Gengive bianche nel cane: possibili cause e rimedi

Adottare è una gioia enorme, ma anche un atto di grande responsabilità. Non scegliamo solo di coccolare e farci coccolare, di amare e lasciarci amare: prendiamo un impegno nei confronti di un essere vivente che dipende in tutto e per tutto da noi. Ecco allora che sapere cosa vogliono dire le gengive bianche nel cane diventa importante per intervenire nel caso in cui siano un sintomo di malessere.

Quando il nostro amico a quattro zampe sta bene, infatti, le mucose sono rosee. Se appaiono invece eccessivamente rosse, giallognole o pallide significa che qualcosa non va. Il nostro compito è chiamare il veterinario di fiducia, chiedere l’intervento di colui che conosce pregressi clinici e caratteristiche di razza (e che ha gli strumenti per aiutarlo a guarire nel più breve tempo possibile).

Fondamentale è non ricorrere mai al fai da te o al sentito dire. Una diagnosi errata o la sottovalutazione di un disturbo possono costare care a colui che fa parte della famiglia a tutti gli effetti. È bene quindi affidarsi solo allo specialista e contattarlo ogni volta che qualcosa non ci torna.

Indice

Il cane e il colore delle gengive sane
Gengive bianche nel cane, cause
Gengive bianche per shock
Molte persone ci hanno chiesto anche

Il cane e il colore delle gengive sane

Per sapere che qualcosa non va, dobbiamo essere nelle condizioni di fare un paragone con le situazioni di benessere e normalità. Sorto l’eventuale dubbio, poi sarà il medico a dirci se c’è da preoccuparsi o se è tutto sotto controllo.

Chow Chow a parte, che ha una colorazione tendente al blu di lingua e gengive, poi il colorito normale è tendente al rosa. Se le gengive sono bianche, invece vuol dire che il cane sta male. Lo stesso vale se sono gialle, rosse, grigie o se presentano dei puntini.

Tutti i colori sospetti delle gengive

Ogni colorazione atipica delle mucose è il sintomo di un disturbo che colpisce la nostra piccola palla di pelo. Sapere quali sono è importante per allertare lo specialista: analizziamo tutti i casi possibili:

• Mucose gialle: l’itterizia, così si chiama, indica la presenza di un problema epatico (a tal proposito, ecco cos’è l’insufficienza epatica nel cane);
• Mucose rosse: Fido potrebbe essere vittima di un colpo di sole o di calore, oppure di uno shock ancora in fase iniziale. A tal proposito, ecco come aiutare il cane ad affrontare il primo caldo estivo;
• Gengive grigie: sono il sintomo di un collasso di grave entità;
• Gengive con puntini rossi: il cane ha delle piccole emorragie in corso, dette petecchie, e anche in questo caso vuol dire che ha problemi al fegato;
• Mucose azzurre: indicano la mancanza di ossigeno, Fido è cianotico.

In questi casi ci sono dei problemi alle gengive del cane, che indicano la presenza di patologie di una certa entità. Ecco allora che bisogna intervenire quanto prima per assicurare una pronta guarigione al nostro adorato Bau.

Inoltre, si può fare una sorta di prova del nove per capire se va tutto bene. Premendo delicatamente sulle gengive con il dito, la colorazione rosa deve tornare in pochi istanti (è il tempo necessario per ristabilire una corretta circolazione): se questo non avviene, è meglio contattare il veterinario.

Gengive bianche nel cane, cause

Il pallore quasi sicuramente indica problemi di anemia, questo vale sia per noi bipedi che per i nostri amici a quattro zampe. Se notiamo delle gengive bianche nel cane, allora, è bene fare degli accertamenti e capire se c’è una cura al quale sottoporlo. A tal proposito, ecco cosa fare nel caso di anemia da carenza di ferro nel cane.

Le cause dell’anemia, però, possono essere molteplici. Scoprirle è fondamentale per individuare il rimedio più efficace e non mettere a rischio l’incolumità di Fido. Infatti, può dipendere da:

• Un’emorragia interna o esterna in corso: dovuta a ulcere gastrointestinali, parassiti interni ed esterni, tumori;
• L’anemia emolitica: la loro distruzione in tempi eccessivamente veloci dei globuli rossi può dipendere dalla presenza di malattie autoimmuni congenite, da infezioni quali la babesiosi o la leptospirosi (se notiamo anche una colorazione delle urine marrone, informiamo subito il veterinario), da una reazione ai farmaci o dall’isoeritrolisi neonatale;
• Una produzione anomala di globuli rossi: può dipendere da malattie croniche (come quelle epatiche o renali), dalla carenza di ferro dovuta a emorragie croniche oppure dalla presenza di parassiti ematofagi. Anche alcuni tumori e/o medicinali sono un rischio potenziale in tal senso.

Gengive bianche per shock

Lo stato di shock è uno dei motivi per cui le gengive bianche nel cane rappresentano un grave pericolo per la sua salute. Se non presa in tempo, infatti, questa condizione può portare anche alla morte del nostro adorato Fido. Se, oltre al pallore, notiamo delle mucose fredde, potrebbe esserci una torsione dello stomaco in atto. A tal proposito, può tornare utile un focus sul perché lo stomaco del cane fa rumore.

Anche la peritonite nel cane o l’addome acuto richiede un intervento tempestivo da parte del veterinario di fiducia. Ne va della salvezza della nostra piccola, e preziosa, palla di pelo.

Molte persone ci hanno chiesto anche

In quasi nessun caso le gengive bianche nel cane vanno sottovalutate, specialmente se non si ha una laurea in veterinaria e le competenze per fare una diagnosi corretta. Ecco allora che sorgono tante domande che, comunque, è sempre bene sottoporre allo specialista (e non fermarsi a una ricerca sul web).

Cosa posso fare se il cane ha le gengive pallide

Dato che la natura del problema non è unica, ma le cause sottostanti al malessere possono essere molteplici, è importante andare a visita dallo specialista e riferirgli una anamnesi il più possibile dettagliata. Insieme a una visita approfondita e a dei test specifici, riuscirà a mettere insieme tutti i pezzi del puzzle, arrivare alle motivazioni scatenanti e alla terapia più adeguata.

Quanto tempo ho per intervenire?

Quando si parla di gengive bianche nel cane, le patologie correlate possono essere davvero molto gravi. Dato che noi non abbiamo gli strumenti per stabilirlo, il consiglio è sempre quello di monitorare quotidianamente Fido e sentire lo specialista al primo segnale anomalo. Il tempo può essere un alleato, se si interviene presto, o un nemico (se si indugia). Meglio una visita ‘a vuoto’, che la sottovalutazione di una sintomatologia grave e che può portare al decesso di un membro importante della famiglia.