In Tennessee hanno trovato un metodo davvero efficace per multare i proprietari che non raccolgono le feci dei loro cani

Grazie ad un test del DNA eseguito in laboratorio sulle feci le autorità riescono a risalire al cane e di conseguenza a multare il suo padrone

Quando adottiamo un cane, decidiamo di prederci cura di lui e di assumerci tutte le responsabilità che questa scelta comporta. Una tra queste responsabilità è, o almeno dovrebbe essere, fare in modo che quello che fa il nostro cane non sia di ostacolo per nessuno. Proprio a tale proposito, non possiamo non notare quanto difficile sia, per alcuni proprietari, rispettare l’obbligo di raccogliere le feci del nostro cane per strada. Oggi, vi parliamo di come stanno fronteggiando questo problema in Tennessee, dove hanno elaborato un metodo particolarmente efficace.

Ragazza cammina con due cani
Pixabay

In questo Stato, se un escremento è rimasto per strada, prima di toglierlo di mezzo, le autorità lo prelevano e lo portano in laboratorio. Vi starete chiedendo quale sia l’utilità di far analizzare le feci di un cane lasciate per strada. Le analisi che vengono svolte hanno uno scopo ben preciso: estrarre il DNA dell’animale.

Qui, però, verrebbe spontanea un altra domanda: che utilizzo si fa del DNA di un animale se non c’è un registro in cui è inserito? Come si fa ad eseguire un riscontro senza un parametro di riferimento? In realtà, non c’è un registro, ma un vero e proprio database in cui sono inseriti moltissimi quattrozampe. Vi basti sapere che sempre più complessi di appartamenti, condomini o case a schiera richiedono ai residenti il DNA dei loro quattrozampe per farli vivere lì.

Passiamo, però, ai dati. Il laboratorio PooPrints che collabora con le autorità, esegue fino a 18.000 campioni al mese. Finora sono state emesse multe per oltre 65 milioni di dollari.

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Cane è fermo nel prato
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In questa sede è opportuno ricordare che anche in Italia non raccogliere gli escrementi del proprio quattrozampe è un comportamento passibile di multa da 103 a 1000 euro. Inoltre, è bene ricordare anche che i nostri cani potrebbero anche incorrere in alcune malattie dopo essere entrati in contatto con gli escrementi di altri cani.

Cosa ne pensate del metodo elaborato dal Tennessee? Sarebbe bene adottarlo anche in Italia? Fatecelo sapere nei commenti!

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