Era triste e non capiva perché nessuno lo voleva, finché un cuore buono gli si è avvicinato
Anche questo cucciolone con un triste passato ha avuto il suo lieto fine.
Il randagismo è un fenomeno molto diffuso poiché molte persone abbandonano gli animali per strada. A gravare la situazione è la non sterilizzazione delle femmine, perché molti non vogliono spendere soldi per l’intervento. Ed è così che questi animali, liberi ed interi, si riproducono ed incrementano la popolazione dei cani randagi. Questi poveretti si ritrovano a vivere per strada, sotto le intemperie, a cercare del cibo per strada, tra i bidoni della spazzatura. Ogni giorno mettono a rischio la loro vita poiché soggetti al pericolo della città, ad esempio, le automobili che potrebbero investirli, o semplicemente possono contrarre delle malattie, o essere infestati da parassiti. Non avendo un proprietario che somministra loro un antiparassitario per proteggerli da pulci e zecche o che li porta dal veterinario per curarli, sono più predisposti all’insorgenza di patologie. Un giorno un uomo ha trovato un cucciolone triste abbandonato legato ad una catena.
Il povero animale viveva in una strada sterrata, legato ad una lunga catena d’acciaio. Probabilmente il suo padrone lo aveva abbandonato lì e lo ha fissato alla parete di una casa distrutta per evitare che lo seguisse. Il cagnolino era molto magro e quando l’uomo è arrivato lo ha trovato rannicchiato ad un angolo, con il morale a pezzi. Era davvero molto triste. Il soccorritore non ha resistito a lasciarlo lì, così l’ha preso l’ha fatto salire in macchina per portarlo presso una clinica veterinaria.
Qui i medici hanno effettuato tutte le analisi del caso per controllare lo stato di salute del trovatello, che il signore ha chiamato Bruno. Il cagnolino era disidratato ed affamato poiché erano giorni che non si nutriva, ed aveva un’infezione sistemica in corso. Per risolverla il medico gli ha prescritto un ciclo di antibiotici e dopo 7-10 giorni la situazione sarebbe migliorata. Bruno è stato adottato dal soccorritore che gli ha salvato la vita. Lo ha ospitato in casa sua, dove ha un grande giardino in cui cucciolone può correre e giocare. Ora Bruno sta bene, si è ripreso in breve tempo e vive felice con la sua nuova famiglia che lo ama e si prende cura di lui.