Incontinenza fecale nel cane: cause, sintomi e diagnosi
L'incontinenza fecale nel cane è davvero fastidiosa sia per Fido che per il proprietario. È importante capire la causa per trovare la cura migliore
L’incontinenza fecale nel cane ha sicuramente ripercussioni pratiche spiacevoli; ma la priorità deve essere quella di individuare le ragioni che portano a questa situazione per alleviare le sofferenze di Fido, e le nostre.
Può dipendere, infatti, da lesioni alla colonna vertebrale, alla coda e da patologie legate alle ghiandole perianali o gastro-intestinali. Alcune cause possono essere gravi e bisogna intervenire tempestivamente.
I principali sintomi
Se notiamo uno dei seguenti sintomi è bene andare dal veterinario per capire se siamo di fronte a un’incontinenza fecale nel cane e come intervenire. Attenzione qualora:
- Fido si trascinasse sul posteriore con le zampe anteriori (questa pratica si chiama scooting): può indicare problemi alle ghiandole anali;
- Defecasse in aree che normalmente non considera, casa compresa ovviamente;
- Presentasse gonfiore addominale;
- Perdita di sensibilità alla coda, con difficoltà di movimento e perdita di tono.
Dopo un’attenta visita obiettiva, lo specialista individuerà l’eventuale causa e, una volta fatta la diagnosi, potrà prescrivere la cura migliore per risolvere il problema.
Le possibili cause
Le motivazioni legate a questo tipo di patologie possono essere tante, conoscerle rappresenta un valido aiuto per arrivare a una diagnosi precisa e certa. Una prima causa potrebbe essere correlata a patologie che riducono la funzionalità rettale; lo sfintere, inoltre, potrebbe essere interrotto o i nervi essere danneggiati. Malattie del midollo spinale o di natura neurologica potrebbero avere come conseguenza l’incapacità di controllare l’atto di defecare.
Attenzione a infezioni o ascessi delle sacche anali, a fistole perianali; a eventuali danni muscolari oppure alla presenza di parassiti e/o vermi intestinali. Anche una dieta scorretta o l’assunzione di determinati farmaci possono incidere.
Tutti gli esemplari possono essere colpiti, c’è però un rischio maggiore in quelli avanti con l’età. Teniamo presente che anche una malattia gastrointestinale di qualsiasi tipo può aumentare lo stimolo a defecare: spesso è causa di perdita di peso, vomito, spasmi del diaframma urogenitale e desiderio di evacuazione dell’intestino o della vescica.
La diagnosi
Se notiamo uno o più dei sintomi descritti, portiamo il nostro amico a quattro zampe dal veterinario per una visita di controllo. Più saremo in grado di dare un’anamnesi dettagliata, più lo specialista avrà elementi per individuare la diagnosi corretta.
Verranno fatti gli esami del sangue completi, con emocromo ed esami delle urine e delle feci. In mancanza di prove organiche a supporto dell’incontinenza fecale nel cane, potrebbe trattarsi di un disturbo comportamentale.
La cura
La dieta è la prima cosa da modificare in casi come questi, gli orari di pranzo e cena dovranno essere regolari. Per aiutare le feci a scendere lungo il colon, il veterinario potrebbe optare per dei clisteri di acqua calda.
Nel caso in cui questo disturbo dovesse diventare difficile da gestire, i pannolini fossero mal sopportati e ce ne fosse l’opportunità, si potrebbe valutare l’ipotesi di far vivere il cane in giardino (ovviamente in condizioni di protezione e benessere psicofisico). Alcuni pazienti con anomalie rettali traggono beneficio dalla ricostruzione chirurgica. Se invece si tratta di un problema psicologico, consultare un etologo esperto potrebbe essere la soluzione.
La decisione di iniziare una terapia farmacologica dipende dalla causa dell’incontinenza. Per una gestione che non condizioni troppo la vita di bipedi e quadrupedi, il veterinario potrebbe dare validi consigli. Delle visite periodiche sono raccomandate nel caso di problemi neurologici.