Dermatomiosite nel cane: cos’è, sintomi, cause e cura della malattia
Cos'è la dermatomiosite nel cane e cosa comporta per la salute di Fido? Ecco cosa sapere su questa particolare malattia
La dermatomiosite nel cane è una malattia infiammatoria molto grave e dolorosa che colpisce la pelle e i muscoli. Per fortuna non è piuttosto comune nei nostri amici a quattro zampe, ma è frequente soprattutto in alcune razze come il Pastore Scozzese, il Pastore delle Shetland e incroci derivati da esse. Nella cura della dermatomiosite la tempestività è tutto, perciò è importante riconoscerne i sintomi e soprattutto che il veterinario intervenga nel più breve tempo possibile.
Dermatomiosite nel cane: cos’è esattamente?
Con il termine dermatomiosite ci si riferisce a una particolare e rara malattia infiammatoria che colpisce la pelle e i muscoli del cane. È tipica di alcune razze canine ma se ne sono registrati dei casi anche in cani non di razza. Si tratta di una malattia imprevedibile e molto dolorosa che è importante riconoscere e diagnosticare in tempo per garantire ai nostri amici a quattro zampe le giuste cure.
La dermatomiosite fa parte di un complesso di malattie riconosciute con il termine generico di miositi. Questa parola raggruppa in generale tutte le infiammazioni dei muscoli che rappresentano una patologia in sé ma che, talvolta, possono essere un campanello d’allarme che indica la presenza di altre malattie nel cane. La miosite può colpire alcuni o diversi muscoli contemporaneamente e, in base a questo dettaglio, ne possiamo distinguere varie tipologie. Ad esempio la miosite potrebbe colpire un gruppo di muscoli, come nel caso della miosite dei muscoli masticatori. Oppure potrebbe colpire contemporaneamente tutti i muscoli del corpo come nel caso della polimiosite o della dermatomiosite, appunto.
La dermatomiosite può manifestarsi nel cane ma anche nell’uomo. Non è una malattia contagiosa ma ereditaria, per questo motivo è piuttosto rara e legata ad alcune razze canine in particolare. Provoca diversi sintomi ma quelli che si possono osservare più comunemente sono delle brutte lesioni della pelle. Purtroppo si tratta di una malattia che emerge soprattutto nei cuccioli che, a causa del loro debole sistema immunitario, soffrono molto di più rispetto agli esemplari che la manifestano in età adulta.
Quali sono i sintomi tipici della malattia?
I sintomi della dermatomiosite nel cane sono piuttosto evidenti e si sviluppano praticamente sin da subito. Non è facile ricondurli subito a questa malattia perché sono tipici di numerose patologie cutanee, perciò è fondamentale l’intervento del veterinario per risalire alle esatte cause. Il cane affetto da dermatomiosite presenta delle brutte e dolorose lesioni cutanee in tutto il corpo, che talvolta arrivano persino a sanguinare. In genere queste lesioni colpiscono dapprima il muso ma possono diffondersi al resto del corpo in base alla gravità della malattia. All’inizio sono molto piccole e non danno particolare fastidio a Fido, perciò per un padroncino è quasi impossibile notarle. Nel tempo, però, peggiorano e a quel punto iniziano i veri problemi.
Le lesioni cutanee sono solo la punta dell’iceberg perché la dermatomiosite nel cane è accompagnata da altri sintomi. Specialmente i cuccioli iniziano a perdere visibilmente tono muscolare, appaiono deboli e letargici e in più iniziano ad avere difficoltà a mangiare la pappa. Ciò accade perché la dermatomiosite nel cane è associata al megaesofago, per cui i piccoli non riescono a deglutire il cibo normalmente. I sintomi diventano più gravi con il trascorrere del tempo fino a provocare paralisi facciale, rigidità muscolare diffusa e persino difficoltà a camminare.
Questi sintomi che abbiamo elencato ci fanno capire bene come la dermatomiosite sia una malattia terribile e invalidante per i nostri quattrozampe. Facciamo molta attenzione e osserviamo sempre con cura Fido, soprattutto quando è cucciolo. Ogni minimo segno o sintomo anomalo ci consente di anticipare i tempi e riuscire a provvedere in tempo con una cura.
Cause della dermatomiosite nel cane: quali sono?
