Gnatostomiasi nel cane: cause, sintomi, diagnosi e cura
La gnatostomiasi nel cane è una rara malattia causata da un verme parassita che cresce nello stomaco del nostro amico a quattro zampe
Quando parliamo di gnatostomiasi nel cane ci riferiamo a una malattia causata dalla presenza di un parassita, chiamato gnatostoma.
Questa malattia non è molto diffusa ma se ne sono registrati numerosi casi in Africa, Australia, Europa meridionale ed è comune nei cani che vivono nel sud-est asiatico.
Cause
La gnatostomiasi nel cane è provocata da un nematode, ovvero un piccolo organismo simile a un verme dalla forma cilindrica e filiforme.
Nello specifico parliamo dello gnatostoma che è un parassita con un ciclo vitale parecchio complesso.
Il verme adulto depone le uova nello stomaco del cane per poi uscire attraverso le feci. Se le uova toccano l’acqua, si schiudono e cominciano a vagare.
Normalmente vengono ingerite dalle pulci d’acqua, all’interno delle quali continuano a crescere, che a loro volta vengono mangiate dai pesci.
I pesci infetti finiscono nello stomaco di altri pesci, rane, tartarughe e anche uccelli: la larva dello gnatostoma continua a crescere anche dentro i nuovi ospiti!
Per questo se Fido ingerisce uno gnatostoma, di sicuro avrà la gnatostomiasi con tutti i sintomi e i problemi che ne conseguono.
Quando la larva del parassita arriva nello stomaco del cane può scavare attraverso le pareti del tratto digerente e viaggiare verso fegato, muscoli e tessuti connettivi causando parecchi danni.
Dopo circa tre mesi, quando è già completamente formato, lo gnatostoma ritorna nello stomaco del cane e si attacca alla parete avvolgendosi in un vero e proprio bozzo che può raggiungere i 50 millimetri di lunghezza.
A questo punto il verme adulto può deporre le sue uova, e da questo momento in poi ricomincia il ciclo vitale dello gnatostoma.
Sintomi della gnatostomiasi nel cane
La gnatostomiasi nel cane a volte non si manifesta con evidenti sintomi di infezione e in ogni caso questi sintomi variano in base alla gravità del danno ai tessuti.
In genere quando un tessuto è compromesso possono manifestarsi febbre alta, forti dolori e gonfiori anomali.
In alcuni casi il cane presenta vomito ma anche segni di arrossamento e, nei casi più gravi, la lacerazione del rivestimento dello stomaco e danni al sistema nervoso centrale.
Gli umani non possono contrarre la gnatostomiasi da un cane, possono essere infettati dal verme parassita solo mangiando pesce crudo o poco cotto già infetto.
Diagnosi
Per diagnosticare la gnatostomiasi nel cane il veterinario deve ricorrere agli esami e i test del caso, a cominciare dall’analisi di tutti i sintomi che abbiamo elencato in precedenza.
Di certo dobbiamo comunicare al medico se il cane ha mangiato pesce crudo, rettili o altri animali che potenzialmente potevano essere infetti.
Premesso tutto ciò, il veterinario esamina un campione di feci per confermare o meno la presenza dello gnatostoma.
Trattamento della gnatostomiasi nel cane
Purtroppo la gnatostomiasi nel cane è ancora una malattia molto rara e non esistono molti studi su come curarla al meglio.
Una possibile opzione per il trattamento potrebbe essere l’utilizzo di un farmaco antiemintico, ovvero di un prodotto studiato per eliminare i vermi dall’organismo.
Un altro metodo, più invasivo e di certo pericoloso, è l’intervento chirurgico, asportando manualmente gli gnatostomi presenti all’interno del cane.