Dan, il cane senza una zampa che ha un’amica speciale
Oggi vogliamo raccontarvi la storia di Dan, un cane che, dopo molta sofferenze, è finalmente felice.
Dan è un cane a cui la vita non ha fatto molti regali. Nato senza una zampa, secondo tutti per lui poteva esserci sono un destino: l’eutanasia.
Il nostro amico a quattro zampe faceva parte di una cucciolata di 9 quadrupedi all’interno di un allevamento.
E secondo tutti gli allevatori, un cane senza una zampa è un cane inutile. Un cane che nessuno comprerà mai, per il quale non vale la pena investire né tempo né denaro. Un cane, dunque, da far addormentare.
Per fortuna, però, l’allevatore di Dan non la pensava allo stesso modo. Karen Riddle è un uomo che per tutta la vita si è preso cura dei cani del suo allevamento.
Quadrupedi ai quali voleva e vuole bene, che non sono visti solo come una fonte di guadagno. E Karen, dunque, non aveva nessuna intenzione di far addormentare quel cucciolo già sfortunato.
Sapeva (e sperava) che al mondo ci fosse qualcuno in grado di prendersi cura di lui. Qualcuno in grado di amarlo e di renderlo felice.
E alla fine è andata proprio così. L’uomo ha deciso quindi di telefonare allo Shriners Hospital per chiedere se per caso ci fosse qualcuno bisognoso di un cane come Pet Therapy.
E qualcuno c’era davvero. Karen ha conosciuto la famiglia Johnson, una coppia con una bambina di tre anni, Sapphyre, nata senza piedi e senza dita delle mani.
Una bambina che, quindi, condivideva con Dan lo stesso sfortunato destino. Una condizione sicuramente difficile, soprattutto se parliamo di una bambina di tre anni.
All’ospedale avevano già consigliato alla famiglia Johnson un cane da terapia. Un quadrupede che potesse aiutare la bambina nelle attività di tutti i giorni o anche solo a non sentirsi mai sola.
Quando Sapphyre e Dan si sono incontrati, è stato amore a prima vista. Tra i due è nata subito una bellissima intesa e adesso sono inseparabili.
Insieme formano una coppia davvero speciale. Un’amicizia che riesce a non far sentire né all’uno né all’altra la diversità della loro condizione.