Come anticipato, la dermatomiosite nel cane è una malattia ereditaria, legata quindi al patrimonio genetico dell’animale. Non possiamo dire che abbia una causa ben precisa, sappiamo solo che alcuni cani la trasmettono ai piccoli e così si continua a diffondere. Secondo alcuni studi, però, potrebbero esserci de fattori scatenanti che uniti alla causa genetica possono influenzare lo sviluppo della malattia. Tra questi la somministrazione di alcuni vaccini, l’esposizione ai raggi ultravioletti e altri fattori puramente ambientali.
Altre cause di miosite
Come abbiamo visto prima, la miosite in generale è un’infiammazione dei muscoli. Oltre alla dermatomiosite, che ha cause puramente genetiche, le altre forme di miosite possono avere cause differenti. Prima di tutto può essere la reazione a un agente infettivo, quindi in questo caso si parla di miosite infettiva. Significa, cioè, che è provocata da alcuni parassiti come il toxoplasma (toxoplasmosi) o da batteri.
Altre volte la miosite può essere scatenata da una reazione immunitaria anomala contro i muscoli, quella che comunemente si chiama immunomediata. È il caso della miosite dei muscoli masticatori in cui l’organismo produce anticorpi che prendono di mira i muscoli masticatori (quindi quelli della bocca). Anche questo tipo di miosite ha una certa corrispondenza genetica ed è tipica di alcune razze di taglia grande come Golden Retriever, Labrador Retriever, Dobermann, Pastore Tedesco e Cavalier King Charles Spaniel. I Golden Retriever spesso sono colpiti da un’altra forma di miosite, detta extraoculare e quindi che colpisce i muscoli intorno agli occhi.
Infine la miosite può essere la conseguenza di alcuni tipi di tumore, o meglio talvolta Fido inizia a soffrire di un’infiammazione che via via evolve fino a sviluppare un tumore. Nella maggior parte dei casi, però, si parla di sindrome paraneoplastica, cioè il sistema immunitario produce anticorpi che colpiscono i muscoli e li danneggiano.
Cura e trattamento: cosa sapere
La dermatomiosite nel cane non ha una cura, si tratta di una malattia ereditaria che quindi possiamo solo tenere sotto controllo. Per questo motivo si parla di trattamento sintomatico, cioè di una terapia che il cane deve seguire per tutta la sua vita in modo tale che i sintomi non peggiorino e che non soffra di atroci dolori. Per gestire la malattia si usano farmaci specifici e vitamine spesso molto costosi, perciò non è un trattamento di facile somministrazione per il padroncino.
In generale quando il cane ha la dermatomiosite possiamo adottare qualche strategia per evitare che peggiori, come evitare l’esposizione ai raggi UV e tutte le attività che possano danneggiare la sua pelle già compromessa. Altra cosa che possiamo fare è dare a Fido cibi facilmente ingeribili e usare shampoo specifici per lenire le lesioni della pelle. Tutto ciò, naturalmente, sotto l’attento controllo del veterinario del quale dobbiamo sempre seguire le indicazioni con estrema precisione.
Il trattamento varia a seconda della forma di miosite con cui abbiamo a che fare, perciò di volta in volta il veterinario dovrà fare le sue valutazioni. Dopo tutti gli esami e i test del caso, può scoprire la causa scatenante di miosite e agire di conseguenza. Per la dermatomiosite abbiamo visto che possiamo somministrare una terapia che allevia i sintomi della malattia. Nel caso di miosite infettiva, invece, il veterinario prescrive un trattamento specifico per eliminare l’agente infettivo (parassiti o batteri). Quando Fido ha una sindrome paraneoplastica, invece, si deve procedere con una cura per eliminare il tumore mentre nel caso della miosite immunomediata occorre usare farmaci immunosoppressivi.
Il veterinario deve monitorare nel tempo la situazione di Fido, valutando se sia il caso o meno di ridurre le quantità di farmaci. Purtroppo non si arriva mai alla totale guarigione in caso di dermatomiosite perciò la terapia durerà tutta la vita. Trattandosi di farmaci piuttosto pesanti si deve prestare molta attenzione anche ai possibili effetti collaterali. Parliamo soprattutto del caso dei farmaci immunosoppressivi che, per definizione, possono abbassare le difese immunitarie dell’animale rendendolo più sensibile alle infezioni secondarie.