Insegnare al cane a rifiutare un’esca avvelenata: come fare, passo per passo
Insegnare al cane a rifiutare un'esca avvelenata è essenziale per salvargli la vita. Purtroppo i malintenzionati sono dietro l'angolo
Purtroppo per Fido i pericoli sono dietro l’angolo ed è importantissimo insegnare al cane a rifiutare un’esca avvelenata. Ne va della sua vita!
Le ragioni sono tante e tutte dettate da una crudeltà senza limiti. Spesso basta un vicino di casa arrabbiato perché magari non sopporta di sentirlo abbaiare.
Ma a utilizzare questi metodi disumani sono anche i ladri che vogliono entrare in casa e cercano in questo modo di evitare che il cane da guardia faccia il suo lavoro.
Dobbiamo ammetterlo, gli esseri umani sanno essere davvero cattivi e non tutti amano i cani, li considerano soltanto un fastidio e non si fanno il minimo scrupolo a fargli del male.
Per questo motivo dobbiamo insegnare al cane a rifiutare un’esca avvelenata per non fargli correre alcun rischio e salvargli la vita. Ma come si fa?
Insegnare al cane a rifiutare un’esca avvelenata: alcune regole base
Prima di insegnare al cane a rifiutare un’esca avvelenata dobbiamo adottare delle regole di vita essenziali per l’addestramento in tal senso.
La buona educazione di Fido deve iniziare sin da cucciolo all’interno delle mura domestiche e dobbiamo evitare tutte le cattive abitudini che potrebbero spingerlo ad accettare cibo dagli sconosciuti.
Innanzi tutto non dobbiamo mai dargli la pappa al di fuori dei pasti. Il cane deve avere degli orari ben precisi e deve imparare che si mangia soltanto a una certa ora quando il padroncino riempie la ciotola.
Anche quando gli diamo gli snack non devono mai essere fini a se stessi ma la risposta a un buon comportamento, un premio come diciamo di solito.
Un’altra cosa importante è dargli pappa a sufficienza per essere sazio perché se il cane è affamato accetta qualsiasi cosa gli venga messa sotto il muso, anche da un estraneo.
Il cane non si deve mai e poi mai abituare a ricevere cibo mentre pranziamo o ceniamo, deve capire che gli unici pasti da fare sono i suoi, niente di più.
E, soprattutto, dobbiamo impedire ad amici e ospiti di dargli da mangiare: Fido deve imparare a ricevere cibo soltanto dal suo padrone e nella sua ciotola.
Anche per questo motivo dobbiamo evitare di darglielo con le mani perché altrimenti si abitua a questo gesto e non lo vede come una minaccia neanche quando a farlo è uno sconosciuto.
Infine dobbiamo insegnare al cane a non mangiare il cibo che trova per terra quando facciamo la passeggiata. Anche lì il pericolo è dietro l’angolo perché non è raro che persone orribili lascino in giro polpette avvelenate o altre cose che potrebbero fargli male.
Soltanto con queste premesse possiamo insegnare al cane a rifiutare un’esca avvelenata. Capiamo bene quanto sia importante addestrare Fido nel modo giusto.
Come insegnare al cane a rifiutare un’esca avvelenata
Possiamo insegnare al cane a rifiutare un’esca avvelenata con diversi metodi ed esercizi che, se ripetuti nel tempo, risultano davvero molto efficaci.
Ma affinché l’addestramento vada a buon fine è necessario che Fido abbia almeno 8 mesi di età, che cioè sia in un momento della sua vita in cui l’apprendimento è più semplice e veloce.
Naturalmente non è un assioma ma solo un’età indicativa, tutto dipende anche dalla razza del cane e dalla sua capacità di apprendimento.
Ma in generale tutti i cuccioli di circa 8 mesi sono pronti per imparare tutto quel che c’è da sapere per vivere una vita sana e felice, ma soprattutto lontana dai pericoli.
Quel che occorre è ottenere la loro fiducia, trattarli con autorevolezza e mai con aggressività e, soprattutto, ripetere ogni esercizio tante e tante volte perché tendono a distrarsi facilmente.
