Dove adottare un cane in Liguria: piccola guida
Ogni Regione ha regolamenti a sé che possono essere anche molto diversi da loro. Ecco dove adottare un cane in Liguria e perché
Il legame che si crea tra un amico a quattro zampe e un essere umano non si può descrivere. Prima di sapere dove adottare un cane in Liguria, partiamo da questo presupposto. Si tratta, spesso e volentieri, di un peloso che ne ha passate davvero tante; che non vede l’ora di poter dare amore, ma che – senza comprendere il perché – non è ancora riuscito a riceverlo.
Mentre molti cercano un quadrupede di razza, con tanto di pedigree, chi porta a casa con sé un cane che proviene dal canile vivrà un’esperienza di empatia e catarsi che non ha eguali.
Un viaggio in Liguria
In questa regione ci sono più di 900 esemplari, dislocati in 17 strutture, tra essi un canile sanitario gestito dalla Asl 3 di Genova e 16 rifugi. A tutela degli animali domestici e contro il randagismo, a livello regionale, esiste la legge 23/2000. Con essa vengono condannati aspramente tutti i maltrattamenti sugli animali, gli atti di crudeltà e l’abbandono. A vigilare sono i servizi veterinari delle Asl.
Per favorire le adozioni responsabili, sono sconsigliati gli annunci sui social che trattano animali di razza. Spesso ci si imbatte in commerci illegali che partono dall’estero, senza garanzie di provenienza e salute.
Adottare un cane ospitato nelle strutture della Liguria, invece, vuol dire avere una serie di certezze. Gli amici a quattro zampe sono tutti con il microchip, il libretto delle vaccinazioni e i trattamenti antiparassitari in ordine. Inoltre sono sterilizzati.
L’elenco delle strutture
Dove adottare un cane in Liguria non è difficile saperlo. Di seguito la lista di tutte le strutture e i rifugi legalmente riconosciuti, nei quali i diritti di Fido e i nostri vengono senza dubbio tutelati. A Genova:
- Canile Municipale di Monte Contessa;
- Canile del Monte Gazzo;
- Lega Nazionale Difesa del cane;
- Canile di Rapallo;
- Rifugio nel bosco;
- Buoncanile – Dogsville Parco Canile;
- Rifugio Sherwood.
A Savona e provincia:
- Canile municipale di Savona;
- Canile municipale di Cairo Montenotte;
- Parco canile Dog Ranch, Associazione Teste di Cane;
- Bendicò;
- Canile di Finale Ligure;
- Canile di Albenga.
A Imperia e provincia:
- Rifugio La Cuccia;
- Gli Ulivi;
- Rifugio del Cane ENPA;
- Pluto’s Residence.
La Spezia e provincia:
- Canile del Pezzino;
- Canile municipale di San Venerio;
- Rifugio Beta Onlus di Sarzana;
- Canile municipale di Mulazzo (Lunigiana).
Sono tutti centri riconosciuti e dove possiamo essere certi di non incorrere in truffe o meccanismi poco chiari. Se vogliamo salvare una vita in Liguria, rivolgiamoci a uno di questi.
Il canile non è una casa
Il primo motivo è legato all’equilibrio psicofisico di Fido: il cane non può vivere in canile. Non merita di passare il resto dei suoi giorni in un recinto, costretto, in balia di ansia e tristezza.
Gli amici a quattro zampe vanno incontro a malesseri di varia natura, alcuni dei quali anche di una certa entità, sia perché esposti al freddo che al caldo. I danni psicologici sono più che evidenti:
- Ululano, senza un motivo apparente (in realtà ne hanno diversi);
- Abbaiano;
- Piangono;
- Cercano in tutti i modi di attirare l’attenzione;
- Sono irrequieti o apatici;
- Grattano sulla grata;
- Si raggomitolano in un angolo;
- Non mangiano e/o non bevono;
- Temono qualsiasi cosa sino a tremare.
