Dobermann, socializzazione: quando deve iniziare e in che modo?

Quali sono le informazioni importanti da sapere riguardo la socializzazione del Dobermann? Scopriamo qualche trucco.

Quali sono i passi da seguire per una buona socializzazione del Dobermann? Quando bisogna iniziare a interagire con lui? Ecco qualche informazione che ci può aiutare a comprendere come relazionarsi al meglio con lui.

Dobermann: chi è?

dobermann devil dog

Chi è il Dobermann? Cosa sappiamo di questo elegante e raffinato esemplare? Quali sono le caratteristiche che meglio descrivono il suo atteggiamento nei confronti del mondo? Cosa dobbiamo sapere riguardo la socializzazione? Scopriamo insieme qualche dettaglio.

Il Dobermann è un cane di taglia medio-grande, ufficialmente riconosciuto dalla FCI, la Federazione Internazionale delle Associazioni di Allevatori Canini. Appartiene al Gruppo 2, Cani di tipo Pinscher e Schnauzer, Molossoide e Cani Bovari Svizzeri, alla Sezione 1, Tipo Pinscher e Schnauzer.

La sua stazza tozza, piazzata e resistente gli offre un portamento elegante, raffinato ma anche austero e imponente. Tutto ciò, infatti, lo fa sembrare un cane dal temperamento combattivo e irruente. In realtà, non possiamo smentire questo aspetto. Il Dobermann, perciò, ha un carattere tosto, determinato e abbastanza testardo. Tuttavia, non dobbiamo pensare, come invece comunemente si sostiene, che lui sia a priori un cane cattivo o aggressivo…tutt’altro!

Come ben sa chiunque sia un appassionato di animali, bisogna sempre andare oltre l’apparenza fisica e cercare di capire quali siano i dettagli più significativi che vanno a descrivere seriamente il temperamento di un qualsiasi essere vivente. Fra l’altro, tutto dipende da come – in questo caso il cane – viene educato e addestrato fin dalla tenerissima età.

Purtroppo, riguardo il Dobermann è molto diffusa l’idea che lo vede come un animale aggressivo. Il motivo di tutto ciò è questo: ci sono molti precedenti che lo hanno visto all’attacco in svariate situazioni! Infatti, non si può di certo non nominare il suo coinvolgimento nei combattimenti clandestini, messi in atto da uomini poso rispettosi dei diritti degli animali e soltanto egoisti e desiderosi di accrescere il proprio patrimonio.

Il Dobermann, proprio in virtù del suo aspetto fiero, robusto e della sua corporatura molto resistente a qualunque tipo di situazione, si è sempre prestato benissimo (purtroppo!) per sostenere questo tipo di “gare” (ovviamente illegali!). Quello che bisogna sottolineare, fra l’altro, è anche un altro aspetto. Dal momento che in queste occasioni lo scopo era sempre quello di vincere quanti più soldi e incontri possibili, il combattente non solo doveva essere forte e veloce, ma doveva anche fare in modo di intimorire, a qualunque costo, il suo avversario.

Ecco da dove nasce l’espressione spesso attribuita al Dobermann del “devil dog“. Tale locuzione, come possiamo immaginare, fa riferimento all’aspetto della razza. In particolare, si rifà al suo muso che, oltre ad essere lungo, snello e pronunciato, è caratterizzato dalla forma squadrata della testa con occhi intriganti dallo sguardo profondo e con orecchie piccoline e dritte. È soprattutto la forma di quest’ultime che ha suscitato tale denominazione! L’immagine che ricorda, infatti, è quella che comunemente si ha di un diavoletto: le orecchie, infatti, somigliano a un bel paio di corna!

Da cosa dipende tutto ciò? Geneticamente il Dobermann ha questa conformazione. Tuttavia, per fare in modo che gli avversari, durante i combattimenti, fossero maggiormente spaventati dal suo aspetto, gli umani spesso misero in atto la pratica dal taglio delle orecchie e della coda.

Questo, oltre ad attribuirgli un aspetto “più cattivo” e minaccioso, permetteva una maggiore flessibilità e agilità nei movimenti. Inoltre, nell’eventualità in cui l’esemplare fosse colpito in punti così delicati, non ci sarebbe stato un eccessivo sanguinamento o dolore. Dunque, l’incontro sarebbe stato sicuramente più facile.

Insomma, la cattiveria che comunemente è attribuita al Dobermann non può minimamente essere considerata reale! A questo punto ci chiediamo: cosa sappiamo riguardo la socializzazione del Dobermann? Dobbiamo essere bravi noi a risolvere la questione alla radice: agiamo sull’educazione e sull’addestramento del nostro cucciolo, fin da quando è ancora molto piccolo.

Come addestrare un Dobermann?

dobermann divertito

Quali sono i trucchi per educare al meglio un esemplare di Dobermann? Di cosa dobbiamo preoccuparci quando ci troviamo di fronte un cane così elegante e raffinato, ma anche di una stazza così incombente? Il primo segreto da svelare è proprio il segunete: bisogna avere tanta calma e pazienza, ma anche polso e autorevolezza!

