I cani ricordano il passato?
La memoria di Fido è stata oggetto di studi: ha similitudini con quella umana, ma anche delle differenze sostanziali. Quindi, i cani ricordano il passato?
I cani ricordano il passato? Una cosa è certa: chiunque abbia adottato un peloso sa di avere accanto a sé un’anima sensibile, desiderosa di dare e ricevere affetto. Quando si dice: “È il migliore amico dell’uomo”, non si tratta di una frase fatta o di un luogo comune.
Basta guardare gli occhi di un cane che ha subito violenza, o che è stato vittima di un episodio spiacevole, per sapere che i nostri amati quadrupedi hanno memoria delle esperienze pregresse. Il punto qui è capire come e fino a che punto.
I cani ricordano il passato? Ecco come funziona la loro memoria
Secondo alcune ricerche, la memoria del cane non è episodica come quella delle persone; di conseguenza non permette di assorbire, trattenere e conservare i ricordi come esperienze di vita, dando una sensazione vivida quando si pensa al passato.
Fido piuttosto ricorda per associazione. I cani collegano determinate cose e le trasformano in una specie di ricordo: sono animali che vivono per abitudine e di azioni ripetitive.
È quindi plausibile che il nostro quadrupede sopravviva a una brutta caduta e che, da quel momento, abbia paura di avvicinarsi al luogo del trauma. Non lo fa perché ricorda il fatto, ma perché associa il luogo al dolore e alla paura.
Succede la stessa cosa anche con alcuni oggetti, come per esempio il guinzaglio: il cane è felice di uscire a fare la passeggiata, per cui stira le zampe e si rilassa quando arriva questo momento.
I cani ricordano le emozioni
I cani ricordano il passato? Nella loro memoria, i cani hanno costruito una sorta di autobiografia fatta di ricordi in modo simile a quanto fa l’uomo: per emozioni.
Degli studiosi ungheresi hanno provato – sottoponendo un campione di quadrupedi a una risonanza magnetica – che il cervello canino ha delle similitudini interessanti con quello dei loro amici bipedi. Dei suoni emotivi, come il pianto o il riso, hanno indotto risposte simili.
Il capo ricerca, Attila Andics dell’Università di Budapest, ha affermato: “Crediamo che i cani e gli esseri umani hanno un meccanismo molto simile, che ha a che fare con le informazioni emozionali”.
Lo studio
La ricerca ha messo a confronto undici cani – addestrati allo scopo – con il doppio di persone volontarie, anche esse sottoposte a risonanza magnetica. È stata trovata una congruenza con una regione del cervello – una parte del lobo temporale – che viene attivata quando gli animali e le persone sentono le voci umane.
Questo proverebbe come determinati suoni riaccendano nel nostro amato quadrupede esperienze vissute in precedenza. Dimostrerebbe quindi la diffidenza del cane traumatizzato e, al contrario, la felicità di Fido quando incontra dopo tanto tempo una persona che lo ha amato e coccolato.
L’affetto incondizionato verso l’uomo
Questo e tanti altri studi dimostrano che i cani ricordano il passato. Il nostro fedele amico ci dimostra ogni giorno il suo affetto e la sua gratitudine per avere la possibilità di condividere la sua vita con noi.
È un animale che ama senza condizioni, senza chiedere nulla in cambio: il migliore amico dell’uomo sempre, nei momenti più significativi della vita e nella routine di tutti i giorni; un compagno silenzioso ma in grado di comunicare tante emozioni.