è la prima cosa da tenere in considerazione? Imparare a interpretare i comportamenti del cane, le sue esigenze e le sue richieste, per andargli incontro e cercare di addestrarlo in base a quello che più si addice alla situazione e alla convivenza.
Ad esempio, ci siamo mai chiesti perché il cane abbaia? Quale può essere il motivo che lo spinge a tanto? Le cause possono essere le più svariate: ha paura di qualcosa, percepisce una situazione di pericolo, non riconosce qualcuno e lo considera un estraneo da cui scappare o proteggersi, ecc.
Inoltre, il cane, soprattutto se cucciolo, potrebbe abbaiare o addirittura piangere moltissimo e costantemente qualora sia lasciato solo per troppe ore al giorno. Non essendo abituato a stare da solo, ne può risentire in modo davvero intenso.
La paura di abbandono e il senso di solitudine lo spingono ad agitarsi creando rumore per farsi sentire e per comunicare al mondo una situazione di disagio. Oltre a questo, potrebbe combinare dei seri guai all’interno della casa, per mandare un segnale di avvertimento.
I vicini, allora, potrebbero non essere contenti di questo “baccano”. Una reazione poco raccomandabile sarebbe da evitare! Quante volte, infatti, si è sentito parlare delle famose “polpette avvelenate“? Purtroppo, molta gente che ha ben poca sensibilità non accetta minimamente la presenza di un animale, dunque agisce in modo davvero estremo.
Come insegnare le buone maniere?
Prima di tutto, dobbiamo educare Fido a rispettare le esigenze di tutti e a seguire qualche piccola regoletta o qualche comando. Tutto questo deve essere fatto in modo funzionale al suo benessere. Dunque, dovremmo insegnargli le parole “no”, “lascia”, “basta”. La tecnica migliore è questa: il rinforzo positivo.
Ogni qualvolta lui raggiunga il risultato sperato, dovremmo premiarlo con uno snack, una crocchetta, una coccola o una passeggiata extra. Inoltre, dovremmo anche spiegargli fin da cucciolo – proseguendo un percorso iniziato già da mamma-cane nei primi mesi – a non mordere né stringere gli oggetti o le “persone” e a non abbaiare agli sconosciuti.
Quest’ultima cosa, ad esempio, potrebbe essere fatta abituando Fido fin da cucciolo alla presenza di “estranei” in casa. Lui deve capire che non può comportarsi in modo “combattivo” nei confronti di coloro con cui non ha confidenza: non tutti sono dei nemici. È altrettanto vero, tuttavia, che non tutti sono amici. I
ll cane, comunque, ha un grande sesto senso: si accorge perfettamente se una persona è ostile nei suoi confronti oppure no. Questo, però, non può e non deve mai giustificare un comportamento aggressivo o sconveniente né da parte di Fido, né da parte dei vicini.
Quello che conta, per insegnare al cucciolo di cane a non infastidire i vicini, è abituarlo da sempre a restare solo in casa senza fare rumore o combinare guai. Come farlo? Cominciamo ad uscire di casa per poco tempo. Poi, piano piano, aumentiamo le ore in cui lo lasciamo da solo.
Necessario, inoltre, è offrirgli sempre delle cose da fare in nostra assenza: qualche crocchetta da mangiare (non troppe), qualche giochino, acqua fresca, copertine e cuccette pronte per lui, posto per fare i bisogni. Mano a mano lui riuscirà a capire che nessuno vuole abbandonarlo, anzi! Se usciamo qualche ora è perché abbiamo degli impegni improrogabili.
Dobbiamo essere fiduciosi: lui è molto intelligente da capire le esigenze di tutti. Dopo qualche tempo, imparerà a non fare un grande caos in nostra assenza e a starsene calmo, senza infastidire nessuno dei vicini.
È anche importante insegnargli a non abbaiare di fronte alle persone sconosciute, oltre che a non porsi in modo “aggressivo“. Tuttavia, dobbiamo anche cercare di capire il suo atteggiamento: molte persone, quelle che si pongono in modo ostile nei suoi confronti, non lo trattano bene. Perché, dunque, lui dovrebbe farlo?
La cosa essenziale, allora, è proprio questa: è un’ottima soluzione insegnare al cane le buone maniere, ma è altrettanto necessario spiegare ai nostri “simpatici” vicini come rispettare noi e il nostro caro amico. Se tutti dessero fiducia alla situazione e si adagiassero nel rispetto reciproco, la convivenza potrebbe rendersi davvero molto più serena.