Il povero cucciolo di cane si è seduto in preda al dolore: nessuno gli si avvicinava, viste le sue condizioni – Video
La disperazione percepibile negli occhi del Fido non era abbastanza da convincere i soccorritori a tendergli la mano
Il povero cucciolo di cane se ne stava inerme in strada. Seduto, nessuno aveva l’ardire di avvicinarsi, nonostante il forte senso di sofferenza espresso dai suoi grandi occhi. Ma il mondo è ancora composto da persone compassionevoli. Appena hanno saputo di lui, dei soccorritori sono intervenuti appena ne hanno avuto l’opportunità. Il dolore del Fido era se lo sentissero pure loro: lo sguardo straziante valeva più di mille parole. Con tutta la delicatezza del mondo, i dolci aiutanti lo hanno trasferito in una clinica veterinaria. Da soli sarebbe, infatti, stato impossibile tracciare un’accurata diagnosi.
Solo il parere di un esperto, dotato di ogni requisito del caso, avrebbe saputo definire la causa del malessere e fissare un piano d’azione. Nella zona della schiena e dell’addome era pressoché privo di peli, qualcosa di contronatura. Di teorie i buoni samaritani ne avevano, perciò attendevano frementi l’esito derivante da esami del sangue, radiografia e test biochimici. Ebbene, la causa era una forma grave di dermatite, rimasta trascurata da tanto, troppo tempo.
Assistito dai migliori collaboratori, il dottore lo ha, allora, sottoposto a un intervento chirurgico, così da rimuovere la ferita. Fortunatamente, il lavoro è filato liscio come l’olio, al che si è passati alla fase numero due del piano. Per combattere la malattia e l’infezione, al quadrupede hanno somministrato dei farmaci specifici. Passati un paio di giorni, i responsabili della struttura lo hanno dimesso, una volta definito fuori pericolo. La ferita addominale comincia ad asciugarsi e a restringersi.
Lasciandola aperta guarirà in modo più veloce, a patto di applicare i giusti prodotti. Il filmato, condiviso da Lucky Dogs su YouTube (cliccate sul pulsante play del riproduttore per vederlo), giunge qui al termine. I volontari rimasti accanto al piccolo dall’inizio, senza mai perderlo di vista, hanno constatato subito un animo puro. Le difficoltà della vita di strada lo avrebbero potuto cambiare, rendendolo aggressivo per difendersi. Invece, forse avendo capito di essersi imbattuto in brave persone, ha mantenuto la calma: un tesoro da salvaguardare.