Disfunzioni piastriniche nel cane: tutto quello che bisogna sapere
Le disfunzioni piastriniche provocano problemi di coagulazione nel sangue del cane. Ecco cosa sapere su questi disturbi e come curarli
Trombocitopatia è il termine che si usa per definire le disfunzioni piastriniche nel cane. Significa, cioè, che le piastrine (o trombociti) presenti nel sangue di Fido funzionano in modo anomalo.
Il problema di questi disturbi è che negli esami di sangue non figurano completamente, perciò la conta piastrinica appare normale. Di contro, però, il sangue del cane non coagula come dovrebbe e questo provoca sanguinamento spontaneo e talvolta eccessivo. Non a caso il sintomo più comune delle disfunzioni piastriniche è il sanguinamento dalle mucose di naso, bocca, orecchie e retto.
Non c’è un’età specifica per le disfunzioni piastriniche e si possono manifestare nel cane molto giovane, già durante il cambio dei dentini da latte. Ciò accade perché possono essere acquisite (ad esempio reazione a un farmaco) ma anche ereditarie (tipiche di alcune razze canine).
Disfunzioni delle piastrine: cosa vuol dire?
Come anticipato, le disfunzioni piastriniche non sono altro che un malfunzionamento delle piastrine contenute nel sangue del cane. Possono manifestarsi in tutti i cani quando sono acquisite oppure essere ereditarie e quindi tipiche di alcune razze canine in particolare.
A prescindere dalla loro causa, in caso di disfunzione piastrinica Fido ha problemi di coagulazione del sangue. Ciò dipende dal fatto che le piastrine o trombociti hanno il compito di fermare la perdita di sangue in caso di ferite e lesioni (emostasi).
Le piastrine non sono vere e proprie cellule (come ad esempio i globuli bianchi), tuttavia sono fondamentali per qualsiasi animale (anche per noi esseri umani). Hanno la capacità di raggrupparsi e aderire l’una all’altra e in questo modo riescono a sigillare le ferite.
Possiamo individuare due tipi di disfunzioni piastriniche: trombocitosi, ovvero un aumento dei valori delle piastrine nel sangue; trombocitopenia, cioè la diminuzione di questi valori. Per spiegarlo in parole semplici, possono essere troppe oppure troppo poche!
Perché le piastrine funzionano male?
Le disfunzioni piastriniche nel cane possono avere diverse cause e, come abbiamo già visto, possiamo distinguere tra quelle acquisite e quelle ereditarie (o congenite). Dunque nel primo caso le piastrine funzionano male per cause esterne, come l’interazione con un farmaco o una malattia, mentre nel secondo dipendono dalla razza del cane.
Fido può avere una disfunzione delle piastrine in risposta all’utilizzo di alcuni farmaci, in particolare antibiotici, antinfiammatori non steroidei (FANS), anestetici e antidolorifici (come l’aspirina). In questo caso si parla di disfunzione piastrinica ereditaria, ma le cause possono essere anche altre. Si possono verificare quando Fido soffre di una malattia del fegato, ad esempio, oppure di pancreatite, nefropatia o di malattie provocate da parassiti. Anche il cancro può causare un problema di coagulazione del sangue.
Diverso è il caso delle disfunzioni piastriniche ereditarie che sono tipiche di alcune razze canine in particolare come il Cocker Spaniel Americano, il Basset Hound o gli Spitz. I difetti della coagulazione si verificano spesso nei segugi e nel Cane da Montagna dei Pirenei, che possono ereditare la tromboastenia di Glanzmann di tipo I. La sindrome di Chediak-Higashi nei Collie e la Malattia di Von Willebrand sono altre due malattie che provocano disfunzioni piastriniche nel cane.
Disfunzioni piastriniche nel cane: diagnosi del veterinario
Per diagnosticare le disfunzioni piastriniche nel cane il veterinario deve conoscere tutti i sintomi e la sua storia clinica. Per questo l’aiuto del padroncino è fondamentale ed essere precisi e dettagliati è la chiave per una diagnosi di successo.
Il resto spetta naturalmente al veterinario che deve procedere con tutti gli esami del caso. Innanzi tutto un profilo biochimico, un emocromo completo, l’analisi delle urine e un pannello elettrolitico. Grazie all’emocromo completo il veterinario può capre se Fido dopo aver perso tanto sangue è diventato anemico. Tutti questi esami sono importantissimi per diagnosticare le disfunzioni piastriniche nel cane perché capita spesso che la conta piastrinica appaia del tutto normale.
Fatti gli esami di base, il veterinario può procedere con dei test più specifici come quello per la malattia di von Willebrand. Tra gli altri non possono mancare i test di coagulazione per capire se la causa della disfunzione piastrinica è una coagulopatia. Le coagulopatie sono delle malattie del sangue che alterano il naturale processo di coagulazione. Hanno più o meno lo stesso effetto delle trombocitopatie, con la differenza che non dipendono da un difetto delle piastrine ma dalla mancanza di alcune proteine nel sangue.
Trattamento del cane con disfunzioni piastriniche
Come sempre il trattamento di una malattia o di un disturbo dipende dalle cause sottostanti. Perciò per curare una disfunzione piastrinica nel cane è necessario conoscere cosa l’ha provocata. Ecco perché una diagnosi corretta è di fondamentale importanza!
Trattare i cani con questo tipo di disturbi non è semplice perché rischiano di perdere moltissimo sangue anche per un semplice taglietto. Quindi il veterinario deve ridurre al minimo le iniezioni per endovena, l’installazione di cateteri e qualsiasi procedura invasiva.
Spesso la scelta del veterinario ricade sulla trasfusione di piastrine, in modo da aumentarne i valori nel caso in cui il sangue ne sia carente. Queste trasfusioni sono utili anche in caso di intervento chirurgico quando il cane rischia di avere un’emorragia. Lo stesso trattamento è consigliato anche quando Fido ha la Malattia di Von Willebrand perché aiuta a prevenire sanguinamenti eccessivi, tipici dei cani con questa patologia. Nel caso in cui il cane è anemico, invece, il veterinario deve effettuare delle trasfusioni di sangue complete.
Questi trattamenti sono utili quando le disfunzioni piastriniche nel cane sono ereditarie o congenite. Il discorso cambia quando si tratta di difetti acquisiti!
Naturalmente in questi casi, come abbiamo visto, le cause possono essere molto diverse tra loro perciò la cura dipende da queste. Se in fase di diagnosi il veterinario ha scoperto che Fido ha una particolare malattia, deve procedere con il trattamento specifico per curarla. Eliminando la causa sottostante elimina anche le disfunzioni piastriniche. Tanto per fare un esempio, se il cane ha una disfunzione delle piastrine a causa dell’uso di antibiotici il veterinario prima di tutto non deve più farglieli assumere.
Con la giusta diagnosi Fido può ricevere il trattamento adeguato per contenere gli effetti di questo brutto problema di salute. I cani trombocitopatici vanno trattati con estrema cura anche a casa, evitando tutto ciò che potrebbe causare sanguinamento. Perciò Fido dovrebbe mangiare cibi morbidi anziché duri, oppure evitare attività e sport in cui possa ferirsi.