Farmaci comportamentali per il cane: a che cosa servono?
Cosa sono i farmaci comportamentali per il cane e quando si usano? Ecco cosa sapere in merito a questa parte importante della medicina veterinaria
Esiste un gruppo di farmaci che viene utilizzato in medicina veterinaria per trattare i problemi di comportamento degli animali domestici, cani inclusi. Ovviamente dopo un’accurata diagnosi che determini la causa scatenante del problema.
Non è così scontato che il veterinario approvi l’uso di questi farmaci per Fido e sono indicati soltanto quando sono strettamente necessari per rispondere all’esigenza del cane. Tanto per fare un esempio, si usano nei casi in cui il quattro zampe non risponde con successo alla terapia comportamentale o in cui potrebbe essere difficile (o pericoloso) procedere senza l’ausilio di farmaci.
Se è eccessivamente ansioso o mostra comportamenti che potrebbero essere dannosi per se stesso o per gli altri, quando ci sono anomalie cerebrali i farmaci comportamentali per il cane possono essere la soluzione. Vediamo come funzionano e soprattutto come si utilizzano.
Come funzionano
Nella medicina veterinaria molti dei farmaci comportamentali per il cane sono gli stessi utilizzati per noi bipedi. Parliamo di diverse classi di farmaci utili per affrontare situazioni problematiche caratterizzate da paura, ansia e fobie ma anche disturbi compulsivi, disfunzioni cognitive e problemi di eccitazione e frustrazione.
Usare i farmaci comportamentali per il cane non risolve alcun problema se alle spalle non c’è una terapia comportamentale di sostegno. Ed è per questo che non è sempre consigliato iniziare a somministrarli al cane, proprio perché nella maggior parte dei casi basta l’intervento dell’educatore o del comportamentista.
I farmaci comportamentali per il cane agiscono alterando la neurotrasmissione, cioè il modo in cui il cervello elabora e trasferisce le informazioni. Possono contribuire alla crescita di nuovi percorsi neurali o aumentando/diminuendo la produzione di neurotrasmettitori (serotonina, dopamina, norepinefrina). Talvolta contribuiscono a rendere più efficiente l’elaborazione delle informazioni e aumentano la capacità di apprendimento di Fido.
Quali sono
Ad oggi pochi dei farmaci utilizzati nella terapia comportamentale veterinaria sono stati approvati per gli animali domestici. La maggior parte dei farmaci usati sono umani quindi dosi, effetti collaterali e applicazioni per animali sono stati estrapolati dall’uso umano.
Tali farmaci si devono usare solo ed esclusivamente sotto la supervisione del veterinario, anzi potrebbe esser necessario firmare un modulo in cui si riconosce il proprio consenso informato per tale uso.
Ogni caso deve essere gestito individualmente perciò non possiamo dire genericamente quando è giusto impiegare i farmaci comportamentali per il cane. Ogni animale domestico ha una storia clinica a sé.
Tipi
I farmaci comportamentali per il cane si suddividono fondamentalmente in tre tipi, in base all’azione che svolgono. Da una parte ci sono gli psicolettici, che agiscono direttamente sul sistema nervoso centrale regolandone le risposte. Poi ci sono gli psicoanalettici, ovvero quelli che svolgono un’azione stimolante sull’attività mentale. Infine abbiamo gli psicodislettici, cioè sostanze perturbanti con effetti allucinogeni e inebrianti.
Ansiolitici, antidepressivi, antipsicotici, stabilizzatori dell’umore. Come possiamo vedere di farmaci comportamentali per il cane ne esistono tanti e con gli effetti più disparati. Non c’è proprio da scherzare e prima di darli a Fido dobbiamo assicurarci che sia controllato dal veterinario. Mai affidarsi al fai da te o alle ricerche sul web, si devono usare con molta, moltissima cautela.
Controllo del veterinario
I farmaci comportamentali per cani possono essere prescritti solo da veterinari e comportamentisti specializzati. Idealmente è meglio lavorare con un veterinario comportamentista certificato o con un veterinario esperto in disturbi comportamentali.
Questi professionisti specializzati possono aiutare a valutare i pro e i contro dei vari farmaci per ogni singolo paziente e sono essenziali per escludere altre patologie, prima di procedere con una terapia comportamentale.
Esistono molti disturbi endocrini, neurologici, gastrointestinali, dermatologici e perfino muscolo-scheletrici che possono contribuire o causare problemi comportamentali.
Quando si usano
I cani che soffrono di problemi legati a paura, ansia o eccitazione possono fare progressi incredibili con un addestramento appropriato. E, come anticipato, non è detto che servano farmaci comportamentali per il cane con questo tipo di problemi.
Questi farmaci dovrebbero essere considerati come parte di un programma comportamentale più complesso, solo quando un professionista medico qualificato determina che le condizioni comportamentali di Fido non rientrano in parametri normali o il cane non risponde al semplice addestramento.
Quando il veterinario potrebbe raccomandare farmaci comportamentali per il cane? Innanzi tutto quando Fido sperimenta regolarmente livelli di paura, ansia o eccitazione tali da avere un impatto significativo sulla qualità della sua vita, fino a comprometterne la capacità di apprendimento. Sono utili anche quando il cane risponde a determinati eventi o stimoli in modo così intenso da rendere difficile o impossibile l’apprendimento.
Alternative naturali
Parlare di farmaci comportamentali per il cane fa un certo effetto, lo stesso che del resto provoca quando si tratta di persone. È un tema da non prendere alla leggera ma neanche con troppo timore. Non dimentichiamo che con l’aiuto del veterinario possiamo risolvere qualsiasi problema e fare in modo che Fido torni a vivere felice e sereno.
Come abbiamo visto, l’uso dei farmaci di questo tipo non è affatto scontato e sono molti di più i casi in cui il veterinario predilige altre soluzioni. La terapia comportamentale e l’addestramento possono essere coadiuvate anche da rimedi naturali, cioè sostanze tranquillanti di origine vegetale che non hanno effetti collaterali.
Spray, diffusori, capsule, talvolta persino collari. Ne possiamo trovare tantissimi e diversi tra loro, ma attenzione: prima di darli al cane dobbiamo sempre chiedere il parere del veterinario per capire se vanno bene o potrebbero far male a Fido.
Tra le erbe officinali più conosciute e utilizzate (anche da noi bipedi) ci sono senza dubbio la valeriana e la camomilla. La prima è molto utile contro l’ansia o negli stati di iperattività ed è un vero toccasana per conciliare il sonno. La seconda, invece, è indicata quando il cane è molto stressato e nervoso o per risolvere problemi di digestione.
Possiamo citare anche erbe tranquillanti come l’echinacea, la lavanda, l’erba di San Giovanni (o iperico) e i fiori di Bach. Ricordate di consultare sempre il veterinario prima di dare qualsiasi cosa al cane e di far molta attenzione a seguire correttamente le dosi e la posologia. Anche se parliamo di alternative naturali, non vuol dire che non possano far male a Fido se usate in dosi sbagliate!