Cane scopre per la prima volta la sabbia: il padrone filma tutto – VIDEO
Il video del cane che scopre per la prima volta la sabbia mostra lo stupore e la voglia di esplorare di un 'batuffolo' curioso. Da vedere fino alla fine!
Il video del cane che scopre per la prima volta la sabbia è davvero dolcissimo. Indifeso, stupito, come un ‘pesce fuor d’acqua’ – giusto per restare in tema – annusa ovunque.
Periodicamente guarda il padrone, intento a riprenderlo con il cellulare per non perdere questo momento unico ed emozionante. Cerca la sua presenza accanto a sé, la sua approvazione e – con gli occhi – gli chiede se va tutto bene.
Lo stupore dolce di Fido
La musica di sottofondo, qualora ce ne fosse bisogno, aiuta a creare l’atmosfera coerente con il momento: con quello che ha provato il compagno di avventure bipede insieme al suo amico a quattro zampe.
Anche se fuori campo, i movimenti e le riprese lasciano intravedere la sorpresa e la felicità provata dall’uomo (o la donna) che osserva il cucciolo come fosse un bimbo impaurito. Un filmato, questo, carico di significato e di intensità.
La sabbia sotto le zampe
I sensi di Fido sono molto sviluppati, soprattutto a confronto con quelli dell’essere umano. L’olfatto e l’udito sono al pari di superpoteri. Non a caso il nostro amico a quattro zampe annusa tutto: gli serve per reperire informazioni utili su persone appena incontrate, sull’ambiente circostante e la presenza (pacifica od ostile) dei suoi simili.
Il cane molecolare, poi, aiuta a ritrovare i dispersi dopo un crollo o un terremoto (a tal proposito potrebbe essere interessante saperne di più sul fatto che i cani possano o meno sentire i terremoti prima). E anche il protagonista odora la sabbia, si gode la nuova sensazione sotto le zampe e cerca di decodificare ogni elemento, ogni input.
Il legame con l’uomo
Il video del cane che scopre per la prima volta la sabbia mostra come il protagonista con pelo (sporco) e coda sia condizionato dal suo amico bipede. La sua presenza lo rassicura, ecco perché lo cerca periodicamente, e lo aiuta a capire se ci sono pericoli o meno.
Il rapporto quasi simbiotico, a volte, con l’uomo è frutto dell’evoluzione. Un’evoluzione durante la quale le distanze si sono accorciate sempre di più fino a essere quasi nulle. Persino la differenza di linguaggio, ormai, è compensata dall’intesa che vivere assieme crea.