Il cane aveva chiesto aiuto, ma le persone l’hanno deluso, così nonostante il dolore non si fidava più – Video
Tradito più e più volte, il cane aveva messo una croce sopra sulle persone: non avrebbe permesso di approfittarsi ancora della sua dolcezza
Il cane esausto aveva chiesto aiuto. Viste le terribili convulsioni, i soccorritori hanno avuto la prontezza di caricarlo a bordo, con un’unica destinazione in mente: una clinica veterinaria. A quanto pare degli uomini meschini gli avevano provocato enormi dolori in passato, e gli veniva difficile fidarsi degli sconosciuti. Uscito scottato dalle traumatiche esperienze, preferiva rimanere guardingo, studiare ogni singolo passo delle persone incontrate. Tuttavia, era, al tempo stesso, consapevole che cavarsela in autonomia era alla stregua di un sogno. Consapevole delle sfide da affrontare, il cane aveva chiesto aiuto, nella speranza di ottenere una risposta diversa.
Ebbene, ha avuto la fortuna di imbattersi in individui dall’animo gentile, attente a sostenerla. Come raccontano loro, versava in condizioni molto maschere. Bastava osservarlo un attimo e arrivava tutta la sofferenza provata. Toccata dalla scena straziante, i dolci aiutanti l’hanno assistito nel momento più difficile, senza mai perdere speranze nel quadrupede. Benché le condizioni risultassero critiche, sapevano di avere davanti una creatura dall’animo forte. Lo spirito di sopravvivenza presente nei nostri amici a quattro zampe supera l’immaginazione e presto ne avrebbero avuto la conferma. Si trattava di perseverare, di gettare il cuore oltre l’ostacolo.
Jack, questo il nome affibbiato al “batuffolo di pelo”, era coperto di zecche, aveva la febbre alta ed evidente esaurimento. Lo stato di profondo stress patito da tanto ormai aveva lasciato dei palesi strascichi. Sottoposto agli accurati controlli dello staff sanitario, i veterinari hanno scoperto il motivo dei crampi tanto forti: dipendevano da un disturbo al metabolismo.
Oltre a patire le pene dell’inferno dal punto di vista fisico, il Fido era stato una vittima a livello psicologico. Aveva smarrito la fiducia in sé stesso e, a furia di essere trattato come spazzatura, alla fine ci aveva creduto. I precedenti proprietari ne avevano calpestato i sentimenti, ma nel giro di tre settimane Tina, una donna di buon cuore, l’ha preso in custodia. Ben presto il fedele amico è sbocciato e la nuova famiglia lo ha ribattezzato Joe. Ora se la spassa, in compagnia di persone che gli vogliono bene.