Educatore cinofilo: a chi, perché e quando serve?
L’educatore cinofilo è fondamentale per la socializzazione del cane. Una figura determinante per insegnargli a interagire con il mondo che lo circonda
Il benessere del nostro amico a quattro zampe passa anche dal suo stile di vita. Questo dipende anche dalla fase di socializzazione, che dovrebbe cominciare sin dalle prime settimane di vita.
Si tratta di un periodo determinante, che lo segnerà per sempre. Ecco perché è importante affidarsi a personale certificato e qualificato, che sappia il fatto suo.
Sapere scegliere l’educatore cinofilo per la nostra piccola palla di pelo è importantissimo per seguire un percorso consapevole e mirato. Fido infatti impara a interagire con il mondo che lo circonda nel rispetto di tutti gli attori in gioco, bipedi e quadrupedi indistintamente.
Chi è?
Sul web, che spesso è una risorsa ma che deve anche essere utilizzata con raziocinio, ci sono tanti corsi e tante figure riconducibili all’educatore cinofilo. Saper distinguere tra quelli realmente validi e certificati e i sedicenti professionisti non è sempre facile, ecco perché il nostro consiglio è sempre quello di affidarsi ad allevatori e esperti del settore consigliati dall’Enci, l’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana.
Le definizioni di questo esperto sono tante e le scuole di pensiero forse di più, ma è bene avvalersi di personale certificato da qualcuno che ha una certa rilevanza nella cinofilia. Nella fattispecie, sul sito ufficiale dell’Enci, infatti, è possibile consultare il Registro degli addestratori cinofili e il quello dei conduttori di esposizione in relazione alle attività connesse al Libro genealogico.
Un lavoro ad hoc in base al cane
Fondamentale è fare ordine su un argomento abbastanza confuso e su cui chiunque è portato a dire la propria, non sempre con cognizione di causa. Prima di tutto, quindi è bene mettere qualche paletto e cominciare con le giuste definizioni. In tal senso, è bene conoscere con precisione il ruolo dell’educatore cinofilo. A lui compete la socializzazione dei nostri amici a quattro zampe. Li prepara in maniera tale che possano superare le verifiche zootecniche previste dalle differenti prove di lavoro, in maniera tale che vengano messe in luce le specifiche qualità naturali a seconda dell’impiego e della loro affidabilità.
Ogni razza, infatti, a prescindere dagli standard che devono essere rispettati, ha le proprie peculiarità, i pregi e i difetti che vanno presi in considerazione. Ci sono razze di cani perfette per l’agility, altre razze di cani facili da addestrare e alcune poco inclini all’obbedienza. Gli esperti queste distinzioni le devono conoscere, devono saper consigliare a chi sta cercando l’esemplare giusto da adottare e – nel contempo – salvaguardare il benessere psicofisico di Fido.
Addestramento classico
Prendere un cane non è uno scherzo e farlo vivere al meglio un atto di altruismo e di responsabilità. Un professionista che sa il fatto suo, infatti, è consapevole che tra i suoi compiti c’è quello di impartire degli insegnamenti che hanno il fine di agevolare una convivenza pacifica tra bipede e quadrupede, tenendo a mente che ormai il nostro amico a quattro zampe è un componente della famiglia a tutti gli effetti e che non è più solo un mero strumento che aiuta le squadre cinofile delle forze dell’ordine o che salvaguarda la proprietà privata.
Il nostro adorato Fido è alla stregua di un figlio e il legame che si instaura è consequenziale. Per arrivare a un rapporto quasi simbiotico, può tornare utile sapere come parlare al cane per farlo sentire sicuro e protetto e comprendere a fondo il linguaggio del cane.
Il cane entra a far parte della vita sociale nel complesso attraverso uno sviluppo mirato e consapevole delle capacità di apprendimento. Sarà l’addestratore a indirizzarlo verso l’impiego specifico previsto per ciascuna razza, e non a caso. L’obiettivo è migliorare la responsabilizzazione e la conoscenza di quello che è il migliore amico dell’uomo, di nome e di fatto. Si tratta di stabilire una relazione che si basa su affidabilità, equilibrio e docilità.
Addestramento gentile
L’educatore cinofilo può essere anche un conduttore di esposizione (conosciuto anche con il nome di dog handler). Lui ha il compito di socializzare i nostri amici a quattro zampe e di prepararli a ricevere un giudizio – si spera positivo – dal parte di un giudice esperto in materia di verifiche zootecniche di carattere morfologico. In parole povere, stiamo parlando di esposizioni e di raduni di razza. È grazie a lui, se fa un buon lavoro, che vengono esaltate le specifiche qualità naturali del nostro adorato Fido.
L’adozione non è una passeggiata e non è tutta rose e fiori, si tratta di un atto di responsabilità che dura “finché morte non ci separi”. La legge in materia di gestione degli animali di affezione ormai parla chiaro e non lascia spazio all’interpretazione. Oltre al microchip per il cane, soprattutto se si parla di razze di un certo tipo, ci sono diversi adempimenti da conoscere e rispettare.
In tal senso, l’iscrizione al Registro degli addestratori cinofili e al Registro dei conduttori cinofili di esposizione si acquisisce, su delibera del Consiglio Direttivo dell’Enci, dopo aver frequentato un corso di formazione teorico-pratico, e superato con esito favorevole, un esame. A tal proposito, può tornare utile sapere quali sono i corsi di addestramento per cuccioli certificati.
Negli anni a seguire il superamento dell’esame, la permanenza ai Registri è legata al pagamento di una somma decisa dal Consiglio Direttivo. Questa deve rispettare i termini stabiliti dall’art. 10 del Disciplinare degli addestratori cinofili e dei conduttori cinofili di esposizione, approvato con D.M. n. 847 del 2013.
A ognuno il suo compito
Nel dettaglio, il Registro dell’educatore cinofilo è composto da tre sezioni. La prima è quella degli addestratori per cani da utilità, compagnia, agility e sport. La seconda sezione è quella degli addestratori per cani da bestiame, la terza è quella dedicata ai cani da caccia.
Il Registro dei conduttori cinofili di esposizione ha una unica sezione. Attenzione alle truffe, perché è previsto che l’elenco dei corsi teorico-pratici organizzati dai Centri di Formazione Riconosciuti Enci (CFRE) sia reso noto sul sito ufficiale, previa autorizzazione.
La richiesta per aderire alla formazione, poi, è previsto che siano presentate successivamente e che i corsi siano organizzati dai CFRE e solamente dalle strutture autorizzate. Possono partecipare i centri certificati Enci, i gruppi cinofili riconosciuti dall’ente in questione e le associazioni specializzate in razze che hanno ottenuto lo standard. Per qualsiasi dubbio o incertezza, è bene affidarsi ai contatti ufficiali o rivolgersi al proprio veterinario di fiducia per avere qualche indicazione mirata.