Il cane tremante e magrissimo vagava nel parco, finché non è arrivato qualcuno per lui
Da mesi proseguiva l'agonia e i suoi occhioni esprimevano un'enorme tristezza
Al Celebration Park a Federal Way, Washington, alcuni volontari hanno salvato un cane tremante e magrissimo. Suscitava una compassione infinita. Mentre i passanti andavano avanti con le loro vite, il piccolo manifestava un’enorme sofferenza. Anche senza vederlo coi propri occhi, è piuttosto semplice ricostruirne il passato. Purtroppo, l’infelice cliché si ripete spesso, troppo spesso.
Nessuno meriterebbe un trattamento simile, specie gli animali domestici. Con la loro costante fiducia nei confronti dell’uomo e la purezza, rappresentano un meraviglioso esempio di virtù morale. Non hanno secondi fini, bensì si legano davvero alle persone.
Indipendentemente da chiunque sia il loro padrone, lo guardano con occhi di ammirazione. Sacrificherebbero il proprio benessere pur di garantirsene la felicità e le sopravvivenza. Eppure, nonostante le infinite doti, talvolta vanno incontro a brutte sorprese.
In questo caso siamo in presenza di un Pitbull di 3 anni, poi chiamato Ari. In occasione del ritrovamento, riportava ferite profonde e sanguinanti. Nello specifico, una zampa era parecchio malmessa. In totale il cane tremante e magrissimo pesava appena 30 libbre, cioè 14 chili, ovvero la metà del valore ideale per un esemplare del genere, in rapporto sia all’età sia alla razza.
Durante i soccorsi si trovava sdraiato proprio accanto al sentiero, riferisce Shannice Johnson, membro della comunità Humane Society for Tacoma & Pierce Country dove attualmente sta ricevendo cure. Era molto magro e faticava a camminare. Riusciva a malapena a sollevare la testa. Lasciarlo lì sarebbe equivalso a condurlo verso una fine prematura, dargli il colpo di grazia finale.
Di conseguenza, lo hanno condotto al rifugio, dove Ari è arrivato esausto e infreddolito, a causa della mancanza di grasso corporeo e dell’atrofia muscolare. Il personale veterinario del centro ha cominciato a disinfettare le ferite e a fasciarle, così da impedire delle infezioni.
Jennifer Bennett, capo della squadra di medici, lo definisce uno dei casi peggiori a cui abbai mai assistito. È rimasto in tali condizioni per troppo tempo. Servono settimane o mesi di abbandono prima di giungere a una situazione del genere. Sotto le cure dello staff, Ari avrà modo di riscattarsi e di essere finalmente felice.