Deforme, senza le zampe, questa cagnolina sembrava avere il destino segnato
Non pensavano sarebbe sopravvissuta, invece lei era attaccata alla vita più che mai
Ci sono delle cose che non capiamo e comprendiamo ma, purtroppo, in natura accadono tutti i giorni. Sto parlando dei piccoli e dolci pelosetti che nascono con delle deformità o delle patologie importanti. La natura constringe le loro madri a lasciarli indietro soprattutto se si trovano in condizioni di disagio come questa dolcissima pelosetta protagonista della storia di oggi. Lei è una randagia e sappiamo benissimo quanto sia difficile la vita per loro. Devono lottare contro le insidie della strada e trovare cibo, riparo, aiuto per loro stesse e per i loro cuccioli. I quali, indifesi, molto spesso non sopravvivono a questa condizione. Figuriamoci se, a nascere, è un dolce cagnolino come quello che potete vedere in foto. Il quale non ha le zampe anteriori. La sua mamma non poteva prendersene cura e, così, lo ha lasciato indietro. Ma, questa cagnolina fortissima sembrava non voler abbandonare la vita molto presto.
Infatti, sopravvisse per ore senza la sua mamma fin quando, pensate il destino, non si imbattè in una donna dal cuore d’oro. Quest’ultima la vide in un angolo sul marciapiede, sola e spaventata. Troppo piccola perfino per capire cosa le stesse succedendo.
A questo punto capì; il destino volle che le loro strade si incrociassero. Così, raccolse da terra questa creatura meravigliosa e corse verso la clinica veterinaria più vicina. Qui, diedero le prime cura alla piccola cagnolina che subito sembrò reagire nel migliore dei modi.
Passavno i giorni e lei sembrava essere sempre più in forze e, pensate, riusciva anche a camminare tramite le sue due zampette posteriori. Una cosa davvero memorabile e bellissima quella che stava accadendo: la natura dimostrava di sapercela fare anche con un poco di aiuto.
Ora, per questa cagnolina, ogni giorno sembra il migliore e il più bello della sua vita. Sta trascorrendo le giornate in armonia e in serenità come mai avrebbe sperato. E io, sono davvero felice di poter raccontare storie di resilienza come queste.