Il cane rifiuta i cuccioli: perché lo fa e cosa serve sapere
Non tutti i cuccioli purtroppo vengono accettati; ecco tutte le motivazioni per il quale il cane rifiuta i cuccioli e cosa si potrebbe fare
Moltissimi hanno la possibilità e la fortuna di condividere la propria vita con più cani; se aveste deciso di fare accoppiare la vostra cagnolina e questa avesse partorito più cuccioli, è possibile che i nuovi arrivati non vengano accettati. Ecco quindi perché il cane rifiuta i cuccioli e cosa è possibile fare per evitare questo atteggiamento. La maternità non è sempre facile e per una cagnolina può essere molto stressante dover imparare a diventare madre e a convivere con i nuovi arrivati e con le attenzioni degli umani che sono tutte concentrate sui piccoli.
Motivazioni
Tra le ragioni principali che spiegherebbero il perché il cane rifiuta i cuccioli rientra la volontà di non essere violenti. Molto spesso infatti le neo mamme tendono ad uccidere i propri cuccioli a causa dello stress post parto. Inoltre è possibile che la mamma sia un cane stressato a causa di tutte le attenzioni che richiedono i cuccioli. Esistono però altre cause che spiegherebbero questo comportamento:
- I cuccioli hanno subito delle operazioni chirurgiche e i segni di tale operazione possono far intuire alla madre che i cuccioli in realtà non stanno bene, che sono malformati e che quindi non sono in grado di sopravvivere. Tutte le cagnoline che hanno partorito un cucciolo malato, percepiscono prima dell’uomo, le difficoltà del cucciolo e proprio per queste difficoltà tendono ad ucciderlo;
- La madre non riconosce l’odore dei cuccioli e proprio per questo non li crederà suoi e li respingerà. È infatti consigliabile, soprattutto durante le primissime settimane di vita del nuovo arrivato, non lavarlo per evitare che il reale odore possa essere nascosto da quelli dei prodotti per il lavaggio canino. Il fiuto è il senso più sviluppato nei cani e le madri lo usano anche per riconoscere i propri figli. Nel caso in cui l’odore dei cuccioli non fosse uguale a quello della madre, è logico, nella loro natura, ucciderli;
- La madre potrebbe essere allergica al latte che ella stessa produce; è possibile infatti che la cagnolina sia allergica al latte e che le mammelle possano gonfiarsi e arrossarsi a causa di questa allergia. La cagnolina in questi casi, non riesce fisicamente ad allattare i cuccioli per via del dolore alle mammelle ed è possibile che, per questo, il cane rifiuta i cuccioli;
- La cagnolina può essere infastidita dal comportamento dei cuccioli
Queste rientrano tra le cause principali del perché il cane rifiuta i cuccioli. È quindi necessario lasciare che la neo mamma si comporti in maniera del tutto naturale e che voi non scombussoliate la loro normale routine.
Cosa è necessario fare
Purtroppo non ci sono delle risposte precise a questa domanda. L’origine di tale comportamento risiede in diverse motivazioni; se vedete però che la madre allontana i cuccioli in posti non sicuri è necessario dividerli, in modo tale che la madre alla fine non compia l’estremo gesto. Successivamente è necessario chiamare il veterinario per farvi consigliare come alimentare i cuccioli, visto che necessitano di essere correttamente nutriti.
Infine è preferibile che abbiate l’ausilio di un comportamentista che cercherà di comprendere il problema della madre e dell’interno nucleo familiare canino, in modo tale da riuscire a trovare tempestivamente una soluzione.
Purtroppo capita molto spesso che il cane rifiuti i cuccioli; questo tuttavia non è solo circoscritto alla mamma che ha avuto i cuccioli. È possibile notare questo atteggiamento anche nel caso in cui aveste preso un secondo cane e il primo fosse geloso o indispettito dalla presenza del nuovo arrivato.
Anche in questo caso è necessario chiedere il parere del comportamentista che studierà le dinamiche che intercorrono tra i due cani e cercherà di risolvere i problemi tra i due. Per qualsiasi altra informazione in merito, è necessario avvalervi del parere del vostro veterinario e del comportamentista; è indispensabile lavorare con loro per cercare di evitare che questo atteggiamento possa trasformarsi in qualcosa di irrimediabile.