Attenzione, poi, a non cadere nel circolo vizioso dell’autorità troppo aggressiva! Di fronte ad un cane così testardo e caparbio, può venire facilmente spontaneo agire in modo istintivo e “cattivo”. In realtà, dobbiamo assolutamente evitare di cadere in questo buco nero: così non faremmo altro che ottenere l’effetto contrario. La reazione, in tal caso, non sarà di certo calma, controllata e quieta, anzi!

Questo cane, insomma, deve essere gestito con serenità e tranquillità. Sicuramente, per prendersi cura al meglio della sua educazione, è bene agire tempestivamente. Iniziare la socializzazione del Dobermann fin dai primissimi mesi di vita è la giusta soluzione. Ovviamente, l’obiettivo è sempre lo stesso: farlo adattare a qualunque tipo di contesto, cercando di tenere a bada gli istinti primordiali e quelli più animaleschi!

Tutto questo è funzionale a instaurare un bellissimo rapporto con lui. Inoltre, gli offre la possibilità di relazionarsi in modo sano ed equilibrato con tutti quelli che si trovano sul suo cammino. Un cane come il Dobermann deve necessariamente essere tenuto a bada al meglio, altrimenti potrebbe rivelarsi molto irruente e esuberante.

Questo non avviene necessariamente in modo cattivo; tuttavia, dobbiamo sempre considerare che abbiamo di fronte un cane dalla stazza ben piazzata, che arriva a pesare anche 40 kg! Dunque, tutto risulta comunque alquanto invadente e “pesante”. La sua corporatura, insomma, va tenuta assolutamente in esame nel momento in cui decidiamo di accogliere in casa un esemplare del genere.

Il fatto di entrare in confidenza con l’uomo, con gli amici appartenenti alla famiglia e con eventuali estranei senza essere fin troppo vivace è l’unica condizione per evitare che si creino, anche involontariamente, situazioni sconvenienti.

Insomma, il Dobermann può tranquillamente essere educato e addestrato nel migliore dei modi. Serve un po’ di accortezza! Il suo carattere può essere temprato in modo funzionale al raggiungimento del nostro scopo. Questo, ovviamente, è farlo socializzare con tutti in modo positivo! Comunque, per raggiungerlo, bisogna avere polso e carattere! E, soprattutto, non dimentichiamo una cosa: un po’ di esperienza non fa mai male! È importante saperlo prendere nel modo giusto e concedergli l’opportunità di farlo fidare di noi.

Sicuramente non dobbiamo aspettarci un cane facile da gestire e propenso a darci retta al primo approccio. Bisogna riuscire a capire quale sia il modo più giusto per entrare in confidenza con lui. Quello che è certo è che il Dobermann è perfettamente in grado di rendersi conto quando la persona che gli si trova di fronte è ben disposta nei suoi confronti.

La socializzazione del Dobermann, dunque, oltre ad avvenire in tenera età, deve anche tener conto di altri parametri. Lui, infatti, è un cane che ha bisogno di continui stimoli, di molto movimento, di iperattività e di possibilità di sfogarsi. Con il giusto approccio, quindi, potremmo imparare a gestirlo e ad instaurare una bellissima e duratura amicizia con lui. Andare incontro alle sue esigenze, di certo, favorirà tutto questo.

Una volta presa confidenza il Dobermann è uno dei cani più fedeli, rispettosi e leali che ci siano! La nostra sicurezza, in sua presenza, non sarà mai messa in discussione! Lui farà di tutto pur di difendere il suo territorio, la sua famiglia, i suoi amici.

Allevamenti

dobermann elegante

Dopo aver parlato del Dobermann e della sua socializzazione, vediamo ora qualche informazione utile per capire come eventualmente reperire un esemplare di razza pura. In Italia, ci sono strutture sparse su tutto il territorio nazionale poiché la razza è davvero molto diffusa, richiesta e conosciuta. Ecco i luoghi dove possiamo trovare degli allevamenti ufficialmente riconosciuti dall’ENCI, l’Ente Nazionale Cinofilia Italiana:

  • Abruzzo: Chieti, Pescara
  • Basilicata: Matera
  • Calabria: Reggio-Calabria
  • Campania: Benevento, Caserta, Napoli, Salerno
  • Emilia-Romagna: Bologna, Forlì-Cesena, Piacenza, Reggio-Emilia
  • Lazio: Frosinone, Latina, Rieti, Roma, Viterbo
  • Liguria: Genova, Imperia, Savona
  • Lombardia: Bergamo, Brescia, Milano Monza-Brianza, Pavia, Sondrio, Varese
  • Marche: Ancona, Macerata, Pesaro-Urbino
  • Piemonte: Alessandria, Cuneo, Torino, Vercelli
  • Puglia: Bari, Brindisi, Lecce, Taranto
  • Sicilia: Catania, Palermo, Siracusa, Trapani
  • Trentino-Alto Adige: Trento
  • Toscana: Firenze, Livorno, Lucca, Pisa
  • Umbria: Perugia, Terni
  • Valle D’Aosta: Aosta
  • Veneto: Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza

Articoli correlati