Il cane sa baciare, come rendersene conto e apprezzarlo
Conoscere il linguaggio del corpo di Fido ci apre porte sorprendenti. Il cane sa baciare ed è dolcissimo, basta essere in grado di riconoscerlo
Il cane sa baciare e o si ama o si odia. Quella sensazione calda e umida della lingua che si poggia sul nostro viso oppure sulla nostra mano non è per tutti. Anche da questo dipende il grado di attaccamento al migliore amico dell’uomo. La maggior parte dei cinofili, infatti, ama il contatto con il proprio compagno di avventure; mentre altri instaurano un legame meno confidenziale, se così vogliamo chiamarlo.
Molti amanti degli animali danno un significato speciale a un approccio affettuoso da parte dei quadrupedi, lo ricercano e lo apprezzano. Tanto fa il tipo di interpretazione: se la leccata è sinonimo di bacio, perché non amarla? Ma è davvero così, o tendiamo – come spesso accade – ad antropomorfizzare troppo? Scopriamolo insieme.
Perché Fido lecca?
Il cane sa baciare oppure è una nostra credenza? Sapere perché il cane lecca ci aiuta a comprendere al meglio il linguaggio del corpo di Fido e ad avere un rapporto consapevole con lui. Esistono infatti molteplici ragioni per cui il nostro amico a quattro zampe decide di leccare mani, piedi, facce e altre superfici. Più ne conosciamo, più saremo in grado di avere un approccio rispettoso della sua natura.
Non solo affetto, ma anche il tentativo di reperire informazioni oppure, ancora, il segnale di un disagio ossessivo-compulsivo. Ecco allora che, se abbiamo dubbi o incertezze, è bene rivolgersi al proprio veterinario di fiducia. Soltanto lui, con la sua esperienza e la conoscenza di Fido, dei suoi pregressi clinici e delle caratteristiche di razza, ci saprà dare una risposta esaustiva e corrispondente al vero.
L’olfatto, un senso molto sviluppato
L’olfatto del cane è molto famoso, le sue capacità proverbiali e utilizzate in molti contesti anche dall’uomo che, in tal senso, è inferiore. Basti pensare ai segugi durante le battute di caccia o ai cani molecolari, che aiutano noi bipedi nelle operazioni di ricerca delle persone scomparse a seguito di una valanga, di un terremoto o di qualsiasi altra calamità naturale.
Senza volerci spostare troppo dal contesto casalingo e quotidiano, se indossiamo un profumato o torniamo a casa particolarmente sudati, Fido potrebbe decidere di leccare perché apprezza il sapore. In questo caso il cane allora sa baciare ma non per affetto. Anche se abbiamo le mani sporche di cibo il suo approccio potrebbe essere un filino interessato e condizionato.
Quando preoccuparsi
Nella maggior parte dei casi, i cosiddetti baci non sono per nulla preoccupanti, ma ci sono dei contesti in cui una corretta interpretazione è auspicabile per non correre rischi inutili e di una certa entità. Stiamo parlando della salvaguardia della salute del nostro amico a quattro zampe, una nostra precisa priorità.
Infatti, se notiamo che questo comportamento viene adottato con una certa frequenza, quasi ossessiva compulsiva, potrebbe non stare per nulla bene. L’intervento dello specialista, allora, deve avvenire nel più breve tempo possibile. Niente fai da te e sottovalutazione del problema: meglio una visita in più ed essere rassicurati che trascurare i sintomi di un malessere.
Affetto o qualcos’altro?
Purtroppo non è sempre facile avere risposte certe quando si tratta dei nostri amici a quattro zampe. Se il cane sa baciare o meno dipende dalle sue intenzioni che sono difficili da conoscere, visto il gap comunicativo inevitabile tra due specie così diverse fra loro. In questo senso, può essere determinante osservare il contesto e i dettagli.
Se l’approccio è spontaneo è un conto, se viene in qualche modo forzato da noi bipedi ha un altro significato. Non è detto, in quest’ultimo caso, che Fido agisca per affetto ovviamente. Meglio richiederlo un approccio, attraverso un invito magari, così da lasciare intatta la volontà del nostro interlocutore a quattro zampe. Si avrà un rapporto certamente più autentico.
Questione di sicurezza
Dato che si sta parlando comunque di animali con un forte istinto di protezione e con una dose non indifferente di imprevedibilità, teniamo un comportamento che tenga conto della propria sicurezza. Non è mai consigliabile avvicinare il proprio volto al muso di Fido, soprattutto se sta mangiando o è impegnato in un’attività importante per lui. La nostra ‘invasione di campo’ potrebbe essere interpretata nella maniera sbagliata.
Sempre meglio fare in modo che il contatto avvenga quando siamo sicuri che a volerlo siano entrambe le parti in gioco. Se il nostro amico a quattro zampe ci fa capire che non è il momento ideale, rispettiamolo e non insistiamo.
Quando i ‘baci’ sono troppi
Di contro, il cane che sa baciare potrebbe rivelarsi un po’ troppo invadente, un pizzico eccessivo. Ecco allora che anche il nostro stato d’animo va rispettato e Fido lo deve capire. Il modo in cui interagisce con il mondo dipende dal suo grado di socializzazione, una fase molto importante e delicata che è meglio inizi già dalle prime settimane di vita. A tal proposito, può tornare utile valutare di iscriverlo a un corso di addestramento per cuccioli.
Inoltre, vale la pena ricordare che un comportamento particolarmente invadente potrebbe nascondere dei malesseri. Il nostro amico a quattro zampe potrebbe essere stressato o essere vittima di un episodio di ansia. Scoprirlo, senza sottovalutare il segnale, è auspicabile che avvenga nel più breve tempo possibile. Affidiamoci all’ausilio del veterinario di fiducia che, nei casi più gravi, ci suggerirà di rivolgerci a un etologo esperto in comportamenti canini.
In definitiva, il contesto e i particolari sono sempre la chiave per decodificare correttamente lo stato emotivo del nostro amico a quattro zampe. Più tempo passiamo insieme a lui, imparando a interpretare il suo linguaggio, più armi avremo per capire quando sta male e necessita del nostro aiuto/intervento.
La prevenzione e la tempestività, spesso e volentieri, fanno la differenza e possono avere un peso specifico nella risoluzione del problema che affligge la nostra piccola palla di pelo. Questo vale sia per i disturbi di natura fisica che per quelli comportamentali, entrambi meritano lo stesso grado di attenzione, anche perché non è raro che si scopra essere correlati l’uno con l’altro. In sostanza, prendiamoci cura del nostro amico a quattro zampe e riceveremo un sacco di baci extra ma per nulla nocivi (né per noi, né per lui).