Il tuo cane è un bullo? Come puoi capirlo
Se il tuo cane è un bullo bisogna capire perché. A ogni comportamento corrisponde una ragione e, quando c'è un malessere, si deve intervenire
Il tuo cane è un bullo? Prima di intervenire con una corretta socializzazione, anche per evitare che possano esserci delle conseguenze spiacevoli ai danni di terzi, dobbiamo indagare e capire cosa lo spinge a comportarsi in maniera così aggressiva e prepotente.
Se il nostro adorato Fido viene dalla strada o da un box un metro per un metro del canile, potrebbe aver subito dei traumi tali da farlo stare perennemente sulla difensiva. Soprattutto se siamo alla prima esperienza, affidiamoci a professionisti del settore ed esperti in etologia canina.
Il mio cane mi odia
Se il tuo cane è un bullo, un po’ come succede a noi umani, non vuol dire che ci odia, ma che probabilmente ha paura e non sa come socializzare nel modo corretto. Perché nessuno glielo ha insegnato oppure perché ne ha passate talmente tante da non essere più in grado di andare oltre i suoi timori e di fidarsi. Il nostro compito è quello di fargli capire che non tutti i bipedi sono cattivi e pericolosi e che di noi può fidarsi.
Ancora peggio, visto che a interagire sono due esemplari dall’istinto prevalente, è quando a essere oggetto di aggressività è un altro amico a quattro zampe, magari al parco sotto casa. In questo frangente, l’attenzione deve essere maggiore e bisogna prevenire eventuali spiacevoli imprevisti. A tal proposito, potrebbe tornare utile saperne di più sull’assicurazione a copertura dei cani.
Quando il cane è offeso
Un cane alfa è quello che, apparentemente, si comporta in maniera invadente e dominante. Ignorarlo e liquidare la questione con questa categorizzazione potrebbe rivelarsi un errore dalle conseguenze importanti e che incidono su terzi ai quali dobbiamo rendere conto e ragione.
Il ‘capobranco’, qualora si vivesse allo stato brado e ci fosse una gerarchia, è colui che agisce in maniera sicura in mezzo ad alti esemplari che competono per avere un briciolo di attenzione o se ne restano in disparte con aria sommessa. Ma c’è differenza tra il prepotente e l’alfa: l’ultimo non sente la necessità di fare colpo su nessuno, perché è sicuro di chi è e non ha bisogno dell’approvazione altrui, che possa arrivare da bipedi o quadrupedi poco importa.
Il tuo cane è un bullo quando non riesce a trovare il proprio posto nella gerarchia sociale, che non sa come muoversi e manda dei segnali errati e confusi. A tal proposito, in questo frangente ma in generale, fondamentale è sapere interpretare il linguaggio del cane.
Cane indifferente al padrone
Dobbiamo imparare a riconoscere il carattere, e i disagi, del nostro amico a quattro zampe. Se il nostro adorato Fido abbaia in maniera persistente, ha uno stile di gioco assertivo, vuole avere il controllo in molteplici situazioni (a letto, durante il pranzo e la cena e quando ci si diverte), e non riesce a mantenere la concentrazione i segnali ci sono tutti.
Se abbiamo difficoltà di gestione della nostra piccola palla di pelo, prima che passi troppo tempo e rimediare diventi sempre più difficile, chiamiamo il nostro veterinario di fiducia – che conosce anche eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza – e facciamo in modo che ci dia il suo parere qualificato. In questi casi più che in altri, è indispensabile una descrizione della situazione il più possibile dettagliata da parte nostra.
Quando il cane è offeso
Se il tuo cane è un bullo, spesso e volentieri, la questione ha a che fare con la risposta che riceve da altri cani prepotenti. Infatti, se due esemplari assertivi interagiscono fra loro il risultato può essere parecchio feroce. A tal proposito, potrebbe essere interessante saperne di più su ormoni e aggressività canina.
