Il cane può avere delle dipendenze? Da cosa e come poterlo capire
Il cane può avere delle dipendenze? Cerchiamo di rispondere a questa domanda, analizzando il comportamento del nostro piccolo amico a 4 zampe.
Cosa sappiamo sul comportamento del nostro migliore amico a 4 zampe? Oggi vorremmo cercare di rispondere alla seguente domanda: il cane può avere delle dipendenze? Ecco quello che bisogna sapere riguardo questo argomento un po’ strano.
Cane e dipendenze: è possibile?
Il cane è sempre stato considerato il migliore amico dell’uomo. Tutto questo è avvenuto perché il nostro piccolo cucciolo a 4 zampe si è reso naturalmente disponibile sia al dialogo sia all’amicizia. L’incontro e il rispetto sono sempre stati reciproci fra i due.
Cosa significa allora prendersi cura di un cane? Quando scegliamo di accogliere un cucciolo in casa dobbiamo essere consapevoli che questo implicherà sacrifici, attenzioni, molto impegno e devozione. Insomma, di certo non è una passeggiata!
Ovviamente, le nostre attenzioni saranno più che ripagate dal cucciolo con tanto di devozione assoluta, amore, coccole e fedeltà e lealtà vere, sincere, reali e perenni.
Convivere con un cane h24 significa imparare, col tempo, a conoscere e scoprire ogni lato del suo carattere, ogni piccola sfumatura del suo più profondo essere.
Questo ci aiuterà prima di tutto a instaurare un’amicizia molto più solida, bella e concreta, ma poi ci farà anche accorgere dell’eventuale presenza di qualche problema.
Oggi vorremmo cercare di rispondere a una domanda che potrebbe sembrare un po’ strana: il cane può avere delle dipendenze? Esiste qualcosa a cui lui si affeziona eattacca in modo fin troppo morboso? C’è qualcosa che lo rende vulnerabile e gli impedisce di agire “razionalmente”?
Ebbene, la risposta a questa domanda è: sì, il cane può avere delle dipendenze. In quanto essere vivente e dotato di un’intelligenza è sensibile e “fallibile”, esattamente come tutti.
Cos’è che può creare dipendenza nel cane? In realtà, molte più cose di quanto possiamo immaginare. Il primo argomento da trattare, poiché quello più comune e più facile da ritrovare nel comportamento dei cani, è questo: la dipendenza dal padrone.
Ovviamente, non è l’unica cosa che rende Fido insistente, fragile, esposto. Ci sono anche molti oggetti, che magari fanno parte della sua quotidianità, oppure delle sostanze che potrebbero anche mettere a repentaglio la sua stessa salute.
Andiamo in ordine e cerchiamo di spiegare brevemente le dipendenze più comuni (o quelle più pericolose) che possono toccare il nostro piccolo amico a 4 zampe e rendergli la vita più difficile.
Dipendenza da padroncino: come si risolve?
Abbiamo già detto qualcosa riguardo il rapporto che facilmente si instaura fra il cane e l’uomo. Questa splendida amicizia, che dura da secoli e secoli, non è altro che la bellissima rappresentazione di un’intesa inevitabile e naturale.
Tuttavia, qualche piccolo problema può essere sempre dietro l’angolo. Infatti, molto più spesso di quanto pensiamo può capitare che il cane si affezioni in modo fin troppo morboso al suo padroncino, tanto da non volerlo mai lasciar allontanare, neanche per poco.
Da una parte, questa può essere vista come una cosa tenerissima, di una dolcezza infinita: è, di certo, una dimostrazione d’amore senza possibilità di paragoni.
Il problema, però, sorge quando tutto questo diventa “troppo esagerato“. Avviene, solitamente, quando il cane è molto viziato e, a forza di sentirsi perennemente appagato e pieno di attenzioni, non riesce a stare senza la sua “dose costante”.
Il cane che si attacca in modo eccessivo al suo padroncino si rende conto di essere felice e sereno soltanto in uno specifico momento della sua giornata. Ovvero, quando l’uomo è con lui! Nelle ore in cui è assente, invece, lui non solo si sente triste e perso, ma anche abbandonato e in pericolo.
Mettendola così, in realtà, sembra che la “colpa” di tutto questo sia la nostra: di certo, viziare troppo non è mai la giusta soluzione! Sicuramente il nostro atteggiamento nei confronti del cane è determinante, ma non è di certo il solo motivo che può scatenare questa reazione a catena.
L’attaccamento morboso del cane, quello che gli crea dipendenza, può anche essere determinato da altri fattori, legati alla sua specifica esistenza.
Ad esempio:
- traumi subiti nei primi mesi di vita
- allontanamento precoce della mamma e dunque necessità di avere un punto di riferimento costante e sicuro per evitare di sentirsi spaesati
- svezzamento avvenuto troppo presto
- educazione sbagliata
Dobbiamo anche tener presente che è importante considerare anche il momento della vita del cucciolo. Finché il cane è ancora molto piccolo, può anche essere considerato normale questo forte attaccamento.
