Dieta crudista per il cane: cos’è e in cosa funziona
I pareri sulla dieta crudista per il cane sono discordanti, ma si tratta di una pratica sempre più popolare. Cerchiamo di fare un po' di ordine
La dieta crudista per il cane sta prendendo sempre più piede, gli esperti del settore però hanno delle opinioni discordanti circa i benefici di un’alimentazione del genere. Occorre fare chiarezza.
I levrieri da corsa e i cani da slitta, per esempio, seguono la cosiddetta dieta barf già da tempo. Questa abitudine però è sana, a prescindere dalla razza del nostro amico a quattro zampe?
Pro e contro
La dieta crudista per il cane si basa sulla convinzione che si debba tornare all’alimentazione precedente all’addomesticamento da parte dell’essere umano: ossa e carne cruda, scarti vegetali. Alla base della dieta barf per cani c’è il principio secondo il quale Fido non sia in grado di assimilare correttamente i cereali. I benefici sono:
- Manto più lucido e cute più sana;
- Denti più puliti;
- Maggiore energia.
Molti veterinari tradizionali, però, non sono d’accordo e rafforzano le loro tesi con la documentazione che invece attesta la pericolosità del cibo crudo: in particolare, la somministrazione di carne non opportunamente cotta rende più sensibili a patologie di natura batterica. L’ingestione di ossa poi è potenzialmente pericolosa e una dieta del genere non sarebbe sufficientemente bilanciata.
Che cos’è
La dieta crudista per il cane prevede un’alimentazione a base di muscoli, spesso ancora con l’osso; ossa (per l’appunto), intere o macinate; fegato; uova e verdure crude (come broccoli, spinaci e sedano); frutta e alcuni prodotti a base si latte, come lo yogurt.
I sostenitori di questa dieta credono che aiuti a contrastare il cancro, portando a esempio la presunta guarigione di alcuni esemplari dopo due anni dal cambio alimentare: apparirebbero più energici e con ridotti problemi gastro-intestinali.
Gli studi scientifici
Qualsiasi sia la scelta finale, prima di pensare a una dieta crudista per il cane, è bene documentarsi e chiedere un parere al veterinario di fiducia. Meglio di lui nessuno conosce pro e contro, e soprattutto eventuali pregressi clinici e caratteristiche specifiche di Fido.
Secondo gli addetti ai lavori, molti dei benefici attribuiti a una alimentazione barf sono dovuti a un’alta concentrazione di grassi. In commercio però esistono cibi altrettanto ricchi, trattati in modo tale da non presentare i rischi degli alimenti non cotti. Poi esistono anche degli integratori che possono essere una valida alternativa all’aumento di grassi nella dieta.
Altri studi dimostrano una serie di carenze nutrizionali o eccessi che, a lungo termine, possono causare non pochi problemi di salute: l’anemia e la carenza di calcio e fosforo (particolarmente pericolosa durante l’allattamento) portano a problemi odontoiatrici seri e al rischio maggiore di fratture.
La ricerca, come già accennato, ha dimostrato la possibilità concreta di contaminazione batterica. Questi batteri poi possono anche essere rilasciati dalle feci, portando a un potenziale contagio degli uomini.
Allarmismo o fondatezza?
I sostenitori della dieta crudista per il cane pensano che anche gli alimenti trattati e messi in commercio possono contenere batteri nocivi alla salute di Fido, così come la carne cruda destinata agli esseri umani. Basterebbe, infatti, maneggiarla con attenzione e avere cura di lavare bene utensili, piani di lavoro e mani entrati a contatto con il potenziale rischio.
Ci sono poi molti cibi crudi che contengono calcio e fosforo, basterebbe inserirli opportunamente nella dieta del nostro amico a quattro zampe per garantirgli i nutrienti necessari.
Attenzione però alle quantità di proteine contenute nella dieta crudista per il cane: gli esemplari affetti da pancreatite o altri problemi digestivi è bene che seguano un’alimentazione a base di cibi cotti. La stessa raccomandazione vale anche per chi è affetto da tumori o altre patologie immunodepressive. A tal proposito, è bene documentarsi sugli effetti della chemioterapia nel cane.