Il cane chi riconosce come padrone e perché?
Il cane chi riconosce come padrone? Fido segue una determinata logica. Conoscerla ci può aiutare a rafforzare in breve tempo il rapporto con lui. I dettagli
Il cane chi riconosce come padrone? Questa è una domanda che si pongono almeno una volta nella vita i proprietari di animali o gli aspiranti tali. Che ci sia una sorta di imprinting con un determinato componente della famiglia, ormai, è stato abbondantemente accertato, ma come avviene? Cos’è che fa breccia nel cuore del nostro amico a quattro zampe?
Fido, allo stato brado, vive in branco. C’è un cane alpha che fa da leader e si occupa di proteggere tutti gli altri attraverso un meccanismo di gerarchie. Al di là di quanto sia addomesticato, questo istinto è ormai radicato nel suo dna e succede lo stesso anche in casa. Il nostro amico a quattro zampe, quindi, sceglie noi o un altro familiare come capo branco e darebbe la vita per proteggerlo. Nel caso in cui fosse necessario, una maggiore consapevolezza ci permette di guidarlo nella scelta.
Il cane si affeziona a un solo padrone
Il cane chi riconosce come padrone? Ci sono tante ricerche a supporto del tema, che si basano soprattutto sul linguaggio del cane. Infatti, maggiormente sappiamo interpretarlo, più sarà facile sapere cosa passa nella mente del nostro amico a quattro zampe e come possiamo intervenire per farlo stare al meglio.
Uno degli studi più esaustivi sull’argomento è stato portato avanti negli Stati Uniti, da un team dell’Università della Florida. Il concetto a cui si è giunti è che la scelta avviene in base al tipo di comunicazione che si innesca tra bipede e quadrupede. Il rapporto più intenso, quello che si instaura in maniera più stretta e naturale vince su tutti gli altri. Ciò non vuol dire che il nostro adorato Fido non voglia bene anche al resto della famiglia, ma con il capobranco avrà un legame speciale e che durerà per la vita, e anche oltre.
Per quanto il nostro amico a quattro zampe sia in grado di provare amore incondizionato, e ce lo abbia dimostrato in tantissime occasioni, questo tipo di rapporto si gioca sui bisogni primari. L’alimentazione, le uscite per fare i bisogni sono quelle di cui si occupa chi entra in maniera prepotente nel suo cuore.
Un’osservazione attenta dei vari comportamenti dei componenti della famiglia ha un ruolo determinante. Chi si adopera per rispondere a determinate esigenze diventa il capo, nei fatti e nell’animo di Fido. Non dimentichiamo, infatti, che i migliori amici dell’uomo non lasciano nulla al caso e hanno una grande capacità analitica. Ma vediamo quando questo avviene e come possiamo fare per ‘pilotare’ la scelta verso di noi o un altro membro della famiglia che pensiamo sia più idoneo al ruolo. L’ideale è che sia la persona più libera e maggiormente presente in casa a ricoprirlo.
A che età il cane sceglie il padrone
In genere, l’imprinting tra bipede e quadrupede avviene in tenera età o nei primi giorni dell’adozione, nel caso in cui si tratti di un randagio preso al canile o per la strada. Appena arrivato in famiglia, ancora cucciolo e bisognoso di socializzazione, Fido decide chi sostituirà la sua mamma praticamente e nel suo cuore.
Il padrone, infatti, appena lo svezzamento sarà avvenuto, dovrà prendere il posto della mamma, colei che si occupava di tutte le necessità primarie. Ecco perché è importante che la separazione non avvenga in maniera repentina e prima del tempo. Le conseguenze nella vita di Bau possono essere permanenti e incidere tantissimo nel rapporto che avrà con gli altri animali e il prossimo in generale.
La socializzazione del nostro amico a quattro zampe inizia con la mamma e prosegue con noi. Dai quattro ai sei mesi affronteremo un momento estremamente delicato che segnerà la sua vita. Comincerà a interagire con tutti i componenti della famiglia e sceglierà la sua mamma o il suo papà elettivi.
Come capire se il cane ti vuole bene
Il cane chi riconosce come padrone? Grazie a un istinto davvero fuori dal comune, la nostra piccola palla di pelo osserva e mette alla prova tutte le persone che abitano in casa con lui. Interagisce e vede che tipo di feedback riceve. Cerca di comprendere la gerarchia, chi è il più forte e il più debole, a chi si può affidare per le questioni importanti e chi invece magari è il perfetto compagno di giochi.
L’interazione tra uomo e animale è fondamentale per definire questo tipo di legami. Fido in primis si affida a chi può soddisfare le sue esigenze alimentari. Poi valuterà chi è che lo porta più spesso a spasso per espletare i bisogni ed esplorare il mondo. Proverà un grande amore per chi lo porta al parco sotto casa per divertirsi con gli altri suoi simili, per esempio.
Come diventare capobranco di un cane
La chiave di volta sta nell’addestrare e prendersi cura del proprio amico a quattro zampe sin dal primo giorno. Non si deve essere né troppo dolci, né troppo duri: trovare un equilibrio tra i due aspetti che ci faccia apparire autorevoli ma non autoritari. A tal proposito, può tornare utile saperne di più su eventuali corsi di addestramento per cuccioli.
Le regole a cui dobbiamo attenerci sono poche e precise, da tenere a mente. La costanza e la coerenza sono alla base di un buon rapporto con il migliore amico dell’uomo. Non dobbiamo fargli mancare mai niente, trascorrere del tempo di qualità in sua compagnia perché non soffra la solitudine (nemico numero uno dei cani) ed con decisione, ma all’insegna del relax e del divertimento.
Come capire se il cane è felice
Il cane chi riconosce come padrone? Ormai sappiamo come funziona e possiamo fare tutto quello che è in nostro potere per favorire il benessere psicofisico del nostro amico a quattro zampe. In genere i cani identificano un solo capobranco, anche se sono perfettamente in grado di affezionarsi a più bipedi. Basti pensare alle razze di cani che amano i bambini e che li scelgono come compagni di giochi, ma poi si affidano al padrone per le questioni importanti.
Se siamo di fronte a un esemplare particolarmente socievole, questo può dimostrare degli atteggiamenti simili a quelli che ha con il proprietario anche con altri bipedi. Ciò non toglie, però, che determinati comportamenti siano esclusivi. Fido si accuccia ai piedi di colui che è il capobranco, segue ogni suo movimento, risponde al primo comando, è obbediente ma non timoroso e ha una fiducia cieca nei suoi confronti.