I cani evitano le persone negative?
Sono molto sensibili e istintivi. Ma i cani evitano le persone negative, le vedono come una minaccia? Scopriamolo insieme
I cani evitano le persone negative, o con comportamenti tendenzialmente aggressivi e pericolosi. Questo denota una spiccata sensibilità verso gli atteggiamenti umani: stare sempre a stretto contatto con noi bipedi ha dato loro una grande capacità di analisi.
Gli amici a quattro zampe percepirebbero la negatività come una minaccia: un pericolo per loro e per il loro padrone; e d’istinto scapperebbero da soggetti inaffidabili e dal comportamento sospetto. Ma vediamo di saperne di più.
I cani comprendono le emozioni umane
Dipende forse dal fatto che vivono a stretto contatto con l’uomo da quasi ventimila anni, ma i migliori amici dell’uomo lo sono anche perché riescono a leggere i suoi stati d’animo e a interpretarli. Di conseguenza i cani evitano le persone negative, ed ecco che la tipica frase “gli manca solo la parola” cade a pennello.
Sembra però, secondo recenti studi, che questa comprensione non avviene sempre anche da parte dell’uomo: non sarebbe reciproca. Gli esseri umani infatti devono fare ancora tanti progressi nella lettura e nella gestione del comportamento dei quadrupedi.
Anche se si crede che la fedeltà e la fiducia di Fido siano incondizionate, così non è quando assiste ad atteggiamenti minacciosi, e potenzialmente pericolosi. I cani infatti sono molto diffidenti verso gli esseri umani negativi, anche quando a essere coinvolti non sono loro direttamente.
Lo studio statunitense
Uno studio dalla Brigham Young University, condotto dal docente di psicologia Ross Flom, conferma che i cani evitano le persone negative. Il fine dello studio era quello di comprendere le reazioni rispetto a emozioni negative, e positive, riconosciute negli altri.
In particolare, il test aveva l’obiettivo di registrare la risposta dei quadrupedi quando veniva loro suggerito un punto da raggiungere, prima con un atteggiamento positivo e poi con uno negativo. I risultati sono stati sorprendenti.
Il test ha fatto emergere come la risposta del cane fosse affermativa solo nel primo caso, anche con l’incognita di non sapere dove venisse mandato; al contrario, quando il comando veniva dato con in tono negativo la risposta faceva trasparire sfiducia e dubbi, rallentando i tempi di esecuzione delle richieste del padrone.
Inoltre sembra che il rinforzo positivo, a livello vocale, non aiuti a persuadere Fido, quello negativo non fa altro che confermare la diffidenza. La vera sorpresa sta nel fatto che alla fine il cane esegue comunque il comando, nonostante le perplessità. Ciò però avviene in un clima di stress e di comprensibile paura.
I cani evitano le persone negative: la ricerca giapponese
I ricercatori della Kyoto University hanno studiato un campione composto da 54 cani, suddividendoli in tre sottogruppi diversi. Tutti gli animali sono stati messi di fronte alla stessa interazione sociale, prevedendo soltanto delle piccole differenze in base al gruppo di appartenenza.
Nei test il padrone fingeva di incontrare delle difficoltà nell’aprire un barattolo trasparente, nel quale c’era un oggetto poco interessante per il cane. Il proprietario era accompagnato da uno sconosciuto: questo, a seconda del gruppo, aveva facoltà di decidere se aiutarlo, rifiutarsi o semplicemente andarsene.
Al termine dell’esposizione, lo sconosciuto ha offerto al quadrupede una ricompensa in cibo: dall’esperimento è emerso come i cani accettino il premio solo dalla persona che ha aiutato il loro amico bipede, mentre tendano a diffidare da chi non ha collaborato. Anche qui la conferma che i cani evitano le persone negative.
È proprio la mancanza di valore (agli occhi di Fido) dell’oggetto contenuto all’interno del barattolo a dare validità all’esperimento: i nostri amati quadrupedi sono in grado di decodificare gli atteggiamenti negativi degli esseri umani, anche e soprattutto di persone che non conoscono, e di valutarli inappropriati.
Riescono a leggere le emozioni umane in maniera eccellente , e considerano ‘nemici’ colori i quali non dimostrano empatia verso i loro amici. Questo è un risultato per nulla scontato: fra tutte le specie oggi conosciute, una reazione tale è stata rilevata solo in alcune scimmie e nei bambini fino a tre anni.
L’importanza di essere positivi
Entrambi gli studi d’oltreoceano arrivano alla stessa conclusione: è tutta questione di come ci si pone nei confronti dell’interlocutore: un’indicazione con tono positivo chiama una risposta immediata e altrettanto positiva.
I cani evitano le persone negative invece, e quindi non rispondono bene alle richieste fatte in un clima di tensione e di costrizione. Iniziano a essere diffidenti, dubbiosi, lenti o addirittura si rifiutano di fare quello che loro vedono come un’imposizione, o addirittura pericoloso. Tutto questo causa stress e timore, fino ad arrivare a una condizione di malessere psicofisico importante.
Per evitare di urtare la sensibilità del nostro amato amico a quattro zampe, e per non farlo stare male, allora è bene mostrarsi nei suoi confronti sempre con un atteggiamento amichevole e di complicità: otterremo il solito e incrollabile amore incondizionato, o quasi.