Disordini alimentari del cane: quali sono e cosa fare
Disordini alimentari del cane: quali sono? Sono problemi dovuti ad eccessive razioni o alimenti che non vanno bene per il cane
I disordini alimentari del cane, esattamente come succede a noi esseri umani, possono intaccare il normale svolgimento della nutrizione. Possono essere più o meno gravi e portare a molteplici conseguenze, il nostro obiettivo è quello di fare un po’ di ordine in una sfera poco conosciuta, sia in ambito animale che umano.
Anche gli amici a quattro zampe, infatti, possono soffrire di problemi allo stomaco o all’intestino. Questi disturbi possono dipendere da una indigestione o da cause molto più profonde e preoccupanti. Noi ci concentreremo su queste ultime.
Uno sguardo di insieme
Con l’espressione “disordini alimentari del cane” ci si può riferire a moltissime patologie, la maggior parte di esse poco conosciute e, per questo, erroneamente sottovalutate. I fattori che entrano in gioco possono essere tanti e conoscerli può fare la differenza in un’ottica di prevenzione e tempestività.
La causa scatenante può essere legata a razioni di cibo insufficienti o, al contrario eccessive; in altri casi può dipendere da una alimentazione del tutto errata. Ecco perché è importante conoscere i cibi proibiti per il cane, evitare assolutamente di ricorrere al fai da te e affidarsi al proprio veterinario di fiducia (che conosce eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza che gli consentono di avere un quadro clinico il più possibile completo).
Prima di stabilire quale sia l’alimentazione migliore per il nostro amico a quattro zampe, di scegliere tra la dieta Barf e quella naturale, è bene chiedere il supporto del nutrizionista. Lo stesso vale nel caso in cui si volesse introdurre un ingrediente nuovo e mai provato prima.
Oltre ad aspettare il nulla osta dello specialista, è bene fare una prova allergica con una quantità piccolissima. Se non assistiamo a reazioni sospette, possiamo proseguire secondo le indicazioni avute, altrimenti è meglio trovare un’alternativa che non faccia male al nostro amico a quattro zampe.
I sintomi più comuni
Più profondo e simbiotico è il rapporto bipede-quadrupede, più si conosce il linguaggio del corpo del nostro fedele amico, prima saremo in grado di individuare eventuali sintomi o segnali che dovrebbero accendere un campanello d’allarme.
Quando si tratta di alimentazione, visto lo stomaco particolarmente sensibile di Fido, le conseguenze di una condizione negativa arrivano quasi subito. Se notiamo qualcosa che non va, non perdiamoci in chiacchiere e non sottovalutiamo il problema: meglio una visita di controllo ‘a vuoto’ che un intervento tardivo, con conseguenze di una certa entità. Tra i sintomi più frequenti ci sono:
- Il respiro affannoso,
- Episodi di nausea;
- Una diarrea persistente;
- I crampi;
- Uno stato di confusione;
- La salivazione abbondante.
Se notiamo uno o più di questi sintomi, dobbiamo contattare subito lo specialista che effettuerà i controlli del caso per individuare la diagnosi corretta. In tal senso, come sempre, una anamnesi il più possibile dettagliata può fare la differenza in termini di precisione e velocità. In questo modo sarà anche più facile individuare la terapia più adeguata alla risoluzione del problema.
L’anoressia
Tra i disordini alimentari del cane, l’anoressia è tra i più frequenti. L’allerta scatta, oltre che in presenza dei sintomi appena descritti, quando si notano una perdita dell’appetito prolungata; episodi di vomito; debolezza e letargia; dimagrimento repentino; difficoltà a respirare; sintomi che possono far pensare a una infezione e improvvisi cambiamenti nell’atteggiamento.
A causare una delle patologie più complesse e gravi, soprattutto se presa sottogamba o individuata in ritardo, possono essere le malattie del tratto gastrointestinale, del fegato o del pancreas, dell’apparato urinario, del sangue, quelle che colpiscono occhi, naso, bocca e gola.
Inoltre, possono agire negativamente anche alcuni fattori ambientali. In questo caso il primo segnale da notare è l’inappetenza. Trattandosi di animali tendenzialmente abitudinari, infatti, i nostri amici a quattro zampe è facile che non prendano bene un trasloco o l’arrivo di un altro peloso in famiglia. Gli ambienti nuovi e poco familiari possono essere talmente destabilizzanti da provocare disturbi di tale entità. In questi casi, il problema potrà essere risolto solo quando Fido avrà metabolizzato la novità.
Tra le cause comportamentali che possono determinare l’anoressia nel cane c’è sicuramente l’abitudine ad aggiungere ingredienti extra nella pappa al fine di renderla più invitante e stimolare l’appetito del nostro fedele amico. Il meccanismo che scatta, se reiteriamo nel tempo questa pratica, è: inappetenza uguale razione più gustosa.
La bulimia
La bulimia, al contrario dell’anoressia, non è altro che quel disturbo che spinge il nostro adorato Fido a mangiare troppo o in modo particolarmente vorace. Tra le patologie che possono esserne la causa ci sono:
- Il diabete nel cane;
- L’ipertiroidismo;
- Il parassitismo intestinale.
Tra le motivazioni scatenanti, però, possono svilupparsi quelle di tipo ambientale, tra queste lo stress, la noia, l’ansia, la depressione o il timore di non ricevere abbastanza cibo e con regolarità dal proprio compagno di avventure bipede.
Una volta che il nostro veterinario di fiducia diagnostica la bulimia, diventa fondamentale impostare una routine alimentare ferrea e precisa. Deve basarsi sulla calma e sull’ordine. Il nostro amico a quattro zampe deve imparare ad aspettare il pranzo o la cena seduto. Tra le pratiche consigliate c’è quella di dividere il cibo in più ciotole o usare quelle con i separatori, in modo tale da allungare il tempo di ingestione degli alimenti.
Un altro consiglio che arriva direttamente dagli esperti del settore è di inserire un ‘ostacolo’ nel pasto (come, per esempio, alcune fette biscottate). In questa maniera porteremo il peloso a masticare e non a ingoiare direttamente, rendendo tutto molto più lento e controllato.
Consigli utili
Per evitare l’insorgenza di disordini alimentari del cane, è sempre una buona abitudine non saltare le visite di routine programmate con il veterinario di fiducia. Il supporto del nutrizionista nella gestione della dieta del nostro amico a quattro zampe è fondamentale, se vogliamo che cresca sano e forte. D’altra parte, non a caso esiste il detto “siamo quello che mangiamo”. Una cattiva alimentazione, infatti, si ripercuote su tutto l’organismo.
È opportuno anche ricordare sempre di non esagerare con le dosi e non si deve nemmeno eccedere con il numero di pasti quotidiani. La condizione ideale, infatti, prevede una certa regolarità giorno dopo giorno.
È una abitudine che può aiutare a smaltire eventuali razioni troppo corpose, che di norma provocano un fastidioso mal di stomaco. Particolare attenzione, poi, a livello alimentare meritano i cuccioli, che stanno affrontando una fase di sviluppo molto delicata.