Un cane prepotente non è in grado di socializzare con il prossimo e trasmette disagio. Sapere capire la differenza tra questo stato d’animo e il divertimento è indispensabile per capire quando è il caso di intervenire e quando non è necessario, anzi un’intromissione inopportuna, non richiesta e che mina degli equilibri virtuosi.
Come capire se il cane ci sente, ci obbedisce
Il malessere e i problemi di comportamento purtroppo sono universali, democratici, possono coinvolgere qualsiasi esemplare e a qualsiasi età. C’è da puntualizzare, però, che ci sono degli amici a quattro zampe che hanno un’attitudine particolare alla prepotenza e che sono difficili da gestire, con un comportamento borderline. In questo caso si parla di razze che hanno bisogno di padroni esperti.
Al di là dell’indole e della predisposizione genetica a determinati temperamenti, nessun cane nasce cattivo o ha il destino segnato. Se il tuo cane è un bullo, molto probabilmente, ha vissuto delle esperienze tali da essere condizionato così profondamente e intimamente. I cani da combattimento, per esempio, vengono addestrati e maltrattati a tal punto da conoscere solo la violenza e da credere che debbano passare la vita a difendersi per rimanere in vita.
Adottare un cane traumatizzato, quindi, implica non sottovalutare il fatto che con lui ci voglia un po’ più di pazienza. Tutti i nostri forzi, però, verranno ricompensati quando si fiderà di noi e ci dimostrerà gratitudine eterna per l’amore finalmente ricevuto.
Debby McMullen, addestratrice specializzata in casi problematici, sottolinea: “Qualsiasi cane, di qualsiasi razza può essere un bullo. I cuccioli che sono molto esuberanti e che hanno difficoltà ad apprendere l’autocontrollo devono essere sottoposti ad addestramento precoce”. L’aggressività, però, non è sinonimo di bullismo. Ci sono dei bulli che in situazioni di comfort sono perfettamente in grado di comportarsi correttamente.
Le cause del bullismo
Il tuo cane è un bullo per le esperienze che ha vissuto tra le prime tre settimane di vita e un anno. Si tratta, infatti, di un periodo delicato e formativo per la psiche del nostro amico a quattro zampe. A dargli le nozioni comportamentali base è la mamma durante l’allattamento. Fondamentale è anche la relazione con il resto della cucciolata. Uno svezzamento precoce, infatti, è motivo di disagio. Ed è per questo che le balie umane devono sapere come intervenire per sopperire alla mancanza di figure determinanti per garantire l’equilibrio psicofisico di Fido.
Anche l’eccessiva stimolazione può scatenare atti di bullismo. L’eccitazione fuori controllo e travolgente può diventare un’arma a doppio taglio. L’esemplare in questione comincia a ignorare i segnali che mandano gli atri cani e interagisce con loro (ma anche con noi) in maniera inappropriata.
Possibili rimedi
Se il tuo cane è un bullo, in sostanza, si diverte a molestare i cani più timidi e non è consapevole degli effetti che provoca e che sta mettendo in atto un comportamento sbagliato. Il punto cruciale, però, è che chi subisce può reagire in maniera violenta e incontrollata. Fermare un combattimento fra cani non è un’impresa semplice e le conseguenze possono essere anche letali.
Oltre a corsi di addestramento per cuccioli che siano mirati, prima di aver risolto il problema, selezioniamo le frequentazioni del nostro amico a quattro zampe. L’ambiente in cui avvengono gli incontri deve essere facilmente controllabile ed è bene programmare gli ‘appuntamenti’. Per qualsiasi dubbio o incertezza chiediamo il parere del veterinario di fiducia e non improvvisiamo se non sappiamo quali possano essere gli effetti sugli attori in gioco.
Teniamo bene a mente che il nostro amato Fido potrebbe non essere mai in grado di correre libero al parco, giocando con qualsiasi simile gli capiti di incontrare. Tuttavia, tramite , tramite un lavoro costante e il meccanismo che sta alla base del rinforzo positivo, si può raggiungere un equilibrio.