I cani possono mangiare i babà?
La questione dolci è sempre molto delicata da affrontare: ecco perché cercare di comprendere se i cani possono mangiare i babà o meno
I cani possono mangiare i babà? Domanda ricorrente, questa, specialmente in un periodo come quello che ci apprestiamo a vivere. Le feste di Natale sono ormai vicine, anzi, di fatto sono già cominciate. Le occasioni per qualche licenza culinaria si faranno sempre più frequenti da adesso al 6 gennaio per noi bipedi e magari la tentazione di coinvolgere anche la nostra palla di pelo potrebbe indurci a commettere errori in assoluta buona fede.
Un babà può essere un dolce perfetto per accompagnare un pasto luculliano verso il suo naturale epilogo, magari accompagnato da un ottimo distillato. Ma questo vale per noi, non per il nostro amato Fido. Dolci e alcol sono nemici del cane, quindi dobbiamo stare quanto mai attenti ai comportamenti che adottiamo. Una leggerezza o un eccesso di sicurezza potrebbe addirittura risultare fatale, ecco perché serve massima prudenza e una buona dose di equilibrio che, come sappiamo, non guasta mai.
Perché no il babà?
A scanzo di equivoci, i cani non possono mangiare i babà. La questione zuccheri, a tal proposito, è da tenere assolutamente in considerazione. Solitamente i mammiferi, hanno un buon rapporto con quel che è dolce, questo però non è un ragionamento che può essere fatto nel momento in cui parliamo di quadrupedi.
Detto questo, bisogna assolutamente specificare che dolci e zuccheri possono creare parecchi problemi gastrointestinali alle nostre piccole e simpatiche palle di pelo: infatti, risultano quanto mai nocivi per i nostri affettuosissimi cagnolini.
I dolci sono acerrimi nemici dei cani
E dunque, per i nostri amici a quattro zampe, niente dolci. Quindi, niente babà. Non si tratta di una punizione, semmai di una forma di attenzione e protezione nei loro riguardi. Per cui, ci rivolgiamo soprattutto ai padroni più sensibili e visceralmente legati ai loro animali domestici, niente sensi di colpa nel dire di no magari a fronte di richieste del nostro peloso spinto dalla sua inconfondibile e immancabile curiosità. Resistere allo sguardo languido e che supplica di ricevere un pezzetto di dolce non è facile, ma dobbiamo farlo per il bene del nostro adorato Bau.
Il concetto è molto semplice e non lascia spazio a interpretazioni: i dolci, com’è noto, presentano al loro interno grandi quantità di zucchero che possono essere parecchio dannose per l’intestino del nostro amico a quattro zampe, il quale potrebbe trovarsi alle prese con spiacevoli episodi di coliche e reiterata flatulenza. Inoltre, come se non fosse sufficiente, lo zucchero potrebbe causare la comparsa di forme di diabete anche di una certa entità. Per questo, dire di no ai dolci deve essere una regola ferrea rispetto alla quale non possiamo, e non dobbiamo, ammettere deroghe. Ne va della salute di colui che fa parte della famiglia a tutti gli effetti e che trattiamo come fosse un figlio.
Non solo il babà, tutti gli alimenti proibiti
Come abbiamo visto, i cani non possono mangiare i babà. Ma non c’è solo questo tipo di dolce che bisogna necessariamente togliere dal raggio visivo dei nostri fedeli compagni di avventura. Ce ne sono altri che, allo stesso modo se non addirittura in maniera più incisiva e preoccupante, possono causare non pochi problemi se ingeriti e digeriti da Fido. Per questo, e non ci stanchiamo di ripeterlo, vanno assolutamente vietati al cane.
Per esempio, il cioccolato contiene una sostanza che risulta nociva per i nostri amici a quattro zampe e si chiama teobromina. È presente nel cacao, che potrebbe mettere ko Fido nel giro di pochissimo tempo, comportando conseguenze come vomito, diarrea, nausea e incidendo su altri aspetti come l’equilibrio (comparsa di vertigini) e attività cardiaca (aumento dei battiti).
Non meno dannose risultano le caramelle, così come le gomme da masticare. In primis perché se inghiottite in malo modo potrebbero far soffocare il cane. E poi anche per la presenza dello xilitolo, un dolcificante altamente nocivo per le nostre palle di pelo che potrebbero trovarsi alle prese con spiacevoli conseguenze quali vomito, crisi epilettiche, tremori, letargia e difficoltà a rimanere in piedi. Con un pizzico di attenzione, tutto questo può essere serenamente evitato.
Il babà è un dolce che contiene alcol
Non c’è soltanto la questione zuccheri. O il no assoluto e dichiarato ai dolci. Il problema del rapporto impossibile tra i babà e i nostri adorati cani riguarda anche una caratteristica che contraddistingue questo dolce che, nato e sviluppatosi in origine prevalentemente in Francia, ha via via conquistato l’apprezzamento e i favori dei mastri pasticceri di altre zone d’Europa, Italia compresa, divenendo vero e proprio caposaldo della tradizione dolciaria della Campania e, in particolar modo, della città di Napoli.
Il babà, o per dirla alla partenopea “o babà”, infatti può contenere anche dell’alcol. Non è un obbligo ma una scelta piuttosto diffusa nella preparazione di questo ghiottissimo dolce. La preparazione tradizionale prevede che il babà venga parzialmente immerso in un contenitore al cui interno può essere presente del rum o, in alternativa, del liquore.
In Sicilia, per esempio, particolarmente diffusa risulta la variante con il limoncello. E come sappiamo, tutto quello che è alcolico va assolutamente messo al bando quando parliamo del nostro amico a quattro zampe.
L’alcol è il peggior nemico del nostro amato Fido
I cani non possono mangiare i babà e non possono, per nessuna ragione, entrare a contatto con l’alcol, sia esso rum, limoncello o altro ancora. Gli alcolici, nessuno escluso ma quelli con una gradazione più elevata in maniera particolare, sono assolutamente vietati. La nostra piccola palla di pelo non può ingerirne neanche piccolissime quantità, bisogna essere risoluti su questo. Non si può in alcuna maniera derogare a questa regola.
Anche una semplice leccata, infatti, può seriamente mettere in pericolo la vita di Bau. Per questo, nel malaugurato caso in cui dovesse verificarsi l’infausto contatto tra cane e alcol, avvertiamo immediatamente il nostro veterinario di fiducia, che conosce anche eventuali pregressi clinici e le caratteristiche di razza del nostro amico quadrupede, e monitoriamo costantemente eventuali reazioni o sintomi sospetti. Senza perdere tempo, raggiungiamo la clinica veterinaria più vicina. Quando si tratta della salute del nostro cane non si può in alcun modo temporeggiare.