Tutti i falsi miti da sfatare relativi al comportamento del cane
Il nostro migliore amico vive in simbiosi con noi, ciò non ha impedito che si creassero dei falsi miti sul comportamento del cane che vale la pena sfatare
Fido è il migliore amico dell’uomo e, in quanto tale, se ne dicono tantissime su di lui. Ecco perché vale la pena sfatare tutti i falsi miti sul comportamento del cane. Per quanto il rapporto tra bipedi e quadrupedi sia sempre più simbiotico, complici i decenni di evoluzione a stretto contatto con l’uomo, e il gap comunicativo inevitabile tra due specie diverse si sia ridotto, ci sono ancora degli errori interpretativi sui quali è bene fare chiarezza.
Inoltre, anche se cercare e trovare informazioni – ad oggi – sia molto più semplice. Ci sono tante credenze errate che circolano in merito all’atteggiamento della nostra piccola palla di pelo. Ecco perché noi non ci stancheremo mai di ricordare che qualsiasi articolo sul web o notizia non verificata non possono sostituire il parere del veterinario di fiducua e di un etologo certificato.
Uno sguardo di insieme
La vera sfida è saper riconoscere una menzogna dalla verità, così da riuscire a sfatare i falsi miti sul comportamento del cane. Visto il ruolo importante che il nostro amico a quattro zampe ha nelle nostre vite, e viceversa, è bene cercare di non alimentare teorie errate. Comprendere correttamente il linguaggio del cane è il primo passo perché il rapporto con lui non abbia intoppi.
Infatti, perché la convivenza sia pacifica e ci si possa aiutare reciprocamente, è bene conoscere il più possibile il mondo del cane. Facendo bene attenzione a non dare credito a ciò che di fuorviante circola sugli argomenti più o meno ricercati online.
Il cane che scodinzola è sempre felice
Non si tratta di certo di un’affermazione errata, ma una precisazione è d’obbligo. Non sempre la coda in movimento esprime contentezza. Lo scodinzolio, infatti, è un riflesso dovuto all’eccitazione, la quale non è per forza sintomo di felicità.
La velocità del movimento, la direzione, l’ampiezza e tanti altri piccoli dettagli possono darci tante altre informazioni in più, che ci dicano effettivamente cosa stia provando il nostro amico a quattro zampe.
Se vuole manifestare felicità e gioia, Fido farà dei movimenti veloci e ampi, da destra verso sinistra. Oltretutto muoverà i fianchi, salterà e girerà su se stesso. Ci dirà in tutti i modi di avere voglia di coccole e di una sessione extra di gioco.
Con un oscillamento lento, la coda dritta Fido si sta dimostrando curioso. Ma ci vuole un attimo a cambiare stato d’animo: se la coda è a mezz’asta e compie pochissimi movimenti, denota insicurezza e paura. Se è rivolta verso sinistra vuol dire che il nostro amico a quattro zampe è nervoso e qualcosa lo irrita non poco.
I Dobermann possono impazzire
Tra i falsi miti sul comportamento del cane, questo forse è il più assurdo. Almeno agli occhi di chi ha un po’ di esperienza con gli amici a quattro zampe. Intanto, però, non sono poche le persone che credono, e lasciano credere, che il Dobermann – intorno al settimo anno di vita – perda la sanità mentale.
La ragione? Il cranio sarebbe troppo piccolo per contenere il cervello, che sarebbe quindi in qualche modo compresso. Nonostante non ci sia alcuna prova scientifica a prova di quanto appena detto, il carattere irrascibile del cane e la cattiva fama che lo precede non fanno altro che avvalorare la tesi.
Il naso umido è sintomo di benessere e i vecchietti non imparano più
Tra i falsi miti sul comportamento del cane c’è anche questo, e riguarda la salute della nostra piccola palla di pelo, precisamente il suo importante naso. Si pensa (lo pensavo anche io) che il naso umido voglia indicare che Fido sta bene. Nulla di più sbagliato. Il naso bagnato è sintomo di una corretta idratazione. Un aspetto non di poco conto, considerando le conseguenze a cui va incontro un cane disidratato, ma non per questo dobbiamo saltare le visite dal veterinario di fiducia – che conosce anche eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza -, pensare che l’antiparassitario o i richiami dei vaccini non siano importanti. Fido potrebbe star male e avere comunque il naso umido!
Una tendenza che abbiamo anche con i bipedi un po’ in avanti con l’età è quella di credere che non siano più reattivi come un tempo. Nella fattispecie, è opinione comune che il cane anziano non sia più in grado di imparare.
Anche questo è tra i falsi miti sul comportamento del cane. Sì, è vero che gli esemplari giovani abbiano una maggiore capacità di apprendimento, ma non vuol dire che gli anziani abbiano il cervello atrofizzato, anzi: hanno bisogno di mantenerlo quanto più possibile in allenamento. Invece, potrebbe tornare utile sapere perché un cane anziano cammini più lentamente e come possiamo aiutarlo ad alleviare le proprie sofferenze. Sono altre le patologie di cui è bene preoccuparsi.
Cane grande, casa grande
Ecco, anche in questo caso, non è proprio così. Sì, è vero che ogni razza ha le proprie esigenze e che ci sono quelle che hanno bisogno di dedicare più tempo della giornata al movimento per incanalare correttamente le proprie energie, ma questo spesso non ha nulla a che vedere con la stazza.
Il fatto di non avere un giardino, in genere, frena chi avrebbe il dedisiderio di adottare un amico a quattro zampe. Posto che qualsiasi appartamento è meglio della gabbia un metro per un metro del canile, sono tante altre le valutazioni da fare prima di procedere con un’adozione responsabile.
Prima di tutto, pensiamo alle risorse economiche ed emotive che abbiamo a disposizione e valutiamo se sono sufficienti. Fido non è alla stessa stregua di un peluche che può essere abbandonato in un angolo e periodicamente ha bisogno del veterinario, per non parlare delle visite extra dovute a un malessere improvviso e non prevedibile.
Inoltre, i cani soffrono molto la solitudine – nei casi più gravi si arriva a parlare di ansia da separazione – quindi se siamo delle persone che stanno 20 ore su 24 fuori per lavoro, non prendiamo in casa con noi un altro essere vivente.
Senza dubbio, avere un giardino dove far scorrazzare in lungo e il largo il proprio compagno di avventure quadrupede non è un punto a proprio sfavore; ma sono tante le razze (e i meticci) che vivono perfettamente in appartamento. Se non è molto grande, ma vale a prescindere, possiamo sopperire con maggiori uscite giornaliere, magari al parco sotto casa (dove Fido può familiarizzare anche con altri cani, perché no?).
In ogni caso, più che la stazza, dunque, è il carattere che va preso in considerazione ed è per quello che il nostro amico a quattro zampe potrebbe soffrire in un ambiente non troppo ampio. La dimostrazione è che esistono razze più tranquille e mansuete giganti e altre più peperine ma in miniatura: l’apparenza spesso inganna e questo è tra i falsi miti sul comportamento del cane da sfatare.