I cani di Chernobyl aiutati da un ricercatore che ha sacrificato la sua carriera

Parliamo dei cani di Chernobyl e di un ricercatore che, negli ultimi tempi, ha deciso di sacrificare la propria carriera per dedicarsi a questi amici a quattro zampe dimenticati da tutti.

Quando parliamo del disastro di Chernobyl, parliamo di una delle più grandi catastrofi per mano umana avvenute nella storia.

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Una catastrofe che ha lasciato il segno e che ancora oggi ha drammatiche conseguenze. Conseguenze sull’essere umano, ovviamente, ma anche sui nostri amici a quattro zampe.

Perché nelle zone di Chernobyl ormai ci sono tantissimi cani. Quadrupedi colpiti da quel disastro del 26 Aprile del 1986 che da allora si sono riprodotti e dunque sono proliferati.

Cani che, ovviamente, sono dimenticati da tutti. Non a caso noi vi avevamo già parlato dei cani di Chernobyl che ora hanno la possibilità di vivere in America.

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Perché tra le tante persone che li ignorano, ci sono anche tante persone che hanno deciso di aiutarli e di occuparsi di loro.

Come Lucas Hixson, un ricercatore che ha deciso di sacrificare la propria carriera per occuparsi dei cani di Chernobyl.

Lucas è un ricercatore specializzato proprio nello studio delle radiazioni e che dunque conosce molto bene la questione Chernobyl.

Cani sdraiati al sole

Da un giorno all’altro, Lucas ha deciso di smettere di lavorare e di dedicarsi completamente a questi cani dimenticati da tutti.

Ogni giorno porta loro da mangiare, da bere e tutto ciò di cui hanno bisogno. Si è procurato delle cucce e dei ripari e coordina una squadra di veterinari che possa controllare lo stato di salute di questi quadrupedi.

La sua missione di vita è nata grazie all’incontro con Barium, il cane che lo ha ispirato. All’epoca Barium era solo un cucciolo, ma era già alle prese con la dura vita dei sopravvissuti.

Cane di chernobyl

I lupi avevano ucciso sua madre e il quadrupede si era ritrovato da un giorno all’altro solo in questo mondo difficile.

Lucas si è occupato di lui e piano piano si è reso conto che tantissimi altri cani avevano bisogno del suo aiuto. E dunque ha deciso di sacrificare la sua carriera da ricercatore per dedicarsi ai cani sopravvissuti a Chernobyl. E allora grazie Lucas, anche da parte nostra.

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