Chi è stato almeno una volta in rifugio sa di cosa si parla, ha visto l’aria mesta e triste che si trova in ogni singolo box: c’è chi lo manifesta di meno, chi di più, ma nessuno vorrebbe vivere fino alla fine dei propri giorni in condizioni simili.
Fido è unico e insostituibile
Soprattutto se si tratta di un meticcio, ma più in generale vale comunque, non c’è un amico a quattro zampe uguale a un altro. Anche se sono figli di un allevamento selettivo, mirato a mettere in risalto determinati tratti caratteristici e standard di razza.
L’unicità non si manifesta solo fisicamente, ma anche e soprattutto dal punto di vista caratteriale. Ogni esemplare è diverso da un altro. Tutto questo si accentua nei meticci, il risultato di incroci tra razze. Non sono prevedibili dettagli anatomici, colore del mantello, temperamento e personalità; è tutta una sorpresa: l’indole è singolare e insostituibile.
Dove adottare un cane in Liguria lo sappiamo, ma forse non abbiamo riflettuto su cosa significhi adottare un cane traumatizzato, che ne ha passate talmente tante da non riuscire a fidarsi più di nessuno. Non è impossibile aiutarlo ad avere di nuovo fiducia nell’uomo, è necessaria soltanto un poco di pazienza e un sacco di amore: deve capire che i bipedi non sono tutti uguali, grazie a Dio.
Salviamo due vite in un colpo solo
Una delle due vite, è scontato, è quella del nostro amico a quattro zampe al quale – finalmente – viene data la possibilità di vivere una vita che è degna di essere chiamata tale. L’altra vita che viene salvata è quella di chi adotta.
Si stima, per difetto, che circa il 75% dei cani nei canili sia di razza mista. Questo significa che non vengono scelti facilmente e che hanno maggiori possibilità di finire la loro, spesso breve, vita all’interno di un box un metro per un metro.
Anche se alcuni centri stanno cominciando ad attuare una politica di “non eutanasia”, in realtà questa pratica è ancora utilizzata: 670.000 è il numero stimato negli Stati Uniti d’America. Questo destino è riservato in special modo a esemplari anziani e malati, ma anche sani che non vengono adottati dopo un determinato periodo di tempo.
Da solo, questo è già un motivo più che valido per prendere una decisione come quella di portare a casa con sé un’anima bella, ma ce n’è un’altra. Fido salverà anche la nostra vita: ci farà comprendere che cosa sia l’amore incondizionato, cosa significhi essere grati per sempre e cosa sia la fedeltà senza se e senza ma.
I canili sono sovraffollati
Se sappiamo dove adottare un cane in Liguria, sappiamo anche che aiutiamo a fare spazio per qualcuno che è ancora lì fuori a rischiare di morire. La gestione di certe strutture non è per nulla facile: non ci sono fondi, risorse e i volontari fanno quello che è in loro potere.
Esistono però molti quattro zampe che vengono maltrattati e abusati per le vie cittadine, manca ancora una cultura del rispetto verso gli animali e, spesso, a pagarne le conseguenze a un prezzo altissimo e immotivato sono cani e gatti.
Freddo, raffreddore, febbre e fame sono le sofferenze principali che devono affrontare se non c’è posto per loro in rifugio. Quindi, è necessario che ognuno faccia la propria parte, dando la possibilità ai volontari di salvare quante più vite possibile.
Le condizioni di vita di Fido saranno migliori
“Salvare un animale non cambierà il mondo, ma cambierà il mondo per quell’unico animale”: questa è una ragione che dovrebbe spronarci ad adottare. Una vita in rifugio, per quanto migliore di quella in strada, non si può definire tale. I cani soffrono tremendamente gli abbandoni e la solitudine, non riusciranno mai a capire perché sia capitata loro una sorte migliore.
Fido potrà vivere un’esistenza confortevole e dignitosa, sentirsi veramente amato e considerato. Mi raccomando, però: prima di un passo del genere è consigliabile fare tutte le valutazioni del caso, per essere sicuri di potersene prendere cura finché morte non separi. Un cane è per sempre, non è un peluche e non si può rispedire al mittente.