Il cane randagio malato rifiutava qualsiasi aiuto, finché non è accaduto tutto questo – Video
Respingeva qualsiasi forma di supporto: aveva smarrito da tempo la speranza nelle persone
Quando un cane randagio malato rifiuta l’aiuto degli esseri umani, allora è stato al 99% grave vittima di maltrattamenti. Non occorre essere degli esperti nel comportamento degli animali per giungere a tale conclusione. I momenti bui avevano contraddistinto la prima parte di vita del quadrupede ritratto nel filmato.
Diffidava delle persone la povera creatura smarrita. Negli occhi era possibile scorgerne il terrore e la delusione, figlia degli incontri avuti in precedenza. Aveva così tanto amore da dare, ignorato, però, da individui meschini, incapaci di provare compassione. Anzi, erano loro stessi la
causa del dolore.
Gravemente ferito, con la pelle in pessimo stato ed emanante un cattivo odore, il Fido rifiutava di mettere qualcosa sotto i denti. E se conteneva qualche sostanza nociva? In base alle esperienze traumatiche affrontate, il cane randagio malato dubitava delle buone intenzioni degli sconosciuti.
Pensava celassero un trabocchetto, nocivo o addirittura letale. Piuttosto sarebbe andato avanti a digiunare, anziché rimettersi al volere di emeriti estranei. Non appena hanno provato a toccarlo, lui ha risposto in forte stato di allerta. Con parole dolci gli aiutanti hanno continuato a richiamarlo: desideravano conquistarne le fiducia, consapevoli della gravità della situazione. Mentre uno degli operatori provava ad avvicinarlo, il “batuffolo di pelo” gli ha abbaiato contro irritato. Lo avvertiva di stare a debita distanza.
Capito che non c’era verso di smuoverlo dalle sue posizioni, i volontari hanno posto una bacinella d’acqua in una gabbia e il Fido è infine entrato. Dopo averlo catturato con successo, lo hanno trasferito in una clinica veterinaria. Sottoposto a esami approfonditi, il medico ha rilevato una seria malattia della pelle: il trattamento sarebbe stato lungo. Per iniziarlo il personale medico gli ha tosato il pelo e sono spuntate delle ulteriori ferite.
Mentre il triste paziente esprimeva aggressività (per questo gli hanno messo una museruola), lo hanno sottoposto a un bel bagnetto prima e ad alcune iniezioni poi. Portato in un posto sicuro, il buon samaritano rimastogli accanto per tutto il tempo ha eseguito le procedure raccomandate dal dottore in maniera regolare.
Purtroppo, ha avuto una ricaduta, da qui il ricovero nella struttura sanitaria. Il timore di dirgli addio era forte, spazzato via man mano, dove il Fido ha compiuto dei passi da gigante. In un paio di settimane la paura estrema nei confronti dell’uomo è venuta meno e la pelle appare in condizioni migliori.