I soccorritori corrono per salvare un cane dentro un fosso, ma si accorgono che le cose non erano come sembravano
Questo cane era finito dentro un fosso, era in trappola e la sua condizione peggiorava di minuto in minuto
Ogni giorno i centri di recupero di tutto il mondo si mettono in moto dalla mattina fino a ora tarda la notte per poter soccorrere quanti più animali in difficoltà possibile. Ebbene, questo pelosetto doveva esser salvato e niente e nessuno poteva mettersi tra lui e la sua futura vita. Delle persone, che camminavano nei dintorni lo videro lì, immobile e senza la possibilità di emettere un solo suono. Il cane era in trappola, letteralmente dentro ad un fosso. E, fu proprio grazie a queste persone che chiamarono un centro di soccorso animali randagi che potettero salvarlo.
I volontari, quando accorsero sul posto e videro con i propri occhi quella scena struggente di certo non si capacitarono di come fosse finito in quelle condizioni. Amici miei e cari lettori, questa storia ha dell’incredibile. Andiamo insieme a leggerla più nei dettagli, cosa state aspettando?
Furono i volontari del centro chiamato Cleethorpes Wildlife Rescue a rispondere alla chiamata di aiuto. Non appena arrivarono iniziarono immediatamente a vagliare ogni ipotesi. Perché il cane non si muoveva, era ricoperto dalla sporcizia ma non abbaiava, non piangeva, non chiedeva aiuto nonostante sentisse che si muovevano delle persone proprio sopra di lui. Ecco che, dando un’occhiata più da vicino si resero conto che quella fosse davvero una situazione surreale: il cane era di pietra. Sì, amici miei, avete capito bene, questo pelosetto era in realtà una statua.
Dopo essersi guardati negli occhi e aver fatto una bella risata di gruppo i volontari decisero di “salvare” comunque quella statua gettata nel fosso. Questa salvataggio finto ha fatto davvero il giro del mondo perché nessuno si aspetterebbe mai di trovarsi di fronte ad una scena del genere.
Ma, cari lettori e amici fidati, come dare torto a quelle persone che videro questo pelosetto in difficoltà? Non hanno di certo perso tempo a chiamare i soccorsi, pensavano che davvero fosse questione di vita o di morte. Di soli attimi prima che il piccoletto potesse passare il ponte arcobaleno, non si sono sincerati di nient’altro.