Insegnare al cane a farsi fare un prelievo: ecco come
Insegnare al cane a farsi fare un prelievo non è una scienza esatta, ma sin da cucciolo possiamo abituarlo a questo tipo di procedura. Ecco qualche dritta
Insegnare al cane a farsi fare un prelievo non è un’impresa facilissima e per diversi motivi. Vista la straordinarietà dell’evento non è una di quelle azioni a cui Fido è abituato, perciò in generale non la vive proprio bene. Non possiamo dargli torto, in fondo se ci pensiamo per un attimo anche per noi umani non è qualcosa di piacevole. Tuttavia abituarlo al contatto con il veterinario e ad essere maneggiato (anche con le siringhe) è utile, sia per i controlli di routine che per dei casi specifici in cui fare anche un semplice esame di sangue è determinante per raggiungere una diagnosi in caso di disturbi o malattie. Vediamo come possiamo insegnare al cane a farsi fare un prelievo senza traumi e in modo tranquillo.
Come si fa un prelievo di sangue al cane
Insegnare al nostro cane a farsi fare un prelievo dal veterinario senza scalciare o lanciarsi con morsi e graffi è importante per un duplice motivo. Innanzi tutto perché questa esperienza non deve essere traumatica per Fido né tanto meno per il medico, che rischia seriamente di farsi male. Ma soprattutto perché ogni movimento inconsulto del cane potrebbe danneggiarlo, portando ad esempio il veterinario a sbagliare nell’inserimento dell’ago o a spezzare inavvertitamente una vena. Il prelievo per i cani funziona praticamente come quello di noi bipedi, con l’unica differenza che noi non mordiamo il medico mentre lo pratica. Ecco dove sta il problema.
Ma come si fa il prelievo al cane? Dipende sostanzialmente da come si comporta Fido, cioè se è ben disposto nei confronti del veterinario e in generale a farsi maneggiare. In genere i veterinari prelevano il sangue dalla zampa, soprattutto da quelle anteriori dove i vasi sono ben visibili e inserire l’ago è più semplice. Quando il cane è buono e non si agita, il veterinario si limita a disinfettare la zona con un batuffolo di cotone imbevuto di alcol, tosare il pelo in modo tale che la vena sia ben visibile e, infine, applicare un laccio emostatico per concentrare meglio il sangue. Dopo questi passaggi semplicemente inserisce la siringa o l’ago a farfalla (cioè un piccolo ago attaccato ad un tubo sottile e flessibile) ed effettua il prelievo.
C’è anche l’opzione del prelievo dalla giugulare, una grossa vena che si trova nel collo. Non è la scelta primaria ma può tornare molto utile quando al veterinario occorrono grandi quantità di sangue. In questo caso l’operazione è ancor più complicata se Fido si agita e si muove in continuazione. E anche più pericolosa, considerato che da questa vena passano grandissime quantità di sangue e con una manovra sbagliata rischiamo che Fido stia molto male.
Insegnare al cane a farsi fare un prelievo: come fare
Quando un cane deve fare il prelievo di sangue c’è una cosa fondamentale e imprescindibile di cui tener conto: il veterinario deve maneggiarlo. L’operazione si può fare solo ed esclusivamente in clinica tra medici e infermieri perciò è ovvio che Fido dovrebbe essere abituato a frequentarli. Prima di infilare l’ago, il veterinario deve bloccargli la zampa in modo che non la muova, per non rischiare che non centri la vena e si faccia male. Se ciò accade dovrà ripetere la procedura e intanto Fido sarà sempre più agitato e poco incline a farsi mettere le mani addosso. Senza contare, poi, che rischiamo che il cane morda il veterinario sulle mani o nelle braccia. Cosa assolutamente da evitare.
In definitiva più che insegnare al cane a farsi fare un prelievo dobbiamo abituarlo sin da cucciolo ad avere a che fare con il veterinario. Questo è un passaggio di fondamentale importanza. L’unico modo per far sì che la visita (con o senza prelievo) ogni volta sia un momento traumatico, oltre che rischioso per la sua salute. In casi estremi il veterinario può procedere con la sedazione del cane ma, diciamolo, è molto meglio insegnare a Fido a stare buono in sua presenza e a farsi toccare senza opporre resistenza. Ma come possiamo fare?
Abituare il cane al veterinario sin da cucciolo
Fido dal veterinario deve stare tranquillo, senza agitarsi o fare scenate melodrammatiche in cui abbaia, cerca di scappare o prova a mordere il personale della clinica (padroncino incluso). Ma insegnargli a fidarsi del veterinario è un processo lungo e che deve iniziare sin da quando è cucciolo. Solo così da adulto non avrà problemi a farsi manipolare, anche per fare un prelievo di sangue.
Ponderiamo attentamente il nostro approccio alla situazione. Se il cucciolo ci vede arrabbiati, aggressivi e se lo rimproveriamo sgridandolo con violenza non vedrà mai la visita dal veterinario come qualcosa di positivo. In questo modo non facciamo altro che incoraggiare la sua reazione negativa e non gli infondiamo quel senso di sicurezza necessario per vivere l’esperienza dal veterinario come qualcosa di normale e tranquillo. Un modo facile per abituare il cucciolo è recarsi insieme a lui in clinica anche al di fuori del calendario delle visite. Così gli consentiamo di familiarizzare con un ambiente diverso dalla propria casa, ma che dovrà vedere spesso per via delle vaccinazioni o delle normali visite di routine. Al contempo questo gli permette di socializzare con il veterinario e con il personale della clinica, che non vedrà più come “nemici” da allontanare ma come amici che gli vogliono bene.
Giocare al veterinario: una soluzione efficace
Quale miglior modo per insegnare qualcosa al cucciolo di cane se non mediante il gioco? Anche in questo caso l’approccio ludico torna utilissimo per insegnare al cane a farsi fare un prelievo o anche semplicemente a farsi toccare dal veterinario. Con i cuccioli possiamo provare a rendere l’esperienza del veterinario un vero e proprio gioco. Possiamo abituarli già in casa a essere manipolati proprio come farebbe il medico in clinica, premiandoli con un biscottino e tante coccole quando si comportano bene. È come giocare al dottore, ma con il nostro quattrozampe!
In questo modo i cuccioli si abituano a essere posti su un ripiano o un tavolo e a essere toccati in determinate parti del corpo. Nel caso del prelievo di sangue torna utile abituarli ad avere la zampina bloccata, proprio come farebbe il veterinario per infilare l’ago nella vena. Da una prima esperienza positiva di questo tipo i cuccioli possono trarre grande giovamento. E quando li porteremo dal veterinario per il prelievo o la punturina, state certi che non si agiteranno e non tenteranno di scappare perché vedranno questa procedura come un gioco.