Il cucciolo viene salvato fra le macerie da un fotografo coraggioso
La Siria è ormai da anni un posto dove la vita umana (e non solo) risulta impossibile. Ogni giorno potrebbe essere l’ultimo, a causa delle varie guerre che si succedono l’una dopo l’altra; questo vale per le persone ma anche per gli animali, come ad esempio i cani.
La guerra ha spazzato via crudelmente mote vite innocenti, fra cui quelle di molti cani. Chi ancora oggi sopravvive ha dinnanzi a sé un futuro incerto, questa era la situazione qualche mese fa per il protagonista della nostra storia, Bobe.
Bobe è un cucciolo che ha vissuto ciò che nessuno dovrebbe mai vivere, la scomparsa della propria madre. Ciò è avvenuto in seguito ad una esplosione che ha travolto la povera figura materna; Bobe, incredulo, è rimasto per ore vicino al corpo della madre.
I suoi lamenti non sono rimasti inascoltati, infatti un fotografo di guerra, Fared Alhor si accorse di lui e rimase scioccato dalla tristezza dell’accaduto. Fared non poteva rimanere impassibile difronte alla disperazione di Bobe, così lo salvò.
Fared prese il cucciolo e lo portò ad una trentina di chilometri a sud, raggiungendo Aleppo. Una volta arrivati in una zona sicura della città Fared affidò il cucciolo per delle cure ad una clinica veterinaria gestita da Mohammad Alaa Al-Jaleel.
Mohammad gestisce una bellissima e mota organizzazione lodata in tutto il mondo per l’attività benefica in zona di guerra. Bobe non poteva trovarsi in un posto migliore di quello.
Dopo pochi giorni di cure il cucciolo ritornò fra le braccia di Fared che prese un’altra importante decisione, adottò definitivamente il piccolo.
Il fotografo voleva regalare a Bobe un futuro certo, fatto di sicurezze e felicità. La guerra e la scomparsa della madre dovevano essere solamente che un lontano ricordo.
Nonostante Fared abbia qualche problema a livello economico, col tempo è riuscito a costruire una piccola ed accogliente cuccia. L’unica cosa che l’uomo ha in testa è donare tutto l’amore possibile ad un cane più forte di un destino crudele.