L’addestratore ideale deve essere coerente, utilizzare un tono di voce calmo ma deciso con comandi chiari e precisi che il cucciolo possa riconoscere.
Primo metodo
Il primo esercizio per insegnare al cane a rifiutare un’esca avvelenata richiede la presenza di una terza persona.
Scegliamo qualcuno di cui ci fidiamo, che sappia trattare con i cani e che, soprattutto, il nostro Fido non abbia mai incontrato prima di quel momento.
Questo aiutante deve lanciare in direzione del nostro cane dei bocconi dal sapore sgradevole che quindi il cane non ingerisce ma sputa via.
Possiamo utilizzare diversi alimenti come la senape, dal sapore molto forte anche per noi umani, oppure del pepe, che in grandi quantità risulta parecchio fastidioso al palato.
In ogni caso si deve trattare di cibi con un brutto sapore ma che non facciano male al cane, perciò se non siamo sicuri affidiamoci ai consigli del veterinario.
Sempre con il parere del medico possiamo acquistare degli spray adatti ai cani che emanano un odore molto sgradevole per Fido.
Questo esercizio, ripetuto più volte, fa capire al cane che accettare cibo dagli sconosciuti o raccogliere esche da terra è qualcosa di estremamente brutto e spiacevole.
Secondo metodo
Il secondo metodo per insegnare al cane a rifiutare un’esca potenzialmente avvelenata non richiede l’aiuto di altre persone.
Basta utilizzare alcuni oggetti che in qualche modo infastidiscano il cane e lo dissuadano dall’accettare cibo al di fuori della propria ciotola.
Potremmo, ad esempio, legare l’esca a dei barattoli di latta vuoti in modo che quando Fido si avvicina per afferrarla sia infastidito dal rumore e la lasci per terra.
Oppure potremmo lanciare l’esca per terra e far scoppiare un palloncino ogni volta che il cane tenta di avvicinarsi per afferrarla. Anche in questo caso produrre un rumore forte e intenso lo distoglie dal mangiarla.
Potremmo elencare altri mille modi ma tutto dipende anche dagli strumenti che abbiamo a disposizione.
In ogni caso lo scopo dell’esercizio è associare all’esca un rumore che spaventi il cane in modo che capisca che raccogliere cibo da terra sia una cosa assolutamente negativa.
Come completare l’addestramento
Gli esercizi per insegnare al cane a rifiutare un’esca avvelenata sono molto semplici da realizzare ma da soli servono a poco.
Vanno ripetuti più volte e in maniera costante in modo che il cane inizi a comprendere che raccogliere cibo da terra è assolutamente sbagliato.
Ma a questo punto dobbiamo entrare in gioco noi padroncini associando a ogni esercizio dei comandi vocali che il cane deve imparare a seguire.
Ad esempio quando vediamo che Fido si avvicina all’esca per acciuffarla dobbiamo imporgli di fermarsi con comandi come “no”, “fermo”, “stop”.
L’importante è che siano parole brevi, semplici e pronunciate con fermezza in modo che il cane possa comprenderle e di volta in volta reagire fermandosi, appunto.
Questo addestramento è semplice da realizzare ma richiede molto tempo e tanta pazienza perciò non arrabbiamoci con Fido se le prime volte sbaglia e non ascolta i comandi.
I cani sono creature intelligenti ma ognuno di essi ha dei tempi di apprendimento diversi e personali che dobbiamo imparare a conoscere.
E poi non dimentichiamo che per loro è qualcosa di nuovo e che all’inizio non riescono a capire. Quel che dobbiamo fare è rassicurarli e farli sentire protetti, state certi che capiranno che quel che gli insegniamo è soltanto per il loro bene!
Ricordiamo, inoltre, che anche un cane ben addestrato può cadere “in tentazione”.
Perciò non abbassiamo mai la guardia quando lo portiamo a fare la passeggiata e facciamo molta attenzione quando si avvicina a qualsiasi oggetto per terra.