Crescendo, mano a mano che il cucciolo diventa sempre più indipendente e autonomo, la sua dipendenza (cioè noi) sarà sentita in modo sempre meno forte. Questo significa che la morbosità si trasformerà in un’amicizia tranquilla, serena e sana: il rapporto, a quel punto, avrà raggiunto il punto di massimo splendore.
Qualora lo scorrere del tempo non influisse minimamente e il nostro cane continuasse, anche da adulto, a chiedere la nostra presenza perenne, c’è un problema.
In assenza del padroncino, i sintomi, oltre alla tristezza generale, potrebbero essere abbastanza evidenti:
- depressione totale
- forte stress
- autolesionismo costante: il cane, stressato e arrabbiato, tende a farsi male da solo in modo incontrollabile
- abbai continui
- pianti “disperati”
- assenza di appetito
Facciamo attenzione perché lo stress, come succede anche a noi umani, può avere delle conseguenze assai pericolose sul benessere generale dell’esemplare.
Allora, se il nostro cane può avere questo tipo di dipendenza, come possiamo provvedere a risolvere o migliorare il suo stato? Sicuramente, si deve agire fin dalla tenera età.
È importante spiegargli che restare da solo qualche ora non significa essere abbandonati o meno amati. Inoltre, si rende fondamentale insegnargli che ognuno deve avere i propri spazi e che i momenti di solitudine aiutano alla tranquillità e alla serenità.
Viziarlo il meno possibile è quello che più conta. Questo non significa assolutamente concedergli meno coccole o attenzioni, tutt’altro! Implica semplicemente fargli capire che qualche piccola regola di buona convivenza non può far altro che migliorare i rapporti con tutta la famiglia.
Preoccupiamoci, inoltre, di lasciarlo da solo gradualmente: prima qualche minuto, poi un’oretta, via via aumentando il tempo. Nei momenti in cui saremo assenti, facciamo in modo che il cane possa intrattenersi: lasciamogli giochini, qualche croccantino, qualcosa con cui lui possa impiegare il suo tempo. All’occorrenza, potremmo anche pensare di prendere un amichetto per la compagnia!
Crescerlo in modo equilibrato, quindi, è una bella soluzione per evitare che questa dipendenza diventi fin troppo eccessiva. L’educazione e l’addestramento base sono le uniche cose che possono risolvere la cosa.
Altre tipologie di dipendenze
Sembrerà strano, ma alla domanda “il cane può avere dipendenze?” si può rispondere: sì, e…anche molto strane! Molto spesso, inoltre, questo possono essere le stesse che colpiscono l’uomo.
Si è sentito parlare frequentemente di dipendenze dal sapore del caffè, dall’alcol, dalla nicotina, del cioccolato o, addirittura, da particolari tipi di droghe.
Ovviamente, ognuna di queste può fare malissimo all’organismo del nostro piccolo amico. Allora, dobbiamo fare molta attenzione ai suoi movimenti e cercare di non fargli assumere determinate sostanze dannose.
Le conseguenze non sono mai positive: il fisico reagirà di certo in modo abbastanza evidente, mandando dei segnali palesi. Essi possono essere:
- letargia generale
- apatia
- mancanza di appetito
- vomito
- diarrea
- battito cardiaco accelerato
- debolezza generale
- muscoli che tremano
- danni irreversibili a vari organi, fra cui fegato, reni, cuore
Nei casi peggiori, l’assunzione continua di alcune sostanze dannose può anche provocare la morte. Le soluzioni a tale problema sono queste: controllare sempre il nostro piccolo amico, fare in modo di non lasciare in giro cose che potrebbero fargli del male, fare attenzione a dove mette il musetto quando siamo in giro.
Un altro tipo di dipendenza può svilupparsi per un oggetto che il cane ama in modo particolare. Può succedere che Fido consideri quel particolare oggetto come una sorta di migliore amico dal quale non si può assolutamente separare, in nessun momento della sua giornata.
Se provassimo a toglierglielo, la reazione potrebbe non essere bellissima. Il cane andrebbe subito in agitazione, ne sarebbe turbato al punto di cominciare ad abbaiare e correre di qua e di là per l’ansia.
Inoltre, potrebbe diventare aggressivo anche con noi, poiché non riesce a trattenere la reazione e non si rende conto di come si sta comportando. In questo caso, il problema potrebbe essere quello opposto: si attacca in modo morboso a un oggetto perché noi gli diamo poche attenzioni e non lo consideriamo come dovremmo.
Potremmo provare ad allontanare l’oggetto quando il cane non ci osserva e cercare di distrarlo con altri stimoli che possa attirare la sua attenzione. Inoltre, dovremmo provvedere a concedergli più ore del nostro tempo. Dopo un percorso più o meno lungo, qualora non si giungesse ad alcun risultato, potremmo rivolgerci a un esperto. Lui saprà sicuramente darci i consigli più giusti.