I nostri cani potranno essere curati con farmaci ad uso umano
Una svolta nel mondo veterinario e non solo; il ministro della salute Roberto Speranza firma il decreto
Una svolta nel mondo veterinario e non solo, un risparmio fondamentale per molte famiglie italiane e per lo stato stesso. Il ministro della salute Roberto Speranza firma il decreto attuativo che introduce interessanti novità per quanto riguarda la salute dei nostri amici a 4 zampe. Col questa firma di fatto sarà possibile trattare e curare i cani con dei farmaci ad uso umano, rispettando però una sola ma importante condizione.
Il principio attivo deve essere lo stesso del prodotto veterinario, questa è l’unica condizione da rispettare in tal caso. Esprimono la loro soddisfazione associazioni che da sempre sostengono questa battaglia, come ad esempio Lav che parla di una “vittoria” per milioni di animali in tutta Italia, in primis cani e gatti. Una portavoce dell’associazione stessa fornisce anche dei dati interessanti sul nuovo decreto.
I farmaci ad uso umano per i nostri cani faranno risparmiare molte famiglie
Si potranno risparmiare dai 20€ fino ai 400€ annui; sono risultati importanti che certificano l’attenzione maggiore rivolta alla salute dei nostri amati amici. La deputata Patrizia Prestipino commenta con entusiasmo la decisione presa sui farmaci da parte del ministro Speranza, sottolineando allo stesso tempo l’aspetto economico del provvedimento.
“La norma prevede che il ministero della Salute definisca i casi in cui il veterinario può prescrivere per la cura dell’animale, non destinato alla produzione di alimenti, un medicinale per uso umano, a condizione che lo stesso abbia il medesimo principio attivo rispetto al medicinale veterinario previsto per il trattamento dell’affezione, laddove c’è convenienza economica”
“Questa è una vera e propria rivoluzione nell’ambito veterinario perché andrà a incidere positivamente nelle economie di tante famiglie italiane. Il tutto ottenuto a costo zero e farà risparmiare allo Stato nella spesa veterinaria per i canili, le associazioni animaliste e ai milioni di grandi e bambini che anche grazie ai loro ‘pet’ hanno affrontato in modo migliore sia il lockdown che la pandemia”.
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